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Arriviamo a casa. Will parcheggia il furgone sul marciapiede e io, come un razzo, corro dentro casa. Dovevo assolutamente evitare Nash e la sua combriccola. Lascio la porta aperta alle mie spalle e corro su per le scale fino ad arrivare in camera mia. Sbatto la porta e mi butto sul letto a pancia in su. La mattina e il pranzo passati con Nash mi avevano sfiancato. Per fortuna c'era Hayes che almeno lui è simpatico e non rompi balle come suo fratello. Prendo il telefono e comincio ad ascoltare un po' di musica. Subito dopo pochi istanti mi addormento.
***
"Ehi, bella addormentata." Qualcuno mi scuote per una spalla.
"È ancora nel mondo dei sogni. Non la sveglia nessuno."
"Io so come fare."
Ancora rintontita riesco ad aprire gli occhi. Vedo un'immagine sfocata che si avvicina a me. Metto a fuoco e vedo Nash con gli occhi chiusi che mi sta per baciare. Faccio uno scatto e con forza lo spingo via.
"Ma che ti prende?!"
"Adesso la bella si è alzata." Nash ha uno sguardo malizioso. Intorno a lui vedo Cameron e Jack Gilinski.
"Cosa vuoi, Nash?" gli chiedo acida. Mi metto a sedere sul letto con le mani che mi sorreggono.
"Chi ti ha fatto entrare?"
"Tua mamma."
Sospiro infuriata.
"Voleva che ti svegliassi. Adesso è uscita. Tesoro, è da due ore che dormi." Sgrano gli occhi.
"Cosa? Due ore?"
"Precisamente." Guardo l'ora sul telefono. Sono le quattro e mezza. Alzo lo sguardo su Nash e poi su Jack.
"Direi che tu e il tuo amico adesso potete andare via." Mi alzo.
"E perché?" mi chiede Nash.
"Perché penso abbiate altre cose da fare che stare con me in camera mia."
"E se così non fosse?" dice Jack.
"Vi mando via a calci. Anzi, Nash lo butto fuori a calci. Tu Jack puoi anche uscire dalla porta senza problemi."
"Perché solo io a calci?"
"Nash, sai bene il motivo."
"Quale?" ci chiede Jack innocente. Io e Nash lo guardiamo seri.
"Ci odiamo." gli dice Nash.
"A morte" aggiungo.
"Beh, bello." Si vedeva lontano in chilometro che Jack era a disagio.
"Sì, molto. Comunque adesso potete pure andare via che io ho le mie cose da fare." Mi alzo dal letto e comincio a spintonare Nash e Jack fuori da camera mia. Scendiamo velocemente le scale e subito dopo arriviamo davanti alla porta d'ingresso.
"Ciao, Alessia. Ci vediamo" mi saluta Jack e poi mi da un bacio sulla guancia.
"Ciao, Jack. Nash." Ci salutiamo con un ghigno e subito dopo gli chiudo la porta in faccia. Dio che nervi. Se provava a suonarmi alla porta un'altra volta giuro che gli sparo. Decido di andare in cucina e di prepararmi una tazza di latte e cereali. Prendo una scodella blu grande e la appoggio vicino al lavandino. Poi tiro fuori il latte dal frigo e comincio a versarlo nella tazza. Allungo lo sguardo fuori dalla piccola finestra davanti al lavello e vedo Nash che saluta Cam. Si dicono qualcosa e poi Cam fa un cenno a casa mia. Spero solo volesse indicare il parco che c'è qui dietro e fare qualche video là perché sennò sarei scappata. Li fisso per un po' mentre fanno quei loro ridicoli mini video. Mi scappa una risata. All'improvviso Cam si volta verso la finestra. Faccio per abbassarmi ma purtroppo mi avevano già visto.
"Ale, è inutile che ti nascondi." La voce di Nash mi fa salire il nervoso. Sconfitta mi rimetto in piedi e apro la finestra.
"Vieni qua con noi?" chiede Cam.
"Grazie mille, ma no."
"Perché?" Guardo Nash e poi ritorno su Cam.
"Perché sono stanca."
"Hai dormito due ore."
"Nash posso essere stanca quando voglio. E adesso sono stanca, quindi ciao ciao!" Cerco di chiudere la finestra ma Nash ci infila un braccio in mezzo.
"Tira via quel braccio, Nash."
"Finché non esci da questa casa, no."
"Allora morirai col braccio incastrato nella finestra." Nash sbuffa.
"E dai, Alessia. Non vuoi passare un pomeriggio indimenticabile con me, Cam e Jack?" Li guardo tutti e tre.
"Ehm, no."
"Perché?" chiede Cam.
"Perché non ho voglia di passare un pomeriggio a fare video da sei secondi." A Jack gli si illumina il viso. Alza per aria un dito e poi comincia a parlare.
"E se facessimo un video per YouTube?" Nash e Cam lo guardano estasiati.
"Assolutamente no" dico velocemente.
"Assolutamente sì" rispondono in coro Cameron e Nash.
"Possiamo fare un Q&A!"
"No, Jack. Ormai lo abbiamo fatto troppe volte. Nash, che ne dici se facciamo uno di quei video che devi rispondere ad una domanda in un tot di secondi e se sbagli la risposta o non rispondi ti dobbiamo buttare addosso qualcosa da mangiare?"
"Cam sei un genio. Andiamo al supermercato e prendiamo un po' di roba. Ale tu vieni con noi." Li guardo male per qualche istante e poi incrocio le braccia al petto.
"Assolutamente no. Non ho mica intenzione di diventare un hamburger umano o comunque di ritrovarmi ricoperta di salse o robe varie." Jack mi fa il broncio e incrocia le dita delle mani davanti al petto.
"Jack, i tuoi occhi non mi fanno cambiare idea."
"Dai che ti diverti." Non è così che doveva andare. Se non preparavo i cereali non mi mettevo a fissare Nash e i suoi amici dalla finestra e se non li avessi fissati non mi avrebbero visto e se non mi avessero visto non sarei qui a pensare se fare o no quello stupido video. Mannaggia a me, porca miseria. Non potevo vivere con un vicino di casa migliore? No. Le schifezze tutte a me devono capitare. Un giorno mi vendicherò su questa forza o spirito maledetto. Perché non sa che significa avere Nash Grier come vicino di casa.
"Okay, vengo."
Mi sono già pentita. Sarà terribile e come sempre faccio la scelta sbagliata.
"Può venire anche Hayes?" chiedo. Se viene anche lui sono più tranquilla e almeno non rischio di esplodere per la rabbia.
"Mi spiace, piccola, ma Hayes è andato agli allenamenti" dice Nash con un finto tono dispiaciuto.
"Che palle" impreco.
Okay, adesso mi devo solo preparare psicologicamente per questo lungo e tremendo pomeriggio. Sarà terribile. Che Dio mi aiuti.

My hero wears  Vans || Nash GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora