40.ospedale

2.9K 112 2
                                    

KATIE'S POV

-hai avvertito Patrick?- mi chiede in ansia Natasha

-si gli ho mandato un messaggio.-la mia amica mi guarda contrariata ma non dice niente. lo so che è da codardi dare una notizia simile per messaggio, ma avevo paura di bloccarmi sentendo la sua voce. rientriamo in camera.

-allora come ti senti?- chiedo ad Emily. lei mi sorride e fa

-bene. anche se questo- dice alzando il braccio ingessato -non è molto comodo..- poi guarda di sfuggita Derek, che per tutto il tempo è rimasto davanti al letto. 

-ho avvertito tuo fratello. sta arrivando. sicura che non vuoi che contatto tuo padre?- le dico avvicinandomi a lei

-no. sta lavorando, non verrebbe comunque. meglio non disturbarlo.-  sentirle dire queste cose mi si spezza il cuore, ma cerco di non darlo a vedere come fanno gli altri, compresa Emily che mi guarda con un sorriso forzato.

-va bene...- Nat si avvicina al fratello e guardandomi dice: -noi dobbiamo andare. ci viene a prendere nostra madre... ti veniamo a trovare domani okay?- dice rivolgendosi a Emily. ci salutano ed escono. appena chiusa la porta, Emily si  affloscia sul cuscino e sospira.

-che c'è?- le chiedo sedendomi nella sedia accanto a lei

-ho fatto una figuraccia con Derek e ora non ho il coraggio neanche di guardarlo..- mi ero accorta che evitava il contatto visivo con lui. 

-dai è stato un incidente. non preoccuparti. sono cose che capitano..- dico 

-lo so, ma chissà cosa penserà di me ora. che sono una sbadata o peggio una egocentrica che non fa attenzione a niente e nessuno- dice mettendosi seduta, portandosi le gambe al petto e appoggiandovi sopra la testa. 

-lo conosci Derek, non penserebbe niente di tutto ciò!- dico accarezzandole la spalla facendo attenzione a non farle male. 

-dici che gli piaccio ancora?- dice alzando la testa e guardandomi speranzosa.

-si certo- le dico sorridendole. vedo che queste parole la rincuorano e le fanno tornare il buon umore. all'improvviso sentiamo un botto che ci fa sussultare, guardiamo entrambe la porta spalancata e lì, sul ciglio, con il fiatone, c'è Patrick.

PATRICK'S POV

non ricordo come sono arrivato in ospedale dopo aver letto il messaggio di Katie che mi diceva che Emily aveva avuto un incidente. so solo che per tutto il tragitto mi sono ripetuto: "fa che stia bene, fa che stia bene..". quindi, quando, con irruenza, ho aperto la porta con il suo nome scritto sopra, e ho visto la sua faccia sorpresa, il sollievo ha preso il sopravvento su di me. mi sono fiondato su di lei e l'ho abbracciata con tutta la forza che ho.

-Patrick mi soffochi!- allento la presa, ma non la lascio. lei mi accarezza le spalle e mi tranquillizza dicendomi: -sto bene. mi sono solo fatta male al braccio.- io la lascio e le prendo l'arto ingessato. 

-cosa è successo?- chiedo continuando a scannerizarla per vedere se ha altre ferite

- siamo andati a pattinare. stavo facendo vedere una piroetta a Derek quando mi sono scontrata con una signora. cadendo, per proteggermi, ho battuto con il braccio sul ghiaccio.- mi dice tutto questo con un tono di scuse e di vergogna. 

-quante volte ti ho detto di fare attenzione?!?- le dico arrabbiato 

-lo so, scusami.- mi abbraccia, o almeno ci prova con il braccio legato al collo.. io la stringo a me e credo per la prima volta in questa mezzora finalmente prendo un respiro di sollievo. 

-non farmi più preoccupare così, hai capito?- le dico mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 

-va bene- dice sorridendomi. adesso che la rabbia, la preoccupazione e l'ansia sono svaniti noto che non siamo soli in stanza. mi volto e vedo che Katie ci sta osservando con un sorriso. lei vede che mi sono accorto della sua presenza e subito abbassa lo sguardo. prende la sua borsa e dice a Emily:

-adesso che è arrivato tuo fratello vado okay?- dice accarezzandole la mano e guardandola con tenerezza. si salutano e Katie esce. io rimango a guardare la porta fino a quando Emily mi risveglia dal mio stato di trans.

-ehi fratello, che ci fai ancora qua?-

-eh?- chiedo guardandola crucciato

-vai- dice indicandomi la porta. capendo ciò che sta cercando di dirmi le sorrido e mi fiondo fuori dalla stanza. 





attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora