58. Momenti di felicitá

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KATIE's POV
sono passate 2 settimane da quel pomeriggio nel corridoio. E se devo essere sincera sono state le due settimane più belle della mia vita. Stare con Patrick è fantastico! Ogni mattina mi alzo sorridente dal letto e sono contenta di andare a scuola. Cioè, vi rendete conto di cosa ho appena detto?? Lascio a voi i commenti.. Ahahah comunque dicevo.. Devo ammettere che la mia routine non è cambiata più di tanto. Continuo a stare sveglia fino a tardi a parlare con Sidney, e di conseguenza non sentire la sveglia al mattino e dover fare tutto di fretta. Qualche giorno dopo quel pomeriggio però fuori dalla porta di casa mi sono trovata una bella sorpresa..
-mamma io esco!- grido mentre mi metto il giubbotto
-tesoro fai almeno colazione..- mi dice finendo la sua tazza di caffè
-sono in ritardo, non ho tempo...- le dico andandole incontro e dandole un sonoro bacio sulla guancia
-e questo per cos'era?- mi chiede divertita
-perché mi hai risparmiato il "come al solito"- dico facendole l'occhiolino e uscendo di casa. Sento a malapena la sua "buona giornata" che mi ritrovo davanti il mio bellissimo.. Ragazzo. Oddio l'ho detto davvero? Scusate.. Non riesco ancora ad abituarmi.. Con la sua solita giacca di pelle, maglietta rossa (ma come fa con sto freddo??) e pantaloni aderenti neri e'... Gnam!
-buon giorno splendore- mi dice con un sorriso stupendo
-ehm.. Ciao. Ma che ci fai qua?- gli chiedo. Aspetta, ma... -questo odore che sento sono croassant?- dico tra l'euforica e la curiosa
-wow che olfatto gattina.. Comunque si - dice tirando fuori da dietro la schiena un sacchetto di carta bianca.
-mm che fame! Non sono riuscita a fare colazione..- dico divorando con lo sguardo il sacchetto
-lo immaginavo.. In pratica ogni mattina arrivi a scuola con la pancia che reclama cibo!- dice sogghignando.
-non posso darti torto..- dico tentando di aprire il sacchetto. Ma lui lo nasconde di nuovo dietro di se dicendo: -prima voglio qualcosa in cambio- con occhi ammiccanti. Io mi mordo il labbro perché proprio come un croassant lo vorrei mangiare da quanto è bello. Però mi "riduco" a dargli un bacio appassionato tirandolo a me dal colletto della giacca. Sa di caffè e menta. Sento il suo dopobarba solleticarmi il naso. È una sensazione bellissima stare tra  le sue braccia, baciarlo, sentire il mio corpo avvolto nel suo. Costretti da un richiamo con la tosse ci stacchiamo. Volto lo sguardo indietro, ancora avvolta nell'abbraccio di Patrick, e vedo mi madre che tenta di fare una faccia seria, anche se si vede che è felice.
-buon giorno Bonnie- dice Patrick come se niente fosse
-Patrick.. - dice facendogli un accenno con la testa. Mi guarda. Non posso far altro che sorriderle come una scema. -spero tu abbia portato qualcosa anche per me..- dice vedendo il sacchetto.
-certo. Stavo cercando di allontanarlo dalle grinfie di Katie- dice guardandomi sorridente. -con la crema va bene?- ritorna a dirle, porgendole la busta.
-perfetto- risponde prendendo il contenuto. Intanto noi ci rimettiamo in ordine e io ne approfitto per prendere una brioche al cioccolato. Dopo ciò io e Patrick salutiamo mamma e andiamo verso la macchina.
Durante il viaggio, dopo aver divorato un altra brioche, questa volta vuota, gli dico: -ah che buona colazione.. Anche se ci vorrebbe anche il caffè..-
-guarda dietro,- dice con un ghigno sempre guardando la strada. E infatti.. -wow hai proprio pensato a tutto. Grazie- gli dico dopo un lungo sorso
-beh per lo meno adesso posso parlarti senza sentire il brontolio del tuo stomaco- gli do un pugno leggero sul braccio
Arrivati a scuola scendiamo dalla macchina ed entriamo. Agli armadietti mi chiede
-hai da fare dopo le lezioni?-
-no- dico
-allora usciamo dopo- dicendo questo mi attira a se e mi dà un bacio a stampo.
PATRICK's POV
Dopo aver salutato Katie mi appresto ad andare al mio armadietto quando mi ritrovo Cynzia davanti.
-ehi ciao- le dico sorpreso. Da quando si è lasciata con Mike non l ho più vista in giro. Sembra nervosa e continua a guardarsi in giro.
-come sta?- mi chiede in un sussurro. Non ha bisogno di specificare di chi sta parlando.
-male. E non mi vuole dire cosa è successo, quindi deve essere proprio giù.- dico con un sospiro.- sono preoccupato. Salta scuola e non viene quasi più agli allenamenti. Non l ho mai visto così. Ma bisogna anche ammettere che non si è mai innamorato così di una ragazza..- le dico. Vedo che queste parole la fanno soffrire, ma se possono aiutare in qualche modo questa strana situazione allora.. Vedo che vuole dirmi qualcosa, tenta un paio di volte di parlare, ma ogni volta poi si zittisce, continuando a torturarsi le mani.
-che cosa stai facendo?- sento dire alle mie spalle. La sua voce spocchiosa è davvero irritante.
-niente - risponde sull'attenti Cynzia, mentre si para davanti a me la sua amica. -cosa stavate dicendo eh?- mi chiede alzando il mento in fare di sfida
-non sono affari tuo. Stavo parlando con Cynzia non con te.- gli dico scocciato
-beh non puoi. Torna da quella troietta che ti porti in giro e lasciaci sole!- incazzato per l'epiteto che ha utilizzato mi avvicino a lei e le dico con voce grossa:
-qua l unica troietta che mi portavo in giro eri te-  infuriata mi grida: -beh per lo meno io non mi sono fatta tuo cugino!-
-sono sicura che se avessi potuto non ti saresti fatta scrupoli- le dico di rimando. Ma aspetta.. Cosa c'entra Erik? A meno che... -sei stata te a mandarmi quella foto vero?- lei colta alla sprovvista fa un passo indietro. Incrocia le braccia (più per evidenziare il suo seno) e fiera dice:
-si è allora?- allora?? Se non fosse per lei ci saremmo risparmiati tanti problemi e invece.. Ahahah che rabbia!!! Se fosse un ragazzo a questo punto la avrei già massacrata di botte!! Sto per controbattere alla sua impertinenza quando vedo Cynzia svenire per terra dietro a Jessica.

attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora