42. giorni di riflessione

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KATIE'S POV

che cosa sto facendo? non so più cosa fare.. devo perdonare Patrick? devo mantenere la promessa che ho fatto con me stessa e cercare di dimenticarlo stando con Erik? adesso non ho neanche più la scusate di non sapere i veri sentimenti di Patrick e non posso neanche ignorare i miei.. dovrei dargli un'altra possibilità? certo.. bisogna sempre vedere se, dopo il mio comportamento all'ospedale, anche lui mi perdoni... da sola non ne verrò a capo sicuramente, quindi chiamo a rapporto l'intera truppa.

-ragazze..- dico a Natasha, Beatrice e Sidney mentre siamo in camera mia -ieri è successa una cosa dopo che te ne sei andata via- dico rivolgendomi alla rossa

-wow se usi questo tono ed espressione ci spaventi- dice Sidney.

-scusatemi, avete ragione. e che... è una cosa che mi sta turbando non poco..- dico abbassando lo sguardo e tormentandomi le mani

-cosa è successo?- chiede Bea accarezzandomi il braccio. siamo sedute in cerchio.

-Patrick si è confessato..- mi metto a ridacchiare. detta così sembra che sia andato da un prete! cerco di spiegarmi meglio.. -cioè mi ha detto che mi ama- dico quasi sussurrando. sento silenzio, quindi alzo lo sguardo per vedere le loro reazioni e sono delle più disparate: Bea sembra scettica, Nat è entusiasta mentre Sidney sembra confusa. anch'io amica, anch'io.. il momento di silenzio viene interrotto da Nat che avvicinandosi mi chiede i dettagli. io li racconto imbarazzata. alla fine Nat esclama

-allora avevo ragione eh?-mi dà una spallata e ride -sono così felice per voi!- 

-ma cosa stai dicendo?- dice arrabbiata Bea -dopo tutto quello che le ha fatto passare in questi giorni ora vorresti che si mettessero insieme?- 

-certo! ormai gli ha chiesto scusa e le ha anche detto perchè lo ha fatto. era ubriaco e poi non stavano veramente insieme allora!!-

-sarà, ma da come glielo ha detto sembra che sia stata colpa di Katie se è andato a letto con Jessica! "perchè ero arrabbiato che te n'eri andata.."- dice facendo il tono basso di Patrick e ripetendo le sue parole. beh a questa cosa non ci avevo dato tanto peso quando me lo ha detto, ma ripensandoci..

-non capisci proprio niente allora!- dice Nat alzandosi e sbuffando  -ciò che voleva dire è che già allora provava qualcosa per lei e vederla andarsene via in quel modo l'ha ferito..- dice usando il tono "ma è ovvio!". alla fine le mie due amiche hanno continuato a discutere su questa faccenda finchè non sono dovute tornare a casa. e io ho ancora la testa incasinata. in fondo loro hanno espresso ad alta voce ogni mio singolo pensiero; e più sono andate avanti a litigare, più i due fronti, testa-cuore, si sono allontanati. alla fine rimasi da sola in camera a parlare con Sidney

-allora come mai non sei intervenuta prima? cosa ne pensi?- chiedo

-non saprei sai.. entrambe le ragazze hanno dato delle ottime argomentazioni, ma in fin dei conti credo che la cosa più importante sia quello che vuoi te. i fatti passati possono essere tralasciati. se ti senti ancora innamorata di lui significa che lo hai già perdonato, no?- 

-si credo di si. ma quello che sto cercando di evitare è di essere ferita di nuovo..-

-okay ma se rimani sempre di questo pensiero non farai mai niente. devi rischiare Kate. solo il futuro saprà dirti se hai fatto bene o no. il passato è passato- la mia amica, la mia grandissima amica che riesce sempre a tirarmi su e a dirmi le parole giuste al momento giusto..

-hai ragione! grazie- le dico sorriendole. 

PATRICK'S POV

mi sento uno schifo. ormai in questi giorni è diventato il mio slogan.. ora so come si sentono tutte quelle ragazze che ho rifiutato. se non sapessi come è fatta davvero Jessica mi sentirei male anche per lei per averla usata.. sono stato un cretino a dirle la verità? forse sarei stato meglio se mi fossi tenuto tutto dentro.. almeno avrei ancora una dignità da mostrare. e invece ora cosa ho? delusione, un cuore dolorante e tanta rabbia verso mio cugino. non che questo sia tanto strano certo, .. 

sono passati alcuni giorni  e non ho ancora avuto modo di raccontare al mio amico della mia figuraccia. sinceramente non me la sento, meno ci penso e meglio sto. così mi sono concentrato sul calcio e su Emily. in questi giorni lei è a casa per riposare e io la seguo ovunque e cerco di soddisfare ogni suo bisogno. lei sembra contenta di queste mie attenzioni, o forse è solo felice di non doversi alzare dal divano ogni volta per prendere il telecomando! non mi ha chiesto ancora niente su cosa è successo quel pomeriggio all'ospedale. almeno fino ad ora..

-ehi mocciosa come va il braccio?- dico entrando in camera sua e sedendomi sulla sedia della scrivania

-bene. anche se di notte mi da fastidio dormire di notte con sto coso.- mi dice dal letto dove sta leggendo una rivista. a proposito..

-ma te non studi mai? a meno che adesso il prof Michaelson non spieghi come sarà la sfilata inverno-primavera del prossimo anno..- dico prendendo uno dei libri sulla sua scrivania e sfogliandolo

-senti chi parla! il secchione di casa Donovick!!- dice prendendomi in giro

-ne abbiamo già uno..- dico stizzito. Emily sapendo dove voglio andare a parare cambia discorso

-allora.. con Katie?- dice cauta. la guardo. il mio sospiro deve essersi spiegato da solo perchè mi guarda con una faccia triste e mi dice: - è andata male eh?- 

-già- sussurro. -si è messa con Erik.- le dico. sinceramente non so neanche perchè.. forse perchè sa il motivo per il quale odio così tanto Erik, forse perchè da lei posso avere un po' di comprensione e supporto. non so. però gliel' ho detto. la guardo e vedo che mi fissa in pena e con rabbia. poi per tirarmi su il morale mi fa: -vuoi un abbraccio?- e io ridendo

-no grazie- dico sorridendole

-allora mi passi l'ipod please?- ah ecco...

-certo- dico prendendoglielo. poi meno vado.




attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora