47. dondolo

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KATIE's Pov

mi sento felice, rilassata. finalmente dopo tanto tempo ho detto quello che volevo dire. il peso costante sul mio cuore si è alleggerito, mi sembra di riuscire a respirare di nuovo, di poter riempire i miei polmoni al massimo, fino a farli esplodere. ora mi è tutto più chiaro, più brillante. lui è brillante. lentamente sul suo viso compare un sorriso di quelli che ti fanno credere di nuovo nella vita. è veramente felice e sarei una pazza a mettere in dubbio la veriticità dei suoi sentimenti in questo momento.

-ti amo anch'io Katie.- dice raddrizzandosi e prendendo il mio viso con entrambe le mani. mi accarezza le guance con i pollici, le labbra, come un cieco cerca di mappare il suo percorso con il bastone. mi sta analizzando, sta cercando di memorizzare ogni singolo particolare del mio viso, esattamente come sto facendo io con il suo. i suoi occhi brillano di un azzurro intenso, e mi trasmettono amore e sicurezza. tutto ciò che desidero è lui. le sue carezze, i suoi abbracci, i suoi baci. perchè, anche se è un bastardo arrogante, è anche dolce e protettivo. e io lo amo per questo animo che cerca di nascondere e che mostra solo a me.

-dillo ancora- mi chiede avvicinando il suo viso al mio e appoggiando la fronte alla mia

-ti amo- dico con un sorriso mentre accarezzo la sua mano appoggiata sulla mia guancia

-dio! mi fai impazzire!- dice prima di baciarmi. mi aggrappo a lui e lo avvicino a me. non voglio più sentire la sua mancanza. non voglio più stare in angoscia. voglio stare con lui. lo amo. lo amo! il bacio diventa sempre più infuocato, più passionale. siamo aggrappati l'uno all'altra, non vogliamo lasciarci andare. mi bacia il collo, la spalla, per poi tornare ad affondare nella mia bocca. mi accarezza, mi palpa, con il suo tocco mi fa vibrare ogni parte di me. la pelle, le labbra piene di baci, il sedere,... aspetta. perchè mi vibra il sedere? nella foga della passione mi ha disteso sul dondolo con lui sopra e con il mio peso sento qualcosa di fastidioso all'altezza del sedere, più precisamente nella tasca. il cellulare!! mi sta suonando.

-patrick..- cerco di chiamarlo, di attirare la sua attenzione, ma è preso dalla foga della passione. -Patrick!- alzo la voce e finalmente lui si ferma e mi guarda -mi sta suonando il telefono- gli dico. lui reticente si sposta da sopra di me e si mette a posto. intanto io tiro fuori il telefono e sullo schermo compare il nome Erik. cazzo! cazzo! cazzo! che cosa sto facendo? guardo Patrick che cambia espressione dopo aver visto chi ci ha interrotti. arrabbiato mi guarda. io in colpa mi alzo e gli dico

-devo rispondere..- poi corro giù dal portico per allontanarmi un po'. rispondo

-pronto?- dico a bassa voce

-finalmente! pensavo ti fossi già addormentata- dico con voce sollevata

-no sono fuori- dico distratta mentre mi guardo alle spalle. Patrick è rientrato in casa

-a quest'ora?- dice sorpreso. guardo l'ora. accidenti è mezzanotte passata!

-emm si mi sono fermata da una amica..- dico vaga

-capisco..- dice. dopo un attimo di silenzio mi chiede -sabato sei libera?-

-sabato...- oddio che faccio? -non lo so, credo di si.. non ne sono sicura,...- dico cercando di trovare una scusa fulminea, che ovviamente non arriva

-stai bene?- mi chiede sospettoso

-si.. scusa. senti io ora devo andare. ci sentiamo domani così ti dico per sabato okay?- dico di fretta

-okay...allora buona notte- dice con voce dubbiosa

-notte- riattacco prima di combinare qualche altro pasticcio. e ora? che diavolo mi è preso? sto con Erik e dichiaro eterno amore a Patrick? ma che mi sta succedendo? sono diventata una traditrice adultera!! lancio un'occhiata preoccupata alla porta di casa Donovick, poi con uno sbuffo torno dentro.

PATRICK'S POV

è peggio di un tarlo in una sedia, di una pulce per il cane, di un sassolino nella scarpa, della sabbia nel costume. è un fastidio continuo, una arrabbiatura costante, una sfortuna coerente. e mai possibile che ogni santa volta che io e Katie ci avviciniamo appare come un fantasma a rovinare l'atmosfera??? la sento rientrare, ma continuo a darle le spalle mentre prendo un'altra birra dal frigo.

-senti..- dice con calma

-cosa hai intenzione di fare con lui?-le chiedo girandomi di scatto

-io.. non lo so.. cioè- dice stropicciandosi le mani ed evitando il mio sguardo

-lo lascerai? o continuerai a stare con lui? è semplice..- dico scocciato

-devo parlargli- è l'unica cosa che riesce a dirmi guardandomi in faccia. dopo un respiro profondo dice

-vado a casa-

-aspetta! ti accompagno è tardi- le dico. poso la birra e prendo telefono e chiavi. esco e lei mi segue a ruota. per tutto il tragitto rimaniamo in silenzio. ogni tanto la sento sospirare, mentre guarda fuori dal finestrino. arrivati davanti a casa sua mi guarda e seria dice

-voglio essere chiara con te. io ti amo, però fino a quando non deciderò cosa fare non succederà di nuovo tra noi. non voglio diventare una.. traditrice..- dice tornando a guardare fuori.

-va bene- dico. non ne sono entusiasta, ma rispetto la sua decisione.

-buona notte Patrick- dice guardandomi con amore

-buona notte Katie- le dico sorridendo.

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Hello girls come va? Oggi vi scrivo per proporvi  un nuovo racconto che sto scrivendo con la mia migliore amica. Era da tanto che volevamo farlo. Non è il genere con cui siete abituate con me, ma come avrete già notato sto sperimentando nuove storie tra cui vi ricordo: "il momento di cambiare" che è una storia adolescenziale sulla maturazione emotiva, e "la carezza del colore blu" che è una storia fantasy-romance. Quest'oggi invece ho pubblicato per l'appunto il primo capitolo dei "racconti color buio" che è a tema horror. Vi avviso che adatto anche alle deboli di cuore come me 😆 spero che gli darete un'occhiata e mi diceste cosa ne pensate. Spero anche che lo consiglierete alle vostre amiche a cui piace questo genere. Ora la smetto di rompervi okay? 😋 vi mando un bacio enorme 💕💕 e buona lettura!

attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora