64. Rientro a casa

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KATIE's POV
Tornata a casa dopo la fantastica e romanticissima serata con Patrick, mi faccio una doccia rapida e mi metto a letto. Non ho sonno e sono solo le 23.30. Sydney ha per il giorno successivo un compito, non voglio disturbarla. Quindi per non stare nel letto a rigirarmi come una pazza, decido di andare in cucina. Mentre scendo le scale vedo che non sono la sola ad avere problemi di insonnia.
-ciao tesoro- mi dice mamma senza guardarmi perché concentrata sulle sue scartoffie.
-lavori ancora?- dico mettendomi a sedere davanti a lei
-si arretrati..- dice mentre cerca un foglio. In questo momento è in modalità Bonnie, proprietaria dell'agenzia di viaggi "Gioia tra le nuvole". Quando lavora e' concentrata sul ciò che fa, tanto da dimenticarsi a volte di tirarsi su gli occhiali da vista che le scivolano dal naso. La ammiro molto. Ha deciso di rischiare il tutto e per tutto ottenendo questo lavoro. Mi ricordo ancora quando mi aveva dato la notizia:
-tesoro ti devo parlare- mi aveva detto un sabato mattina, mentre facevo colazione
-se è ancora per la faccenda di ieri ti chiedo scusa. il telefono mi si era scaricato e Sydney era senza soldi. Per questo non ti ho avvisato che sarei arrivata tardi a casa- le dissi per giustificarmi.
-non è per questo..-disse preoccupata
-allora cosa?- chiesi crucciata per la strana tensione che emanava
-ecco.. Ti ricordi Claudia? La mia vecchia compagna di liceo?-
-si può darsi..- risposi mentre mangiavo i cereali con il latte.
-ecco.. Vuole aprire un'agenzia di viaggi e mi ha chiesto di diventare sua socia..- disse facendo poi una pausa carica di aspettative..
-e allora?- chiesi non capendo.
-beh.. Ho accettato. Sai che ho sempre voluto aprire un'attività mia e credo che questa sia un opportunità da non rifiutare..-
-sono contenta per te!- risposi abbracciandola.
Ovviamente aveva tenuto l'informazione più importante dopo.. Ovvero il trasferimento. Non le parlai per una settimana come protesta. Cerco' di farmi ragionare in ogni modo, facendo leva anche sui miei sensi di colpa. E infine ci riuscì. Mi arresi alla triste realtà quando iniziò a imballare le prime scatole.
Ripensandoci ora, in quel momento mi sono comportata da vera egoista. Non ho pensato al suo sogno, al fatto che questo cambiamento le avrebbe fatto bene. Ricordando la rabbia e il rancore provato, oggi mi sento in colpa. Perché se non fosse stata per questa decisione, affrettata ma anche giusta, non avrei mai incontrato Nat e Bea. Non avrei visto la mia mamma sorridente mentre fa il lavoro dei suoi sogni. E soprattutto non mi sai mai innamorata. Quindi, presa dall'impulso dei miei pensieri, mi alzo, faccio il giro del tavolo mettendomi dietro di lei e la abbraccio dandole un bacio sulla guancia. Lei smette di rovistare e mi accarezza la testa dicendo con voce stanca, ma felice
-per cos'è questo?-
-perché ti voglio bene- le rispondo mentre nella mia mente le dico -grazie mamma-
PATRICK's POV
Arrivato a casa trovo una spiacevole sorpresa ad attendermi sul divano in salotto.
-ciao Patrick-
-cosa ci fai qua?- chiedo ringhiando.
-l'ho invitato io? Qualche problema?- risponde alle mie spalle mio padre
-si molti.. Non lo voglio qua- dico arrabbiato per questa intrusione.
-beh non mi interessa. Fino a prova contraria è ancora casa mia quindi posso invitare chi voglio. Proprio come fate voi no?- dice con tono prepotente. Immagino stia illudendo a quando è venuta Katie a casa nostra..
-resta il fatto che non lo voglio qui- dico con tono capriccioso. Possibile che non abbia ancora capito che lo odio e vorrei che sparisse dalla faccia della terra? O forse lo ha capito ma si diverte a torturarmi? Sono più propenso per la seconda.
-non preoccuparti me ne vado, zio.- dice il "santo" Erik a mio padre.
-va bene. Allora continuiamo domani- dice, evidentemente scocciato per la mia interruzione. Dopo aver fatto un cenno di saluto al nipote si rinchiude nel suo ufficio.
Rimaniamo così io ed Erik da soli. Sarebbe l'opportunità perfetta per prenderlo a pugni. Ma a quanto pare non capisce di essere in pericolo perché con sorriso sornione dice
-volevo ricordarti che non è finita. Sono ancora qua- Maledetto..
-non pensare di avere ancora qualche potere nella situazione. Ormai abbiamo chiarito e stiamo insieme.- dico senza specificare il soggetto. Tanto sa di chi sto parlando.
-sono così deluso..- dice scuotendo la testa -pensavo fosse più intelligente.. Mi ricordo ancora quella mattina. Il destino ha voluto che assistessi alla scena. Sai ho subito intuito che Katie sarebbe riuscita a conquistarti. Assomigliava molto a Julia. Non dico fisicamente. Ma di carattere. Sai la sfrontatezza, il coraggio, la sbadataggine. Sono ingredienti che uniti ti abbattono Patrick- mentre dice questo si alza e inizia a camminarmi lentamente davanti. Sentirlo parlare di Katie in questo modo mi fa infuriare. Come osa...
-e per questo che ti sei avvicinato a lei?- dico sapendo per certo la sua risposta
-devo ammettere che il caso di ritrovarmi suo vicino di casa mi ha dato quell'incentivo.. È stato divertente giocare con i suoi e i tuoi sentimenti..- sto stringendo forte i pugni per trattenermi. Sono al limite -certo non mi sarei mai immaginato che alla fine lei scegliesse te. Sapendo come erano andate le cose la prima volta ero sicuro che..- ora basta! Gli sto per dare un pugno, ma lui rapido mi blocca il braccio. La sua mano sul mio polso. Lentamente avvicina la sua faccia alla mia e tra il serio e il derisorio dice:
-non ci sono spettatori oggi.- lo vorrei uccidere! Anzi prima lo vorrei torturare per farlo soffrire!! Possibile che per lui sia tutto un gioco? È così divertente giocare con la vita e i sentimenti altrui? Perché? Riesco solo a guardarlo con rabbia. Pensieri rabbiosi e vendicativi annebbiano la mia mente. Con una risata lascia andare improvvisamente il mio braccio che mi cade a peso morto contro la gamba. Con un buffetto sulla guancia sorridente mi dice: -ci vediamo cugino-. Poi esce da casa, lasciandomi lì, in mezzo alla stanza, furioso.

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Ciao belle fanciulle come va? Vorrei dedicare questo capitolo, anzi più la prima parte, alla mia mamma che per prima leggera' il capitolo. Vorrei ringraziarla per il supporto che mi dà ogni volta. Grazie perché paziente aspetti nuovi capitoli e fremi dalla voglia di leggere il seguito. Grazie di sopportarmi quando ti chiedo per 200 volte cosa ne pensi 😝 grazie perché senza il tuo incoraggiamento questo libro non sarebbe andato così avanti. E grazie soprattutto di essermi di ispirazione. 😍😘😘 quindi un bacione grande a te e a tutte le vostre mamme, che anche se ci fanno arrabbiare ci vogliono un mondo di bene❤️❤️❤️

attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora