29. Costumi e mela

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KATIE'S POV

dopo quel pomeriggio diventò un'abitudine per me e Natasha fare da chaperon ad Emily e Derek. all'inizio interagivamo con loro mentre adesso per lo più ci usano per scorrazzare per la città con la macchina di Natasha. Derek si è aperto grazie alla piccola Donovick. grazie a lei è riuscito a fare anche amicizia con altri compagni a scuola. Natasha è felice di questo cambiamento e non è più preoccupata per il fratello. sull'argomento Patrick adesso è meno dura, anzi direi anche di parte. non vorrei spingermi troppo oltre, ma direi quasi che lo elogia. lo stesso non si può dire di Bea. da allora non è più voluta venire con noi per non rischiare di incontrarlo, suppongo. non che ci fossero opportunità.. il più delle volte è Emily che viene a casa White e in quelle rare eccezioni in cui dobbiamo andarla a prenderla a casa Patrick è sempre agli allenamenti. comunque ora non lo evito più e la cosa mi ha alleggerito molto. dopo il bacio ho sentito poco Erik. la maggior parte delle volte usa la scusa del lavoro, anche se credo che mi eviti in realtà. dal canto mio non ho fatto molto per scusarmi per il mio strano comportamento, ma io stessa devo ancora trovare una risposta. che arrivò non molto tempo dopo...

-allora che facciamo per venerdì?- chiede Nat al suono della campanella che segna l'inizio dell'ora di pranzo

-non so, film da me?- propongo mentre distrattamente metto la roba nello zaino

-no intendo dire per la festa-

-quale festa?- dico guardandola accigliata

-venerdì è Halloween!- dice gioiosa Bea

-ah.. è vero- dico concentrandomi di nuovo sulla mia cartoleria

-wow non troppo entusiasmo, la prego signorina Denis- dice prendendomi in giro Nat

-scusate.. è che ero abituata a festeggiarlo con Sydney..- dico triste

-lo so che ti manca piccola- dice abbracciandomi Nat -però è ora che crei nuovi ricordi con le tue nuove amiche, ovvero noi- mi dice dandomi un bacio sonoro sulla guancia

-avete ragione. quindi una festa eh?..- dico sorridendo

-sii sarà fantastico! allestiscono la palestra in modo pazzesco e ingaggiano un dj. a fine serata si da il premio al costume più strano e particolare. non sai quante risate ci facciamo ogni anno. ci sono tipi che se ne escono con dei costumi orripilanti!- dice eccitata Bea.

-avete già scelto i vostri costumi?- dico mentre ci incamminiamo verso la mensa

-io mi vesto da Giovanna D'arco!- dice quasi saltellando Bea. chissà come mai la scelta non mi sorprende: cavalieri, donne indipendenti, tragedie.. in pratica vuole impersonare una delle sue eroine da romanzo

-io da Cleopatra. ho sempre amato l'antico Egitto e poi lei era la mangiatrice di uomini. in pratica io nella mia vita precedente..- dice sorridendo Nat. beh devo ammettere che ce la vedo proprio come regina d'Egitto anche se i suoi capelli rossi non si intonano bene con l'ambientazione storica..

-e tu chi vorresti interpretare?- mi chiede Bea mentre facciamo la fila

-mmm non saprei.. una strega?- dico sapendo che di lì a tre secondi mi avrebbero mangiato.. infatti

-troppo banale! dai puoi fare di meglio. oggi giorno solo le bimbe di 4 anni si vestono ancora da streghe ad Halloween! se non vuoi vincere il premio "il costume più ridicolo" ti conviene sforzarti- dice Bea prendendo uno yogurt alla fragola e un'insalata di pollo.

-non so.. in fondo sono venuta a sapere della festa solo 10 minuti fa.. - dico prendendo riso in bianco e una mela

-allora oggi pomeriggio ci facciamo un giro alla ricerca del tuo costume okay?- propone Nat prendendo la frittata con piselli

-va bene- dico infine quando ci sediamo al nostro solito tavolo. cambiamo argomento. a fine pranzo Bea frettolosamente si congeda da noi perchè deve prendere un libro in biblioteca così io e Nat rimaniamo da sole a chiacchierare mentre finisco la mela.

-ne vuoi un pezzo?- le chiedo porgendole un pezzo sbucciato di mela

-no grazie- dice sorridendomi

-si grazie- dice una voce alle mie spalle. nello stesso momento una mano prende la mia e la indirizza sopra la testa dove una bocca attende la mela. io seguo con la testa il tragitto della mia mano e mi ritrovo a vedere il mento di Patrick muoversi mentre mastica il pezzo di frutta. finito guarda giù e incrociando il mio sguardo sorridente mi dice un -grazie-. io imbarazzata dalla strana posizione guardo davanti a me dove la mia amica assiste quasi sghignazzando alla situazione.. tossisco un -prego-. Patrick prende la sedia lasciata vuota da Bea, la avvicina a me e ci si siede. con un cenno del capo saluta Nat che gli risponde con un -ehi-.

-allora vieni alla festa di venerdì?- dice guardandomi

-si.- dico tagliando un altro pezzo di mela per non guardare il suo sorriso

-perfetto. come ti vesti?-

-non lo so.- dico addentando il pezzo appena tagliato e guardando Nat che passa lo sguardo da me a Patrick come in una partita di tennis

-mmm potresti vestirti da Sandy Ollson così io sarei il tuo Danny Zuko.. ovviamente la versione sexy- dice. lo guardo schioccata e gli dico

- conosci i personaggi di Grease?- lui in imbarazzo (lo posso capire da come si gratta la testa) risponde

-si.. diciamo che sono stato obbligato a vederlo una ventina di volte..- o certo.. con le ragazze con cui è uscito. sento una fitta al cuore, ma la ignoro

-okay.. comunque non capisco cosa c'entri con Halloween- dico porgendogli involontariamente un altro pezzo di mela che lui accetta sorridente

-niente è che voglio vederti vestita in quel modo, saresti da sballo..- dice guardandomi dalla testa ai piedi, per poi addentare la mela. anche se non lo guardo riesco a sentire il tragitto dei suoi occhi grazie alle varie scosse che si diramano per tutto il corpo.

-oggi andiamo a fare spese. vedremo di scegliere qualcosa che ti possa piacere.- dice Nat sarcastica (almeno credo) interrompendo questo strano momento

-perfetto! ah prima della festa potresti venire da una parte con me?- mi chiede sbattendo le ciglia implorante e unendo le mani come quando si prega. che pessimo teatrante..

-dove?- chiedo curiosa. guarda la mia amica poi si avvicina a me e mi fa: -non posso dirtelo, deve restare un segreto..-

non posso fare a meno di sorridergli. fugacemente guardo Nat che mi fa un cenno con la testa di si. allora lo guardo di nuovo nei suoi magnifici occhi azzurri e gli dico un -okay-. È talmente vicino che i nostri nasi si sfiorano. così vicino potrebbe anche baciarmi e io non avrei il tempo di indietreggiare. certo perchè tu gli resisteresti? ancora quella stupida vocina! sta zitta!! comunque nulla di quello che sto imaginando o sperando accade.

-allora ci vediamo al parcheggio della scuola alla fine delle lezioni- dice. poi alzandosi azzanna l'ultimo pezzo di mela che tengo in mano e mentre esce ci saluta con la mano senza girarsi.

attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora