37.mamma

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PATRICK'S POV

-ehi ciao sorellina, come va?- chiedo entrando in cucina

-cosa vuoi patrick?- dice sospettosa Emily mentre richiude il frigo

-come siamo acide oggi! mi chiedevo solo come andavano i preparativi per la tua festa di compleanno..- dico appoggiandomi ai fornelli vicino a lei e incrociando le braccia

-beh se vuoi saperlo davvero.. sono ancora in alto mare con i preparativi!- dice sbuffando

-non potevi chiedere a papà di aiutarti?-

-scherzi? conoscendolo mi sarei ritrovata con il castello gonfiabile delle winks e le maestre d'asilo a distribuire le bibite!-

io rido. -beh poteva ingaggiare qualcuno..- dico. un'occhiataccia rude mi arriva da lei prima che mi risponda a tono: -le cose si fanno meglio se si fanno da sole! anzi se le faccio io!!- è sempre stata così Emily: super organizzata e pignola.

-contenta te..- dico prendendo la scatola di succo dal frigo e bevendoci direttamente

-usa il bicchiere cannibale!- appunto.. -comunque cosa è successo con Katie?- quasi mi strozzo. cosa?

-niente , perchè?- dico facendo l'indifferente

-beh mi sono arrivate strane voci su voi due dalla festa di Halloween.-

mm cosa posso dirle? la verità? -sai che parlano sempre di me..- dico con un'alzata di spalle. è meglio evitare per ora di dirle cosa sta succedendo davvero, è una tale pettegola..

-sarà..- dice bevendosi la scusa. a proposito..

-puoi sempre chiederglielo domani alla festa no?- 

-no- dice distratta- eh?

-perchè no? non ti sei mai fermata a fare domande imbarazzanti no?-

-no..- dice sorridendo maligna -il problema è che non ci sarà alla festa-

-perchè?-dico tra lo sconvolto e l'arrabbiato

-non lo so con precisione. credo che abbia da fare quel giorno-

-e cosa?- dico avvicinandomi involontariamente a mia sorella con i pugni chiusi. ignora la mia reazione esagerata sorpassandomi e dicendo prima di uscire dalla cucina: 

-ha un appuntamento-

KATIE'S POV

è sabato. mi devo incontrare con Erik al parco dell'altra volta alle 10. e ora sono le 8.30. dopo essermi svegliata, fatta colazione e la doccia, mi sono piazzata davanti all'armadio per vestirmi. ed è esattamente da 15 minuti che sono così. vestito? jeans e maglione? gonna e camicia? cosa mi metto? devo ammettere che non ho passato la notte in bianco ad aspettare che suonasse la sveglia per scattare in piedi pimpante e felice che questo sabato sia arrivato. anzi.. ho dormito profondamente, sono riposata. però non sento quell'eccitazione che si prova al pensiero che di lì a 2 ore mi troverò davanti al ragazzo che amo. diciamo che quello che sento è più... rassegnazione? che stronza che sono davvero.. ho i sensi di colpa che raggiungono livelli epici ogni volta che mi sento in questa maniera. però che ci posso fare? non posso costringermi ad essere felice, al massimo grata. forse col tempo passerà e riuscirò a guardarmi di nuovo in giro, no? comunque, mentre tiro fuori una camicetta azzurra e la accosto una gonna scozzese, il mio telefono inizia a suonare. strano, di solito metto questa suoneria associata a dei promemoria. sblocco il telefono e leggo: 

"compleanno di Emily. ricordati il regalo!!"

cavolo! me n'ero completamente dimenticata. oggi c'è la festa di compleanno di Emily e io le ho anche preso il regalo con.. che doccia gelata! con un semplice messaggio mi torna in mente tutto: lui, quel pomeriggio, il bacio, la festa, Jessica, la rivelazione! porca miseria!!! era da giorni che non ci pensavo più, e ora questo! arrabbiata, non so bene perchè, butto il telefono sul letto, prendo di vestiti che avevo appoggiato sul letto e mi dirigo in bagno, sbattendo la porta. 

alle 9.45 scendo vestita e truccata in salotto per prendere la giacca, ma prima di uscire di casa vengo fermata da mamma.

-dove vai tesoro?- dice una voce dalla cucina

-esco- dico scocciata. non è evidente?

-senti dobbiamo parlare.- dice entrando il salotto

-ora? sono un po' di fretta- dico indicandole la porta alle mie spalle con il pollice

-si Katie ora!- dice seria, incrociando le braccia. ahi mi ha chiamato per nome.

-dimmi- dico buttandomi sul divano con la giacca ancora addosso

-vorrei sapere cosa ti sta succedendo ultimamente.-

-che intendi?-

-non pensare che, solo perchè non ho detto niente fino ad adesso, io non mi sia accorta dei tuoi sbalzi d'umore- dice piazzandosi davanti il tavolino del salotto di fronte a me

-problemi adolescenziali-dico alzando le spalle 

-andiamo.. lo sai che puoi parlare con me tesoro.- dice con tono più dolce sedendosi vicino a me sul divano

-cosa vuoi che ti dica mamma..-  sento gli occhi pungermi, trattieniti Katie! -mi sono innamorata della persona sbagliata- dico dopo un'attimo di esitazione. lei senza dire niente mi abbraccia e mi massaggia la schiena per consolarmi, come quando ero piccola e dopo una caduta mi mettevo a piangere.

-o tesoro.. la mia piccola sta crescendo..- dice tra i miei capelli con voce commossa

-mamma per favore..- le dico ricambiando il suo abbraccio. ne avevo proprio bisogno. quando ci stacchiamo mi accarezza una guancia e mi dice:

-tesoro se ti sei innamorata vuol dire che non è sbagliato. vuol dire che quello che lui ti fa sentire in questo momento è perfetto per te. diventa sbagliato quando le tue esigenze cambiano e quell'amore che ti dava non è più quello che ti serve. l'amore non è mai giusto o sbagliato. l'amore è felicità.- 

è la prima volta che mi parla così. sento che potrei piangere da un momento all'altro. per la prima volta nella mia vita mi chiedo se si sia mai sentita felice con mio padre. reprimo subito questo pensiero. non è il momento adatto per pensare a lui. 

-grazie mamma-

-prego tesoro.. quando vuoi- dice sorridendomi. poi per tirare su il morale a entrambe mi squadra e dice -ma dove vai così?- accidenti è vero! guardo l'ora e sono le 9.55. devo muovermi! mi alzo in fretta, prendo tutto e prima di uscire grido a mamma: -vado alla ricerca della felicità!- 


attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora