KATIE'S POV
mi sento distrutta, ferita, ingannata. non voglio piangere. non voglio soffrire. non voglio sentirmi uno schifo. ho abbassato la guardia. ho creduto in lui... e sono stata ingannata, presa in giro. incredibile come la stessa persona che 5 minuti prima mi faceva volare dalla gioia sia stato in grado di distruggermi così.
-perchè lo hai fatto?- mi chiede stordito. posso sentire il mio battito rimbombarmi per tutta la mano. la stringo forte. non devo dimenticare questa sensazione. che mi sia da lezione.
-so tutto.- dico con voce incrinata
-cosa?- dice stranito. come posso dillo ad alta voce? ancora adesso faccio fatica a crederci, è stato tutto così veloce.
Nat mi ha portato sulla balconata.
-wow che potenza amica mia! stavate girando la scena di un film porno la sotto? mi sono eccitata pure io solo a guardarvi!- sono in imbarazzo..
-sono stata presa dalla musica..- dico guardando verso la pista
-cavoli! sembravi...- -una puttana!- finisce la frase quella pazza isterica della bionda del gatorade.
-cosa vuoi?- le chiede non tanto cortesemente Nat. la bionda però non la caga e mi fissa infuriata
-lo sapevo che eri una puttana dal primo giorno. tutte quelle storie.. era solo per accaparrartelo eh? è mio hai capito signorina? lui sta con me!- ma di cosa parla? ancora con la scenata di gelosia?
-beh da come mi ha baciato non mi sembra che si consideri legato a te- wow che stronza Katie! e questo lato possessivo da dove è uscito?
-o mia cara tu proprio non capisci niente..- dice schioccando la lingua -lui ti vede solo come un giocattolino. la nuova da accaparrarsi.. la novità. se pensi che possa veramente provare qualcosa per te sei un'illusa- dice guardandomi da testa ai piedi.
-e tu cosa sei allora? la sua estenuante fan che gli porta la bottiglietta dopo l'allenamento? il suo cagnolino?- ora mi ha fatto davvero infuriare sta arpia!
-ora basta!- grida una voce a me familiare alle spalle della tizia. è Bea vestita da.. cavaliere? ah giusto Giovanna D'arco .. comunque si mette al mio fianco e le dice: -Jessica il preside ti sta cercando..- la ragazza, Jessica, dopo aver guardato il suo costume tra lo schifato e l'ironico, si rivolge a me dicendomi -non è finita..- poi gira i tacchi e se ne va seguita dalla sua amica che non avevo visto prima.
-grazie..- dico cauta a Bea. non ci parliamo da giorni e ora mi salva? deve essere entrata nel ruolo del personaggio che indossa..
-non ringraziarmi.- dice seria -in realtà quello che ti ha detto è vero. non volevo dirtelo però è meglio che lo faccia prima che Jessica te lo sbatta in faccia..- ma di che parla? -il giorno dopo la festa di compleanno di Patrick ho sentito alcuni ragazzi in classe dire che hanno visto Patrick e Jessica entrare nella stessa stanza alla festa...-
-e allora?- aspetta, sono confusa..
-quello che sto cercando di dirti è che mentre tu eri triste per come te n'eri andata via e ripensavi alla vostra uscita lui si stava scopando Jessica!- mi dice gridando -a lui non gliene frega niente di te! vuole la sua vendetta. e tu gliela stai facendo compiere!! svegliati, non prova nulla per te! ti sta prendendo in giro!!-
-io.. io.. non ci credo..- dico balbettando. non ci posso credere, io.. inizio a scendere le scale. voglio andarmene. scappare dalle sue parole, ma non vado troppo lontana. infatti appena arrivata sotto mi afferra il polso per fermarmi. non la guardo, rimango girata dall'altra parte per non vederla in faccia, ma questo non riesce a fermare le sue parole
-io lo sto dicendo per il tuo bene. è meglio che tu te ne renda conto prima che sia troppo tardi! lo faccio perchè sono tua amica, ti voglio bene e non voglio vederti presa in giro da quel bastardo.- vede che nonostante tutto io non mi giro. arrabbiata mi lascia la mano e mi grida un -fa come vuoi..- andandosene. lei non capisce. i suoi timori si sono avverati, ormai è già troppo tardi. ormai mi sono innamorata... sento le mani di Nat che piano mi girano verso di lei. mi guarda preoccupata. credo che stia dicendo anche qualcosa, ma non riesco a sentirla. non per la musica troppo forte, ma perchè le mie orecchie non vogliono sentire altro. il mio corpo non reagisce. non si muove. è spento. tutto d'un tratto però si rianima al tocco di una mano sulla mia spalla, al suo sguardo preoccupato, alla sua voce dolce. dolcezza, preoccupazione, questi sono i sentimenti che mi trasmette. perchè? perchè si comporta così se vuole solo giocare con me? devo ammetterlo: è proprio un ottimo bugiardo, un bravo attore. è riuscito ad ingannarmi con facilità. ma ora basta: conosco le sue intenzioni, so le ragioni per cui si comporta così dolcemente con me e non le accetto. spingo violentemente via la sua mano. la stessa che mi trasmetteva calore, amore neanche 5 minuti fa. come ha potuto ingannarmi così, come ha potuto? non riesco a contenermi e gli tiro uno schiaffo. non tanto perchè sono arrabbiata con lui, ma perchè lo sono con me stessa. mi sono fatta fregare. sono un'idiota. che questo dolore alla mano ti serva per ricordarti la tua idiozia, Katie!!
PATRICK'S POV
cerco di capire di cosa parla, ma riesce solo a guardarmi ferita. anche con poca illuminazione posso vedere che si sta trattenendo dal piangere. non riesco a capire. cosa ho fatto? cosa sa? a quanto pare questa sera non avrò altre risposte da lei perchè la sua amica Natasha la prende per le spalle e mi dice con tono secco: -lasciala stare.- e gentilmente poi a lei -andiamo a casa- detto ciò si allontanano uscendo dal cortile. io rimango lì imbambolato sentendomi uno schifo. non sono arrabbiato perchè mi ha schiaffeggiato, dal dolore che ho letto nei suoi occhi deve soffrire molto. vorrei solo capire cosa è successo. chiudendo gli occhi posso vedere ancora i suoi puntati su di me. rabbia, angoscia, delusione. mi sento male perchè questi sentimenti li ho scaturiti io. sono io che l'ho fatta soffrire. non so ancora perchè e come, ma voglio, devo rimediare. non voglio più che mi guardi in quel modo. voglio rivedere quel sorriso di quando eravamo in pista. voglio sentirla tra le mie braccia. voglio lei.
-ehi amico che è successo a Katie? stava piangendo quando è uscita- mi dice Mike comparendo vicino a me.
-non ne ho idea. credo proprio che dovrò parlare con la sua amica bionda- dico con sicurezza. si, credo che non sia una coincidenza se l'ho beccata vicino a Katie subito prima che scoppiasse questo casino. deve aver detto o fatto qualcosa. -l'hai per caso vista uscire? era vestita da cavaliere.- chiedo serio al mio amico.
-si.. è uscita poco dopo che sei rientrato te.. ma che c'entra lei?- dice curioso il mio amico. io però non lo sto più ascoltando.
-torno a casa- dico uscendo da quella palestra che ora, senza Katie, mi sembra solo piena di una cozzaglia di gente vestita da idioti.
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che dite scrivo ancora un capitolo per stasera o siete stanche? XD
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attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile
Literatura KobiecaUn bastardo, che si è ripromesso di non fare mai il bravo. Una ragazza che desidera solo stare tranquilla. Famiglie, amici, incomprensioni, tragedie e gioie.