50.rientro a casa

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KATIE'S POV

dopo aver frettolosamente scritto la bozza della ricerca, è ora di tornare a casa. ci accingiamo verso la ormai familiare mercedez-bens e partiamo. per qualche minuto scende il silenzio nell'auto. io contemplo la città che ci scorre accanto e mi ritrovo a stupirmi di come, anche dopo tutto questo tempo, mi senta ancora un po' imbarazzata a stare sola con lui. poi decido di parlare

-come mai sei in macchina? e la moto?- dico volgendo lo sguardo verso di lui 

-ti manca abbracciarmi?- dice con un ghigno. immagino di essere rossa in faccia, mi ha beccata! -comunque la moto è a riparare. l'altro giorno non partiva più..- 

-da quanto ce l'hai?- 

-da all'incirca 6 anni..-

-ma allora non avevi ancora la patente!- dico stupita

-si lo so.. è stata un regalo di mia madre. l'avevamo vista a una fiera di moto. già all'epoca ne ero un'amante e quando vidi la mia Eleonor me ne innamorai. allora mia madre me la prese e insieme le demmo questo nome. mi fece promettere che sarebbe stata la prima che avrei portato..- nel dire le ultime parole la sua voce si incrina. mi sento così male per lui, si vede che le voleva tanto bene. la mia mano per volontà propria si posa sulla sua, che è appoggiata sul cambio. spero che questo semplice tocco lo possa rassicurare.. lui mi guarda per un'istante e vedo la sua tristezza. poi, con un sospiro, torna a concentrarsi sulla strada. 

PATRICK'S POV

dopo che le ho raccontato di mia madre il silenzio è di nuovo sceso tra noi. benchè mi senta triste per aver rievocato questa memoria, comunque, sentire la sua calda mano appoggiata sulla mia è rassicurante, mi trasmette amore. per tutto il tragitto rimaniamo così: con le mani una sopra l'altra, mentre i nostri occhi scrutano il buio della sera. arrivati davanti al suo portone, prima di darle la possibilità di scendere, le chiedo quello che è rimasto taciuto per tutto il giorno

-gli hai parlato?- non c'è bisogno neanche di nominare il suo nome. mi basta guardare fuori dalla macchina per sentire la sua presenza ingombrante nel palazzo accanto. la vedo irrigidirsi. forse non è stata un'ottima scelta chiederglielo proprio davanti a casa, ma non resisto più. la voglio tutta per me!

-io.. non ho ancora avuto occasione...- dice evitando il mio sguardo. sento che non mi sta dicendo tutto, ma non voglio costringerla. quindi con un sospiro le dico

-va bene.. allora buona notte Katie.- lei finalmente mi guarda, suppongo sorpresa dalla mia resa così precoce, per poi salutarmi con un - buona notte Patrick- 

KATIE'S POV

chiusa la porta dell'entrata mi butto sul divano. mi sento una bugiarda, anzi lo sono. ma che potevo fare? dirgli la verità? così si sarebbe infuriato e sarebbe andato a picchiarlo o chissà che altro... no, ho fatto bene a non dirgli di sabato. in fondo non farò nulla di male, tranne che lasciare Erik..

-tesoro, sei in ritardo- mi dice mamma scendendo le scale

-si scusa è che mi sono addormentata in biblioteca..- dico togliendomi la giacca da seduta

-capito.. e dimmi chi è che ti ha riaccompagnata?- dice incrociando le braccia e alzando il sopracciglio. ecco che arriva l'interrogatorio

-lo conosci. è Patrick- 

-il ragazzo del supermercato?- dice apparentemente sollevata

-si.. siamo..- oddio, mi sono incasinata da sola! cosa? amici, fidanzati, compagni di scuola? cavolo.. arrossisco. lei ridacchia

-allora avevo visto giusto..-dice andando verso il frigo

-cosa?- chiedo confusa

-beh avevo notato che vi comportavate in modo sospetto durante la cena... la mia conclusione era esatta allora- ecco questi sono quei momenti in cui ti chiedi se tua madre abbia qualche potere nascosto alla X-men...

-io..- cosa posso dirle? a questo punto solo la verità.

-io lo amo- dico andando in cucina e prendendo dello yogurt dal frigo. il tutto mentre cerco di evitare il contatto visivo. sapete.. l'imbarazzo..

-tesoro- dice con tono sdolcinato da mamma

-si si ho capito.. possiamo..- dico muovendo le mani per farle intendere di cambiare argomento

-va bene...- entrambe ci sediamo intorno all'isoletta e ci mangiamo i nostri rispettivi yogurt.

-però credevo stessi con Erik..- dice tutto d'un tratto

-come..?-

-beh pensavi non mi accorgessi i primi tempi che eri così volenterosa a buttare la spazzatura e ci impiegavi 2 ore?!?- 

-eggià..- dico con un sorriso. mi ricordo anch'io quel periodo. sembra passato un secolo.

-come mai questo cambio di rotta?- dice incuriosita

-non ne ho idea..- dico con un sospiro mangiando l'ultimo cucchiaio della mia sana cena.

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ragazze cosa ne pensate di questi nuovi capitoli? fatemelo sapere!!! e ditemi anche nei commenti quali sono le vostre aspettative per il sabato con Erik!!! baciiii



attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora