KATIE'S POV
ma che diavolo sta facendo? perchè tutto d'un tratto mi bacia? non posso, anzi non voglio baciarlo. io amo Patrick. cerco di allontanarlo, ma facendo così gli verso della cioccolata bollente addosso. velocemente si stacca e, mentre io rimango imbambolata a guardare la macchia scura propagarsi sul suo maglione blu e macchiare anche i suoi jeans, lui cerca velocemente dei tovaglioli nella cesta per pulirsi. dopo essersi aggiustato, vedo uno sguardo strano in lui. anzi non strano, semplicemente è un'espressione che non avevo mai visto con lui: rabbia. beh non mi sorprende come cosa.. l'ho appena ustionato! riprendendomi dal mio stato catatonico finalmente mi decido a parlare
-scusami non volevo!- dico porgendogli il mio pacchetto di fazzoletti. ho ancora in mano la tazza che ora contiene solo un terzo della bevanda, il resto è su Erik.
-ma che ti è preso?- mi dice brusco. non si è mai rivolto così a me. è furioso mentre cerca di pulirsi.
-scusa è che..- cosa faccio? glielo dico ora? sotto queste circostanze? -non mi aspettavo che mi baciassi così all'improvviso- campo in aria la prima scusa, anche se a dirla tutta è vero.
-cosa c'è di strano? sono il tuo ragazzo ricordi?- ma che ha? non è mai stato così prima.. sembra una persona totalmente diversa dal solito..
-io..- non posso più reggere il suo sguardo furioso. guardo ancora la tazza che ora non fuma più, anzi sta diventando fredda come Erik. -io devo parlarti. ecco.. io amo Patrick- dico tutto d'un fiato. bene, bomba sparata, certo non nel modo e tempo migliore, però..
-e allora?- mi risponde secco. lo guardo sconvolta.
-beh abbiamo parlato e anche lui mi ama e..- dico. lui avvicina il suo viso al mio e serio risponde
-non mi interessa cosa sente lui. tu sei mia!- cosa??
PATRICK'S POV
-bella principessaaa!!!- mi grida qualcuno nell'orecchio. che fastidio!! cerco a tentoni un cuscino per difendermi da questo rumore irritante, ma non c'è. allora prendo le coperte scese fino in vita e mi rannicchio sotto. che bel caldo..
-e no! signorino! svegliati, si ricomincia!- dice quello stronzo di Mike scoprendomi.
-abbiamo giocato fino a quando non è sorto il sole, ora ti prego fammi dormire!!- imploro coprendomi le orecchie con le mani
-su dai non fare il vecchio! resisterai senza aver dormito qualche ora..- dice sedendosi sul letto
-qualche ora? siamo attaccati a quel maledetto videogioco da ieri pomeriggio!! stavo perfino sognando di giocare a fifa mentre dormivo!!! ora basta- dico cercando di buttarlo giù dal letto a calci. ma il mio amico, anzi ex-amico se continua così, non demorde
-dai ti ho fatto perfino il caffè!!-
-vuoi dire che lo hai già trovato pronto nella macchinetta..- dico sbuffando e cercando di aprire gli occhi
-particolari..- dice con un'alzata di spalle e con un sorriso da orecchio a orecchio. sbuffo ancora e poi mi tiro su. bevo tutto d'un sorso il caffè che mi porge, cercando di ricordarmi perchè non l'ho ancora ucciso. ah già! perchè è mio amico, e perchè ha problemi con la sua ragazza Cynzia. sinceramente non ho ancora capito che è successo. ha giusto detto qualche parola come "abbiamo chiuso" riguardo questo argomento e poi mi ha praticamente obbligato a giocare. per ore e ore. e io da bravo amico non ho fatto domande e sono stato in silenzio. però lo vedo che non sta bene. finita la mia "colazione" riaccende la play e mi passa il joystek. lo guardo implorante, ma la sua concentrazione è già sul monitor. non possiamo andare avanti così..
-non vuoi dirmi che è successo?- dico guardando il televisore
-non è successo niente. semplicemente non stiamo più insieme.- dice quasi annoiato. con la coda dell'occhio però noto che sta stringendo forte il joystek.
-e come stai te?- dio! mi sento tanto uno psicologo ora!
-come vuoi che stia..?- dice guardandomi per un attimo con rabbia.
-lo immaginavo..- dico dopo un sospiro. come faccio ad aiutarlo se non mi dice nulla? ricominciamo a giocare e per tutto il tempo restiamo in silenzio.
a fine primo tempo mettiamo in pausa così che io possa andare in bagno mentre lui va a bere di sotto. ritornato in camera mia, mi siedo per terra. sto per far ripartire il gioco, ma lui mi interrompe dicendo: -guarda che ti è suonato il telefono prima.- allora mi rialzo e lo prendo sul comodino dove l'ho lasciato in carica.
-chi è?-mi chiede dopo un po' in cui io rimango immobile. ma io non rispondo. -ehi?- dice come incitamento ad essere ascoltato, ma nulla. sono concentrato sulla foto che mi si presenta davanti. -Patrick?!! ti muovi?- dice scocciato. ritorno in me e butto bruscamente il telefono sul letto.
-tutto a posto?- mi chiede curioso Mike vedendo il mio gesto. io mi risiedo al posto di prima, prendo il joystek e stizzito dico: -si si, continuiamo.- dopo questa non basteranno 16 ore di gioco a Fifa, questo è chiaro!!!
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attrazione e fascino: una vendetta imprevedibile
ChickLitUn bastardo, che si è ripromesso di non fare mai il bravo. Una ragazza che desidera solo stare tranquilla. Famiglie, amici, incomprensioni, tragedie e gioie.