16. Sguardi

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"Hey Alex, come mai sei arrivato in ritardo?"

"Lucas, non rompere."

"Emh, ok." Disse abbassando lo sguardo.

"Signorino Stern, domani porti il ritardo da giustificare!" Esclamò il professore.

"Ok"

Iniziò la lezione d'Arte, la mia materia preferita.

Verso le dieci e trenta, l'ora dell'intervallo, io e miei amici andammo giù in cortile per fumarci una sigaretta.

"Ragazzi qualcuno ha d'accendere?" Domandò Max.

"Sì, tieni." Risposi.

Accese la sua sigaretta e mi restituì l'accendino.

Poco dopo, mi girai per guardare se ci fosse qualche ragazza abbastanza carina.

Guardai alla mia sinistra e c'era lei.

La marmocchia, non che l'amica di mia sorella.

<<È uno strano scherzo del destino>> Dissi nella mia mente.

Mentre la stavo fissando vidi che si girò e mi guardó.

Mi sorrise.

<<Cosa?! Ma stiamo scherzando?>>

La guardai ancora e mi girai verso i miei amici finendo la mia sigaretta.

Suonò la campanella, io e miei amici rientrammo dentro, nella nostra classe.

"Cosa c'è adesso?" Domandai.

"Storia." Rispose Lucas.

"Che noia, fortunatamente è l'ultima ora." Dissi.

La professoressa di storia entrò e tutti gli alunni della mia classe andarono ai loro posti.

Al suono della campanella, tutta la classe uscì di corsa.

"Ci vediamo venerdì ragazzi" Disse la professoressa.

Io aspettai Max e Alan.

Mentre stavano facendo la borsa, dissi ai miei amici:

"Ragazzi, c'è qualcuno che mi può accompagnare dal tabaccaio a comprare le sigarette?"

"Sì Alex, ti porto io" disse Max.

"Grazie"

Usciti da scuola, Indossai il casco e salì sul motorino con Max.

Arrivati al tabaccaio, scesi e andai a comprare le sigarette.

I miei amici mi accompagnarono anche a casa.

Arrivati, li salutai.

"Grazie ancora Max"

"Figurati amico, ci vediamo domani."

"A domani Alex" Disse Alan.

"A domani amici"

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