46. Domande

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Mia madre mi lasciò davanti al cancello di scuola. Non vedevo l'ora di arrivare, mi annoia il viaggio, mi piace di più camminare e mettermi le cuffie invece di stare in macchina, ma dato che doveva accompagnare anche Federica, ho accettato il passaggio.

"Ciao Ale!" Disse Federica.

"Ciao tesoro, a dopo!" Disse mia madre.

"Ciao" risposi freddo.

La campanella suonò e mi diressi verso la classe.
Mentre ero nel corridoio proprio vicino la mia classe mia ferma Alan.

"Buongiorno amico" disse strillando.

Il brutto difetto di Alan è che urla. Lui parla urlando e mi da sui nervi.

"Buongiorno anche a te, ti prego di non urlare." Gli dico.

"Oooh il nostro amico ha il ciclo?"

Basta, era troppo. Avevo sonno e continuava a urlare e a rompermi le scatole.

"Si, ho il ciclo che dura 365 giorni, perciò levati davanti ai miei occhi o sarà peggio per te oggi." Dissi dandogli le spalle e andando verso la mia classe.

Rimase a bocca aperta, non era mia intenzione attaccarlo, ma quando ho sonno divento molto cattivo, sinceramente, vorrei che tutto il mondo facesse silenzio.

Entrai in classe e... Oddio no. Alexia mi crolla davanti.

"Ciao tesoro!" Disse lei facendo la gatta morta.

"Ciao" risposi ovviamente freddo.

"Allora come va la vita?" Mi domanda.

Basta domande vi prego! Sono solo le 8 di mattina per l'amor del cielo.

"Bene" Rispondo freddo.

Pazzo di te (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora