18. Due di picche

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"Non posso crederci, ho disegnato la tua amica..."

"Sì Alex e devo dire che il tuo disegno è venuto molto bene." Disse Federica.

Guardai meglio il mio disegno ancora una volta.

Era lei, lo stesso viso, lo stesso sorriso, gli stessi occhi.

Perché mi è venuta in mente lei?

"Alex, lo posso portare a Clarissa per farle vedere quanto sei bravo a disegnare?"

Da quella domanda rimasi un po' incerto.

<<Farò la cosa giusta?>> Domandainella mia mente.

Dopo parecchi minuti di silenzio, risposi dicendo "Ok" con freddezza.

"Bene, vado da lei, abita qui vicino per fortuna. Vuoi mettere anche la tua firma?" Chiese Federica.

"Va bene, dammi il foglio."

Una volta firmato il disegno, con le iniziali del mio nome e cognome, consegnai il disegno a Federica.

"Torno subito e ti faccio sapere!" Disse Federica scendendo di corsa le scale molto contenta.

"Chissà quale sarà la sua reazione, cosa dirà? Cosa farà?" Feci mille domande.

Dopo circa trenta minuti, Federica rientrò molto triste con il mio disegno in mano.

"Cosa ti è successo?" Chiesi io.

"Alex..." sussurrò Federica.

"Clarissa... ti ha rifiutato..." Disse lei molto triste.

Andai da Federica e le misi una mano sulla spalla dicendo:

"Hey, non essere triste, infondo è quello che mi merito dopo tutto quello che le ho detto." Dissi sorridendo a Federica.

"Ma Alex, ero convinta che le piacessi , da come mi parlava di te, mi diceva 'è bellissimo, i suoi occhi sono stupendi, adoro vederlo a scuola'."

"Fede, ognuno di noi è libero di fare la proprio scelta, lei ha fatto la sua. Ha fatto bene perché non meritava tutto quello che le ho detto." Dissi

Pazzo di te (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora