"Hai mai provato a parlare con lui senza finire bhé...per ringhiarvi contro?" parlò Kyle con la bocca piena di cibo che gli colmavano il piatto.
Feci una smorfia disgustata "Intanto prima di parlare finisci di mangiare e non mi fare vedere le tue tonsille, ti hanno mai insegnato l'educazione a tavola?" lui in risposta alzò gli occhi al cielo, non facendoci caso, poggiai la forchetta malamente sul piatto per niente affamata e continuai "No, non ce ne è mai stata occasione. Le sue intenzioni quando entrava nella mia stanza non erano propriamente quelle di discutere amorevolmente con me, così come quando mi ha rapito in quella specie di stanza buia che sembrava più una segreta."
"Forse dovresti provarci" mi lanciò un'occhiata.
Spalancai le labbra "Ma hai idea di quello che...."
"Potrebbe funzionare" mi interruppe Natalie, con le mani giunte quasi pregasse "Più o meno."
Mugugnai "Nat!"
Mi afferrò una mano, incatenando lo sguardo al mio, una luce di speranza illuminava la profondità dei suoi occhi "Potrebbe essere la scelta giusta Lottie, forse andarci in maniera più pacata potrebbe funzionare."
Aprii bocca per protestare, ma non mi lasciò il tempo "Provaci Lottie, non ti costa niente" le scoccai un'occhiata assassina che le fece alzare le mani in alto "cioè nel senso non può finire peggio di come è finita le altre volte e sicuramente sarebbe un approccio migliore. Tanto vale provare" mi fece un piccolo sorriso speranzoso "no?"
Mi morsi il labbro incerta, feci saettare più volte gli occhi sui loro volti e nonostante le mille incertezza, dovetti ammettere a me stessa che era l'ultima ancora a cui aggrapparmi. Piegai il volto iniziando a creare piccole pieghe sulla tovaglia con le dita, volendo evitare quella decisione, che in parte mi sarebbe costata molto.
Dopo tutto ciò che è successo continui ancora a mettere davanti l'orgoglio? chiese sprezzante una voce dentro di me.
"Dovrebbe essere lui a venire da me" risposi, cercando una scusa a cui aggrapparmi, che io stessa reputavo inutile.
"Se vuoi sopravvivere qua dentro, ti conviene mettere da parte l'orgoglio e le scelte infantili. Non saranno quelle a farti andare avanti " disse gelida Natalie, guardandomi per la prima volta dall'alto in basso.
"Ehy Natalie, non esagerare!" cercò di fare da paciere Kyle, stupito a sua volta dal cambiamento repentino della ragazza tanto quanto me.
In quel momento trovai il primo dettaglio che lei e Vegah avevano in comune; con un'occhiata o poche parole erano in grado di farti sentire insignificante e inutile. Il suo sguardo fermo non più complice sembrò pungente, come piccole lame affilate che andavano a piantarsi sempre più in profondità.
Io stessa sapevo quanto avesse ragione, ma non potevo fare a meno di aggrapparmi ad emozioni tanto futili per rimanere a galla, per non farmi vedere debole.
Portai una mano davanti alle labbra e la pressai con forza.
Che idiota.
"Ho sentito che qualcuno ha finalmente cambiato idea..." una voce si insinuò calda in mezzo alla conversazione, che aveva preso una direzione spiacevole.
Rabbrividii e girai cautamente il volto verso la figura imponente, che silenziosa aveva fatto capolino di fronte a noi, davanti a una sala di sguardi altrui che ignari osservavano con interesse i movimenti del loro Alpha.
Sollevai con calma lo sguardo, percorrendo ogni centimetro del suo corpo, volendolo salvare in profondità per non lasciarlo andare più. Il volto coperto da qualche ciocca corvina indomita e lo sguardo di ghiaccio pronto a reagire a qualsiasi mio movimento.
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The red thread. The Alpha's Prisoner
WerewolfHighest Ranking #1 in lupimannari per varie volte e anche adesso nel 02/04/2017 Prima storia completa, sequel in corso. (Grazie a chiunque dedicherà un po' del suo tempo, buona lettura!) Lottie ha dovuto da lungo tempo scendere a patti con i suoi...