La verità dietro il tuo volto

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Lottie's POV

Mi diressi verso la cucina affamata, con un fastidioso dolore al fondo schiena e un'espressione perplessa sul volto.

"Okay okay, lasciamo perdere."

Vegah alzò un sopracciglio, la breve dolcezza scomparsa sotto quello sguardo.

Inghiottii, sapendo cosa stava per succedere "Ho detto va bene, lasciamo perdere* sussurrai appena quasi nascondendo la testa tra le spalle.

Sorrise maliziose, ormai incurante delle mie parole.

Afferrai le lenzuola tra le mani "Dai riposiamo, più tardi...si più tardi quello che vuoi!"dissi implorante.

Le sue mani mi afferrarono saldamente, le sue labbra premute contro le mie a placare ogni mio lamento ormai inutile.

Una smorfia contorta prese posto sul mio viso quando entrai in cucina. Vegah mi aveva lasciata libera, dovendo andare a sbrigare i suoi impegni.

Una faccia che attirò la mia attenzione, forse perché turbata e anche schifata, fu quella di Natalie che sembrava avere uno sguardo malato sul volto mentre stringeva un po' troppo saldamente la tazza tra le mani.

"Caffè? Come mai? Tu non sei il tipo da caffè" commentai afferrando un bicchiere dalla credenza e versandogli dentro del succo alla mela verde.

Lei sospirò massaggiandosi le tempie con le dita "E sarei il tipo da che cosa?"il suo tono risuonò fin troppo esasperato alle mie orecchie.

Mi andai a sedere accanto a lei sorseggiando felice il mio succo prima di rispondere "Assolutamente da latte macchiato con un cucchiaino di miele."

Corrucciò la fronte "Perché proprio da latte?"

Scrollai le spalle "Così, istintivamente. Ho indovinato comunque?" la guardai di sottecchi.

Appoggiò i gomiti sul tavolo, e la guancia su una mano "Cappuccino."

Arricciai il labbro  "Ci sono andata vicina dai, ammettilo."

Alzò gli occhi al cielo, portandosi la tazza alle labbra "Certo certo" disse quasi per zittirmi.

Sbuffai "Che è successo Nat? Sei acida" mi grattai leggermente la guancia con un dito correggendomi "Non che solitamente tu un po' non lo sia, ma più del solito."

Poggiò la fronte contro il piano "Sai davvero come fare stare meglio una persona."

Sospirai e le scossi piano una spalla "Dai dimmi, cosa è successo?"

Girò il volto di lato continuando a tenerlo premuto contro marmo freddo "Quando arrivo ad essere in condizioni così schifose secondo te?"

"Samael?"

"Bingo" confermò "Stavolta hai fatto centro sono quasi sorpresa" borbottò.

Contai fino a cinque prima di risponderle "E io solitamente riesco a reggerti in queste condizioni grazie alla presenza di Kyle, che sembra avermi abbandonata. Quindi visto che non sono una persona paziente, non girare intorno alla situazione e racconta."

Alzò il volto guardarmi "Fai schifo come amica."

Sbuffai "Lo so, non ci posso fare niente."

Ci guardammo qualche secondo in silenzio prima di scoppiare a ridere.

"Bene dopo aver confutato quanto io faccio schifo come amica" dissi prendendo un respiro "Dimmi tutto."

Lei buttò fuori l'aria "Ieri sera hanno dato una festa per festeggiare il rientro dei nostri membri e c'era alcool" fece una smorfia "tanto alcool."

The red thread. The Alpha's PrisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora