New Day

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Mi svegliai letteralmente amareggiata.

Avere la convinzione di svegliarti trovando accanto a te l'uomo più sexy e oscuro della terra, per poi aprire gli occhi e trovare la tua mano stesa su un lato del letto che in realtà si rivela vuoto, è una delle sensazioni più spiacevoli che avessi sperimentato negli ultimi anni.

Chissà forse  era tutto solo un sogno...

In fondo la sera prima sembrava essere andato tutto fin troppo bene.

Senza alcun tipo di litigio. Un vero miracolo.

Mi rigirai tra le lenzuola mugugnando insoddisfatta.

"Mh..." mugugnai tirandomi su, senza riuscire più a prendere sonno.

"Che hai tanto da lamentarti?"

Alzai gli occhi verso la porta del bagno ritrovandomi davanti...tutto ciò che avrei voluto trovare appena sveglia nel letto, ma che invece stava in piedi con un telo intorno ai fianchi e con mille piccole gocce d'acqua che scendevano seducenti dai capelli neri come la notte lungo i muscoli ben definiti.

Cercai di rispondere, anzi provai più volte a formulare una frase concreta senza risultati.

Ricevere quel tipo di stimoli la mattina era più di quanto la mia mente assonnata potesse recepire.

Forse è un sogno e io sto solo dormendo...se è così credo continuerò a dormire ancora un po' pensai quasi gongolando tra me e me.

"Lynette la mia faccia  è più su" disse con la sua voce calda e piena di sé riportandomi con i piedi per terra.

"Oh so dov'è la tua faccia, non preoccuparti" risposi sfrontata, mentre un pigro sorriso malizioso mi segnava le labbra.

"Mmm...davvero?"

Si avvicinò al letto, costringendomi ad alzare lo sguardo per comprendere le sue intenzioni che ovviamente non lasciavano tracce di dubbio.

Okay, questo non è assolutamente un sogno.

"Non credo di essere abbastanza sveglia per quello..."borbottai ad un tratto nervosa.

Non avevo pensato che la mia risposta avrebbe portato a quella conclusione da parte sua.

Si come no mi schernì una voce dentro di me.

Zitta!

Zitta tu che hai anche intenzione di lamentarti! Che spreco  continuò a commentare acida.

Come non detto.

Il flusso insensato dei miei pensieri venne interrotto dalla presa ferrea di Vegah, che ormai ai piedi del letto, mi aveva afferrato le caviglie provocandomi un sussulto.

Il suo sguardo gelido e caldo allo stesso tempo fece rabbrividire il mio corpo di aspettative e la mia voglia di averlo sempre più vicino andò ad aumentare.

"Sicura di non essere abbastanza sveglia?" mi provocò alzando un sopracciglio, mantenendo sul volto un sorriso indolente.

Mi morsi il labbro, in contrasto con ciò che sapevo di non dover fare e ciò che in realtà volevo fare.

Finendo così per fare la scelta più sensata. 

Come no.

Mi slanciai verso di lui, pressando le labbra contro le sue morbide e mie.

Lo sentii irrigidirsi a quel gesto inaspettato per lui tanto quanto per me.

Fui io però a stupirmi veramente quando iniziai a sentire la sua risata, avvolgere genuina e calorosa il silenzio in cui era caduta la stanza.

The red thread. The Alpha's PrisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora