La consigliera del Re

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Natalie's P.O.V.

" Non ti sembra di essere stata troppo dura con lei?"la sua voce arrivò come sempre improvvisa e poco gradita e soprattutto nei momenti peggiori.

"Stai continuando a fare la balia?"il mio tono era tagliente dopo aver visto il profilo di Samael ad aspettarmi lungo il corridoio.

Si limitò ad osservarmi, l'unica cosa che sembrava fare sempre e indistintamente.

Guardare, ma non toccare eh?

"Non sapevo in che condizioni saresti stata questa mattina, mi sono solo accertato sulla tua stabilità" il tono pacato che mi feriva quanto il suo sguardo calmo come le pozze scure di un lago.

"Non potrei mai mancare ai miei impegni" risposi fredda, alla sua leggera insinuazione.

A quelle parole le rivolse un breve quanto effimero sorriso "Si non potresti mai."

Scostando lo sguardo da lui iniziai a camminare per i corridoi, lungo la strada che avrebbe portato alla sala delle riunioni del consiglio, decisamente ben più ristretta e formale rispetto a quella riservata alle riunioni del branco.

"Non sei stata troppo dura nei suoi confronti?" chiese nuovamente, incrementando il mio fastidio.

O forse era solo disagio. Forse avevo esagerato davvero, una parte di me era però assolutamente certa che fosse la cosa più giusta da fare; era l'unico modo per risvegliare Lottie da quella piccola situazione idilliaca falsa che si stava iniziando a creare nella sua mente.

Quello non era il posto migliore in cui stare in un momento del genere, quando avevano schierati contro le fate e i vampiri che aspettavano solo una mossa falsa per ucciderli e abbeverarsi alla loro giugulare.

Vegah era fin troppo convinto di quello che stava facendo e io con lui, ma a differenza delle altre volte la spavalderia che stava assumendo mi creava una leggere possibilità.

Solitamente non si sbilanciava in modo così netto in situazioni del genere, mantenendo una sorta di equilibrio, quella volte invece qualcosa nel suo modo di fare nel suo luccichio predatorio negli occhi aveva di sicuro qualcosa di pronta che gli permettesse questo suo modo di fare così calmo.

Peccato che io non sapessi che cosa e non trovavo il pezzo del puzzle giusto a incastrare tutti gli indizi, ancora ne avevo troppi pochi per riuscire ad arrivare al piccolo segreto che mio fratello stava mantenendo così minuziosamente.

Sbuffai passandomi esasperata una mano tra i capelli "Forse Samael, forse. Questo però il modo più producente per avere risposte veloci da lei, adesso inizierà a dedicarsi un po' di più al suo ruolo di Luna oltre a quello di compagna. Se la dea della Luna ha scelto lei vuol dire che sarà abbastanza forte da sopportare queste piccole scaramucce. Sicuramente mio fratello sarà più crudele di me nei suoi confronti, anzi già lo è stato" socchiusi poco lo sguardo piena di pensieri "E ancora di lui non ha visto niente. Vegah la sta tenendo fuori da questa situazione per evitare che lei lo veda come lo ha visto nella del trono durante l'esecuzione della fata" scossi il volto "Noi sappiamo bene che mio fratello lì si era trattenuta non appena aveva avvertito la sua presenza all'interno della sala."

Lui annuì, sapendo quanta verità mostrassero le mi parole.

Al suo breve cenno continuai "Quindi ha bisogno di qualcuno che la scuota, io non ho fatto altro che darle una piccola spinta. Vegah non può continuare a nascondersi da lei, quindi se non sarà lui a mostrarsi sarò io a rivelarle chi davvero è."

Avvertii che non apprezzava la mia scelta e poco dopo me lo disse apertamente "Non credi sia il caso di lasciarli fare? Di non mettere il tuo zampino in questa situazione Natalie?"

The red thread. The Alpha's PrisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora