Non feci più a caso a ciò che ci circondava.
L'importante era solo stringerlo, solo sapere che era ancora lì con me. Io e lui. Sempre.
Mi parlavano solo di quanto fosse importate avere il proprio mate con sé, quanto quella persona ti completasse, quanto rendesse tutto perfetto.
Di quanto Vegah avrebbe cambiato la mia visione delle cose.
Ma nessuno mi avrebbe mai potuto spiegare il legame che si era formato tra me e Kyle, come mi era entrato sotto pelle, come se fosse naturale. Come respirare o cercare di sopravvivere.
Vegah era la mia tempesta, la febbre che mi teneva sveglia la notte e i tuoni che scuotevano i miei pensieri, la forza che mi spingeva a voler essere diversa, meglio di quello che ero. Quello che sarei voluta diventare.
Ma Kyle... era il mio faro in mezzo al mare, la tranquillità in mezza al caos, il rifugio sicuro in cui potevo riversare tutta la mia debolezza e vedere accettato questo lato di me che mi rendeva così fragile da rompere. Con lui potevo...non dovevo sempre cercare di essere forte.
Invece in quel frangente mi resi conto di quanto avesse bisogno che io fossi forte per lui.
Dei membri del branco ci scortarono in una stanza e mi diedero qualcosa per coprirmi anche se era l'ultimo dei miei pensieri.
Il mio amico era ancora trasformato nella sua forma animale ed era la cosa migliore a cui potevo puntare. La guarigione sarebbe stata più veloce.
Rimasi accanto a lui, accarezzandogli il gran testone peloso, immergendo le mani nel suo folto pelo dorato. I miei occhi guizzarono alla ferita al costato che aveva trasformato uno dei nostri ricordi più belli in un incubo.
Non riuscivo a capire perché, perché le sue ferite non stessero guarendo, perché il suo respiro continuava a essere veloce e febbricitante, invece che lento e quieto.
"Non sta guarendo" dissi severa alzando lo sguardo verso il guaritore del branco "Non ci sono segni di miglioramenti, la ferita non si sta rimarginando nemmeno lontanamente."
Il guaritore prese un respiro profondo "Infatti non credo si tratti di qualcosa che io possa sistemare. Non è il mio compito."
Chiusi gli occhi.
Non il suo compito. E allora che stava lì a fare? Non il suo compito. Non il suo compito...
Mi alzai e raddrizzai le spalle, mettendo a fuoco il suo volto distogliendo brevemente l'attenzione da Kyle.
"Non ho nessun tipo di connessione all'interno del branco il che momentaneamente mi sta arrecando non pochi problemi" poggiai una mano sul lettino bianco "Per cui devi fare alcune cose per me."
Il suo sguardo sembrò sfidarmi per un attimo, ma non riuscii né a sentirmi intimidita al riguardo né inutile come solitamente mi succedeva.
Mi sembrava una perdita di tempo, ma lui come tutti nel branco mi testava e mi osservava.
Fu lui a cedere e a chinare il capo "Certo mia Luna."
"Perfetto. Contatta Alpha Vegah e il suo beta Zero, ma prima di contattare uno di loro due ho bisogno che tu faccia arrivare il prima possibile Maya."
"La strega mia Luna?"
"Esattamente. Per il momento è tutto" stavo per riporre il mio sguardo su Kyle quando mi fermai "Dimmi il tuo nome, guaritore."
Sembrò sorpreso dalla mia richiesta, non si tirò però indietro"Shine mia signora."
"Bene Shine. La prossima volta non farmi perdere tempo" lo avvertii.
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The red thread. The Alpha's Prisoner
Hombres LoboHighest Ranking #1 in lupimannari per varie volte e anche adesso nel 02/04/2017 Prima storia completa, sequel in corso. (Grazie a chiunque dedicherà un po' del suo tempo, buona lettura!) Lottie ha dovuto da lungo tempo scendere a patti con i suoi...