Rejection

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"Ti consiglierei di non dargliela troppo vinta"disse Natalie.

Esasperata mi appoggiai al bancone "Si lo so. Solo che ancora non ho capito come prenderlo, è molto complicato; non so dove sbattere la testa, a volte vorrei solo un manuale di istruzioni."

Kyle era intento a lavare la brocca, che aveva contenuto quello che era il mojito e i bicchieri, lo scrosciare del getto dell'acqua era quasi rilassante "Solo perché non sai come perderlo non vuol dire che devi lasciargli fare tutto quello che vuole."

"Lo so ragazzi...ho semplicemente paura di fare passi indietro ogni volta. Non voglio mettere a soqquadro quel poco che sono riuscita a raggiungere, per quanto poco sia" ammisi ad alta voce.

Lui sospirò e chiuse il rubinetto, girandosi e poggiando la schiena contro il mobile "In questo modo però non riuscirai a fare passi avanti, rimarrete nella situazione in cui siete e non penso che tu voglia questo."

Feci un cenno di diniego "Assolutamente no" sospirai e incrociai le braccia al petto "A volte mi chiedo chi è l'uomo nel nostro rapporto, voglio dire solitamente non è il lui della situazione a farsi sempre avanti?"

"Si nei romanzi rosa e per gli uomini che riescono a stare ai comodi di una donna" fece una smorfia la ragazza dai capelli corvini"Ti devo ricordare di chi stiamo parlando per caso? Perché mio fratello è tutto l'opposto, è più facile che decida di ignorarti invece di stare dietro ai tuoi capricci."

"Ovviamente, a quest'ora non sarebbe così ingestibile."

"Gestibile?" inarcò un sopracciglio Kyle "Non stiamo parlando di un cane Lottie, al massimo se vogliamo definirlo in qualche modo potresti dire anche tsunami."

Mugulai insofferente, nascondendo il volto tra le mani.

"Non avrei mai potuto trovare sinonimo più perfetto" gli alzò un pollice in alto Natalie.

"Oh io si"la interruppi "Egoista, presuntuoso, stronzo e testa di..."

"Lynette!" mi avvertirono contemporaneamente, guardandomi male.

Mi sfuggì un piccolo urlo esasperato "Dio per favore, finitela di chiamarmi così! Non lo sopporto."

Natalie mi osservò curiosa"Non ho ancora capito perché ti dia così fastidio."

"Mi da fastidio il chi sia stato a darmelo" dissi tagliente.

Una scia di delusione attraversò i suoi occhi facendomi sentire in colpa, così mi morsi un labbro e allungai una mano verso la sua spalla "Mi dispiace Nat, davvero, ma non è un discorso su cui io ami soffermarmi."

Lei scosse il volte e mi dedicò un piccolo sorriso rassicurante "Posso capirlo, anzi scusami, non avrei dovuto chiedere."

Ricambiai il sorriso e abbassai la mano.

"Sta di fatto che devi smetterla di essere troppo accondiscendente, perché alla fine ne soffri solo tu. Lui ancora non si sta esponendo per niente, tu invece l'hai fatto sin troppo" riprese il discorso precedente e non seppi se ringraziarlo o meno per aver deviato l'attenzione da una storia che non avevo intenzione di raccontare.

"Se non lo avessi fatto, saremmo rimasti al punto di partenza" lo bloccai prima che potesse interrompermi "però hai ragione non ho intenzione di continuare così, mi sfinisce."

Si avvicinò e mi abbracciò "Lo vedo, hai delle occhiaie tremende" mi fece notare.

Rimasi interdetta, poi risi e scossi il volto "Grazie davvero non saprei cosa fare senza te  e i tuoi apprezzamenti."

"Oh lo so" mi fece l'occhiolino poi la sua attenzione si spostò su Natalie "Ora invece elaboriamo il tuo problema. Nat gli stai troppo col fiato sul collo, dovresti darci un taglio" consigliò.

The red thread. The Alpha's PrisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora