Svelami la tua storia

14.6K 800 96
                                    

Inghiottii il nodo amaro che mi si fermò in gola, mentre la mia faccia era sempre più vicina al tavolo a causa della stanchezza che sentivo pesarmi sulle spalle.

Mi stropicciai infastidita gli occhi con la mano, sentendoli bruciare.

"Ti prego, continua Adam" gli feci un cenno lento.

Lui si schiarì la voce "Bene" appoggiò la schiena contro lo schienale della sedia con posa tranquilla, unica cosa che mi mancava in quel momento quando la stanchezza era l'unica che realmente continuava ad affliggermi "Quindi i guardiani sono punti di riferimenti di un 'meccanismo' più grande. Infatti questi a loro volta sono suddivisi tra i consiglieri dell'Alpha, che a loro volta sono alle strette direttive dell'Alpha."

"Una divisione equa dei compiti?"

"Non proprio, ma il concetto principale è quello si. Il beta Zero, il gamma Samael e infine la consigliera del re Natalie si occupano di amministrare i problemi di cui soffre ogni branco e quelli di natura notevole vengono riportati a Vegah, che se ne occupa personalmente."

"Vuoi dirmi che possono in parte prendere qualsiasi decisione loro tre?"

Lui ridacchia "Direi di no, ognuna delle loro azioni viene riportata all'Alpha prima di essere eseguita, per riceverne il permesso. Diciamo che tutto è tenuto sotto controllo."

"L'assemblea di oggi che scopo avrebbe?" chiedo quasi tra la curiosità e la paura.

I suoi occhi perdono il calore di prima, il suo sorriso non accenna a scomparire "Ricordi la fata che è stata giustiziata da Vegah pubblicamente?"

Come potrei dimenticarla pensai, senza accennare però a dire alcuna parola.

"Le fate così come membri esterni al branco, a meno che non abbiano chiesto un tipo di permesso specifico, non hanno il diritto di accedere alla casa del branco e per essere più precisi non hanno alcun diritto di entrare in nessuna delle proprietà dell'Alpha" assottigliò lo sguardo "Ciò vuol dire che qualcuno dei guardiani ha omesso qualche dettaglio a Vegah."

Rabbrividii alle conseguenze implicite che quelle parole comportavano.

"Come fate ad essere sicuri che si sia trattato di più di un guardiano?"

"Questo perché arrivare sino alla casa del branco dal fronte principale per gli esterni è meno che impossibile" disse tagliente "E ci sono voluti mille sforzi nel tempo per fare in modo che fosse così."

Sentii le dita delle mani diventare più fredde, una sensazione sgradevole che saliva silente lungo le braccia lasciando gelo "E cosa succederà loro?"

"Ovviamente verranno giustiziati."

Una sentenza in così poche parole.

Sussultai quando un'altra conclusione mi si parò davanti"E i loro branchi?"

Lui scosse il volto, guardandomi quasi infastidito "Ti sembra che il nostro Alpha distruggerebbe così facilmente uno dei suoi branchi?" prese un respiro profondo "I motivi per cui si è arrivati talvolta a soluzioni del genere sono numerosi e non lasciavano altre possibilità."

"E cosa mi dirai ora Adam? Esistono davvero questi 'motivi' per sterminare un intero branco?"

"Lottie tu non capisci" non sembrava nemmeno arrabbiato, mi guardava con un'aria quasi indolente "Quando un branco è pronto ad assassinare il proprio Alpha è arrivato il momento di cacciarlo e di uccidere alcuni dei membri" lasciò che una pausa cadesse tra le sue parole "Ma quando i traditori iniziano a coinvolgere altri branchi, cercando di persuaderli non c'è altro da fare che risolvere alla radice il problema."

The red thread. The Alpha's PrisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora