Capitolo 3

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Questa notte non avevo chiuso occhio. Troppi i pensieri che circolavano nella mia mente senza tregua. L odore del caffè proveniente dalla cucina, inebriava i miei sensi. La sveglia aveva appena smesso di suonare. Erano le 7 ed era ora di alzarmi anche se lasciare il terpore del letto era ogni volta un trauma.  Oggi sarebbe stata una giornata lunga e stressante e se fosse andato tutto come speravo, anche piena di soddisfazioni. Presi il cellulare e risposi al consueto messaggio del buongiorno da parte di Dinah che questa mattina mi ricordava anche che avrei dovuto portare a scuola gli inviti per la festa di stasera, anche se le persone invitate sapevano già di dover venire, ma era una pura formalità. Prima di dimenticarmi, inserii gli inviti nella borsa cosicchè fosse tutto apposto. Dovevo ancora prepare nulla qui a casa per stasera ma appena finito l allenamento di oggi, Dinah sarebbe corsa qui e mi avrebbe dato una mano. Appena pronta, scesi le scale e mi recai in cucina dove mia madre e mia sorella già stavano litigando.

"buongiorno anche a voi eh" - diedi un bacio sulla guancia a mia madre e uno sui capelli a mia sorella - "che avete già da litigare a quest'ora?" - chiesi versandomi nel frattempo il caffè nella tazza- "mamma non vuole che inviti la mia amichetta Megan stasera" - disse sconsolata- "perchè mamma? possono stare in mansarda mentre io dò la festa no?" - proposi mentre a mia madre cadde di colpo il coltello sul piatto- "cavolo la festa..." - disse quasi sospirando - "non puoi farla stasera" - rispose poi-

"come scusa?" - speravo di aver sentito male- " perchè?"

"tuo padre ha una cena di lavoro...l'ha saputo ieri sera e non abbiamo avuto tempo di prenotare da nessuna parte quindi la faremo qui" - appoggia la fetta di pane sconcertata-

" ma non puoi farlo...ormai ho invitato tutti e non posso disdire" - replicai decisa- "Camila è importante, la festa la puoi spostare" - spalancai gli occhi allibita- "certo perchè la mia festa non è importante giusto?"

"Camila non iniziare...sai che il lavoro di papà viene prima di tutto e la tua festa non è fondamentale...basta spostarla di giorno" - replicò semplicemente come se nulla fosse-

"lo sapevi da minimo due settimane di questa festa e sai che la faccio tutti gli anni da quando sono in squadra quindi non inventare scuse...e ora che dovrei fare con le persone che stasera devono venire qui?" - dissi tra lo scocciato e l arrabbiato-

" trova una soluzione....stasera non fai la festa chuso il discorso....Sofi preparati che è tardi e devo portarti a scuola" - mi liquidò così lasciandomi da sola in cucina-

"fanculo" - esclamai-

Ero completamente fottuta. Stasera si sarebbero presentate un centinaio di persone tra cui tutta la squadra e alcuni amici e non avrei avuto nemmeno un posto dove ospitarli. Mia madre stavolta aveva davvero esagerato. Ogni volta doveva stare dalla parte di mio padre e assecondarlo in tutto. Non c'era mai perchè era sempre in ufficio, lo vedevo si e no la sera a cena se si presentava e quando c'era rompeva pure le palle. Non sapevo davvero che fare. La giornata era già iniziata nel peggiore dei modi non poteva che finire peggio.

Arrivai a scuola e vidi la mia migliore amica conversare con Ally e Normani. Strabuzzai gli occhi per capire se avevo visto male o era davvero quello che stava succedendo. Il mondo stamattina girava proprio al contrario e ce l'aveva sicuramente con me. Quelle due non ci avevano rivolto la parola per gli scorsi 4 anni in cui a volte frequantavamo anche delle classi insieme e ora Dinah è li che parla e ride addirittura.

"buongiorno" - dissi in tono secco sorprendendole da dietro-

"Mila ciaoo" -mi diede due baci sulla guancia mentre Normani ed Ally fecero un cenno con la testa e un mezzo sorriso- "che succede?" - chiesi riferendomi alla situazione- "stavamo parlando della festa che darai stasera...hai portato gli inviti vero?" - disse tutta eccitata-

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