LAUREN POV'S
Chi me lo ha fatto fare? Sono diventata rappresentante di classe in sostituzione della mia compagna e non so neanche come è successo. Ha fatto tutto la professoressa Lovato che ha pesentemente insistito, come se non avessi già abbatsanza cose a cui pensare. E poi non sono adatta a questo tipo di ruoli, io non so rapportarmi con le persone tantomeno con i miei compagni di classe che odio.
"Lauren?" - la lezione era appena terminata - " dovrei andare a pranzo con Camila" - replicai alla Lovato che mi aveva appena fermato - "due minuti" - chiuse la porta dell'aula dopo che tutti erano usciti - " finalmente una rappresentante degna di questo nome.." - mi sorrise - "non credo comunque di essere la persona giusta" - le dissi - " e invece lo sei" - si avvicinò a me - " sei intelligente, sei spontanea, sai esprimere le tue opinioni.." - la sua mano si poggiò sul mio braccio accarezzandolo - " ehm..si...di..di che cosa voleva parlarmi?" - cominciò a fissarmi le labbra - " uhm...volevo controllare con te le varie mete proposte e deciderne una..." - si allungò verso la cattedra appoggiandosi leggermente a me - " ma se devi andare dalla tua ragazza..." - si morse il labbro inferiore ed io stavo morendo dall imbarazzo - " ehm...si...vado..." - mi bloccò per il braccio - " ci vediamo a fine lezioni? devo manare al preside la proposta entro oggi..mi faresti un grande favore..:" - quasi mi pregò -
Era una professoressa come potevo dirle di no. La situazione dentro quell'aula stava un pò degenerando ed era diventata abbastanza strana, molto imbarazzante. Se non fosse stata una professoressa avrei detto che ci stava provando con me alla grande.. Quel muovere i capelli sensualmente, il mordersi le labbra, cercare sempre il contatto, tutte cose che facevo sempre io per flirtare con la persona che mi piaceva. Sicuramente fu soltanto una mia impressione, visto che era l'unica professoressa giovane ed aveva un modo di fare diverso rispetto agli altri che ci trattavano come semplici alunni sottoposti mentre lei cercava anche di venirci incontro ed esserci amica. Decisi di non dire nulla a Camila, anche perchè sinceramente non c'era nulla da dire e visto la sua gelosia l'avrei soltanto fatta stare male.
Quando arrivai in mensa, era già tutta piena e cercai dove Camila potesse essersi seduta. Finalmente la vidi in fondo al salone che agitava il braccio per far si che la vedessi.
"oh eccoti amore.." - le lasciai un bacio a stampo - " scusa il ritardo Camz" - mi sedetti vicino a lei sospirando - " ehi...che c'è? sei stanca?" - chiese posando una mano tra i miei capelli - "no tutto ok" - le sorrisi - "allora...hai accettato il ruolo?" - domandò dopo aver dato un morso al suo panino - " ho dovuto" - le risposi sconsolata - "la Lovato ha insistito" "yeeeeyyy" - battè le mani felice - " così una volta al mese ci vedremo anche ai consigli visto che sono la presidentessa del comitato studentesco" - spiegò- "yeeey" - la presi in giro e mi diede un buffetto - " ah a proposito Camz...oggi devo saltare l allenamento.." - si voltò guardandomi sbalordita - "perchè?" - chiese - "devo aiutare la Lovato..per la gita.." - mi sentivo strana a parlare di questo cosa e non capivo il perchè - " che palle però" - sbuffò - "l allenamento è più importante di una stupida gita...coach Sullivan si incavolerà a morte" - mi fece notare - " lo so Camz...ma è una prof non potevo dirle di no...mi servono crediti...e poi i questa gita io e te potremmo stare sempre insieme..." - le baciai il collo - "io volevo starci ora con te.." - disse triste - "Camz possiamo stare insieme quando ci pare...questo lo devo fare..." - risposi seccata - " cercherò di fare il prima possibile..poi passo in palestra e ti porto a casa ok?" - cercai di rimediare al tono precedente - "si ok.." - disse con il broncio e la campanella suonò - "ehi" - la fermai prima che si alzasse per buttare il vassoio - "non dimentichi qualcosa?" - indicai le mie labbra e Camila sorridendo mi lasciò un bacio - "ti amo" - le sussurrai tra le labbra - "ti amo anche io" - rispose per poi andarsene -
Le lezioni erano terminate e mentre la scuola si stava svuotando lentamente, io mi avviai verso l'aula della professoressa Lovato.
"prof?" - la trovai al telefono ed appena mi vide cercò di nascondere il fatto che stava piangendo - " devo lasciarti..si ok...ciao..." - riagganciò - "scusami" - disse subito dopo - " va tutto bene?" - domandai - " si cose personali...i soliti drammi" - rispose sarcastica - "se vuole torno un'altra volta..." " no no...vieni siediti qui" - avvicinò una sedia alla sua dietro la cattedra - "allora..le proposte fatte dal consiglio di classe...sono Los Angeles..New York e Washington..." - sparse le varie foto sul tavolo - " e voi professori su cosa siete proiettati di più?" - chiesi - " molti vorrebbero andare a Los Angeles" - mi informò poco convinta - " e lei?" - domandai - " io opterei per New York..." - prese una foto della città in mano e la guardò con occhi sognanti - " io amo New York...ci sei mai stata?" - si voltò guardandomi negli occhi - " no...ma mi piacerebbe andarci.." " sai New York è una città magica, dove tutto sembra possibile, dove non ci sono barriere e tu.." - mi prese la mano senza mai distogliere lo sguardo - " e tu ti troveresti perfettamente..." - i suo polpasstrelli accarezzavano il mio palmo - " e -e perchè?" - il suo tocco mi distraeva - " perchè so che ami l'arte...la letteratura..e sei una ragazza piena di valori..."
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Forever Yours
FanfictionI simili si cercano. Gli opposti si attraggono. Le anime gemelle si trovano. "Dicevano che l'amore non esisteva ma noi siamo stati la prova vivente della loro bugia. Nessuno avrebbe mai scommesso su te e me perchè eravamo semplicemente gli opposti"