LAUREN POV'S
" mancano due minuti al termine della partita, le squadre sono in perfetta parità. I coach hanno richiesto l'ultimo time - out. Riusciranno a motivare la squadra in modo da arrivare alla vittoria e conquistare così il torneo?"
Queste erano le parole del cronista che aveva la postazione accanto alla nostra panchina e che quindi potevo sentire alla perfezione. La palestra era gremita di gente, tanto che il coach faceva fatica a farsi capire da noi anche se eravamo poste in cerchio intorno a lui. Gente che mangiava il suo sacchetto di pop corn agitandosi sugli spalti e facendone cadere mezzi a terra, gente che urlava i nostri nomi con la speranza che li notassimo, insomma un vero e proprio caos. Non ero mai stata prima d'ora in una palestra così grande, o meglio non c'ero mai stata se non da spettatrice. Ricordo ancora la prima volta in cui entrai in una palestra del genere. Ero piccola, avrò avuto si e no 6 anni e i miei genitori decisero di portarmici vedendo quanto mi piaceva giocare a basket. Era immensa e anche se da lontano potei vedere il campo. Lucido, perfettamente pulito e tutti i giocatori che ci giocavano sopra con una maestria che sembravano quasi volassero con quelle scarpe. Da quel giorno il mio desiderio più grande era diventare una di loro, poter varcare uno di quei campi e giocare. Ed oggi eccomi qui. Il mio sogno si è avverato e non potrei essere più felice di così.
"Jauregui!! La smetti di dormire? Mi stai ascoltando?" - la voce del coach mi risvegliò dallo stupore in cui mi ero immersa - "si si coach..." - Camila volse lo sguardo verso di me facendomi un timido sorriso, sapevo avesse già capito a cosa stavo pensando -
Cercai di concentrarmi e di non pensare ala situazione con lei. Oggi era importante vincere per incominciare al meglio la stagione, per far sì che le squadre più forti del campionato vedessero che noi potevamo essere una di loro. Io e Camila avevamo un compito fondamentale in quando eravamo le due punte in attacco, Camila aveva fatto una partita fantastica, oltre la metà dei punti che avevamo messo a segno oggi erano suoi. Aveva una luce diversa, la vedevo carica, vogliosa di vincere, stava dando tutto per questa partita, come sempre del resto. Giocare nella stessa squadra non era poi tanto male come pensavo. Con le altre mie compagne dovevamo ancora conoscerci bene e quindi conoscere il nostro tipo di gioco, come ci muovavamo sul campo ma con Camila era tutto così semplice. Anche nel gioco ci capivamo solo con uno sguardo o con un cenno e questo favoriva il nostro gioco in campo. Lì davanti era come se fossimo una giocatrice unica.
"oh ragazze dai...gli ultimi due minuti...date tutto...Jauregui Cabello....potete fare la differenza" - il coach ci caricò ed io e Camila ci scambiammo uno sguardo d'intesa -
La partita non riusciva a sbloccarsi. Eravamo in parità, mancavano trenta secondi al fischio finale e nessuna di noi ci stava a farla finire così. Così una delle mie compagne riuscì a rubare palla nelle retrovie, la passò a me che però ero completamente marcata su tutti i lati. In quel momento mi richiusi nel mio mondo, escludendo tutto ciò che mi stava intorno. Ora eravamo solo io e il pallone. Il ticchettio della palla sul pavimento, il cuore che accellerava sempre più, uno sguardo al tabellone che continuava a diminuire i secondi.
13 secondi alla fine della partita. Era tutto letteralmente nelle mie mani. All'improvviso vidi Camila dalla parte opposta del campo, completamente sola. Afferrai la palla tra le mie mani sudate. Con uno scatto la lanciai e Camila la prese slanciandosi in avanti. Piegò le ginocchia. Tutto stava andando a rallentatore. La palla si staccò dalle sue mani e andò verso il canestro. Il pubblicò si zittì all'improvviso. Tutti erano in piedi. Nessuno stava sbattendo le ciglia, gli occhi e la bocca spalancati. Se fosse entrata avremmo vinto il nostro primo trofeo. Tuttal la palestra era immobile. Sembrava che il pallone stesse viaggiando da secoli. Finalmente toccò il ferro del canestro. Rimbalzò una volta. Tutti trattenemmo il respiro.
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Forever Yours
FanfictionI simili si cercano. Gli opposti si attraggono. Le anime gemelle si trovano. "Dicevano che l'amore non esisteva ma noi siamo stati la prova vivente della loro bugia. Nessuno avrebbe mai scommesso su te e me perchè eravamo semplicemente gli opposti"