CAMILA POV'S
La vita è imprevedibile. Basta un attimo e tutto può cambiare. In un battito di ciglia, tutto il nostro mondo potrebbe essere completamente diverso. In pochi secondi passai dall'essere la donna più felice per aver finalmente fatto ciò che più sentivo ad essere una donna totalmente distrutta. Nello stomaco sentivo solo un enorme vuoto. Ero lì, ferma immobile tra la gente a guardare i paramedici che cercavano di salvare Lauren. Non riuscivo a muovermi. Il mio corpo era freddo, come congelato, la paura si era imposessata di me. Lauren era distesa a terra, del sangue accanto a lei. Da quando aveva toccato l asfalto, non aveva più riaperto gli occhi. La macchina non era riuscita a frenare, era troppo tardi. L'impatto fu violento e Lauren dopo avermi guardato per un istante, si accasciò a terra. Non dimenticherò mai quello sguardo, uno sguardo pieno di paura, uno sguardo pieno di dolore, uno sguardo che mi stava implorando di aiutarla ed invece io non potei fare nulla, nulla per evitare tutto questo. Rimasi impotente. I due paramedici sembravano molto preoccupati e agitati nel prendere tutto il necessario per medicarla. Le misero il collare per far si che la testa rimanesse immobile, aveva botte e ferite sparse su tutto il corpo. Non riuscivo a guardare, vederla in quello stato mi stava uccidendo.
"ok muoviamoci...dobbiamo arrivare all ospedale il prima possibile, le sue condizioni sono critiche..." - disse il paramedico più alto con un accento latino -
Caricarono Lauren sulla barella. Aveva una flebo attaccata al braccio con un liquido trasparente che le entrava nelle vene forse per attutirle il dolore, la maschera dell ossigeno che le copriva il naso e la bocca, i capelli bagnati dal sangue che le era fuoriuscito dalla ferita, temporaneamente ricoperta da garze.
"qualcuno viene con lei?" - chiese il paramedico rivolgendosi alla folla. Non risposi subito, ero completamente sotto shock, quando Dinah con una gomitata mi fece risvegliare - "Mila...vai con lei...io vi raggiungo in ospedale...andrà tutto bene..." - cercò di rassicurarmi - "vengo io con lei..." - dissi subito con il filo di voce che mi rimaneva -
Salii in ambulanza accanto a lei. Le porte si chiusero e dopo aver acceso la sirena, cominciammo a muoverci. Il monitor a cui era attaccata continuava a produrre quel bip fastidioso che ti rimbombava nelle orecchie, ma forse era un buon segno. Afferrai la sua mano, stringendola tra le mie, magari avrebbe potuto sentirmi vicino a lei. L'ambulanza procedeva ad una velocità molto elevata tra le strade traficate di New York.
"se la caverà vero?" - chiesi avendo paura della risposta - " non lo so...ha delle brutte ferite...è messa male...- replicò sincero -
"amore...sono qui..." - mi avvicinai al suo viso, lasciandole qualche carezza - "non mollare ok? non mollare....so che sei forte...ti prego...non far..."
Prima che riuscissi a terminare la frase, il monitor cominciò a suonare all'impazzata. Il paramedico mi fece subito spostare. Con una forbice le tagliò a metà la maglietta che indossava, lasciandole il petto scoperto. Un enorme botta nero - violacea si trovava all'altezza delle costole. Poggiò sul seno una specie di cerotti. Due per la precisione, intorno al cuore.
"ma che succede?" - chiesi nel panico totale - " sta avendo un collasso...uno dei polmoni sta cedendo..."
Il monitor ora produceva un unico suono e il battito del suo cuore segnava zero. Una linea verde retta era disegnata sullo schermo. Non stava respirando. Il suo cuore stava cedendo. Il paramedico poggiò le piastre del defibrillatore sopra ai cerotti.
"ti prego Lauren...ti prego respira...." - la supplicai in lacrime - "togli le mani da lei subito..." - urlò il ragazzo - " libera..." - premette il pulsante e Lauren con uno scatto si sollevò dalla barella - "nulla...carico a 300....libera..." - un'altra scossa colpì il suo corpo e stavolta fece l effetto desiderato. Il suo cuore ricominciò a battere -
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Forever Yours
FanficI simili si cercano. Gli opposti si attraggono. Le anime gemelle si trovano. "Dicevano che l'amore non esisteva ma noi siamo stati la prova vivente della loro bugia. Nessuno avrebbe mai scommesso su te e me perchè eravamo semplicemente gli opposti"