Capitolo 5

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Il suo profumo mi entrò nei polmoni. La sua lingua sfiorò la mia, lottavano, danzavano. Cominciai ad annaspare, il respiro morì. Ci sfiorammo e un brivido percorse la mia schiena. Mi sollevai dal pavimento, la presi per mano e ci appoggiammo sul letto. Avevo paura di sbagliare, quella era la mia prima volta. Ebbene sì sembrava strano ma non avevo mai fatto sesso. Con nessuno. Lauren sarebbe stata la mia prima volta e l'agitazione stava prendendo il sopravvento. Mi fece sedere e lei salì a cavalcioni sopra il mio bacino. Avvicinò la bocca al mio lobo, leccandolo. Una mano dietro la schiena mi spingeva contro di lei. Le sue labbra cominciarono a scendere fino ad arrivare al mio collo dove lasciavano delle piccole scia di saliva che venivano prosciugate da baci che solleticavano una delle mie parti più sensibili. Battiti incontrollati del mio cuore, la voglia di lei che si faceva sempre più imponente. I baci si fecero più audaci, più provocanti, non avrei mai voluto smettere di baciarla ma di nuovo fummo interrotte dalla voce di Ally fuori dalla porta. Per fortuna aggiungerei. Nessuna delle due aveva la forza di staccarsi e sperammo che ad un certo punto se ne andasse ma non fu così, anzi era insistente. Così Lauren contro voglia si alzò dal mio bacino mentre il centro del mio piacere stava già iniziando a pulsare. Cercammo di renderci un attimo presentabili e Lauren aprì la porta.

"oh finalmente...è due ore che busso....oh per fortuna sei qui..." - si rivolse verso di me- "che succede?" - chiesi cercando di riprendermi in quanto fino a due secondi fa avevo le sue labbra addosso a me- "la tua amica...è ubriaca...e sta dando spettacolo al piano di sotto"

"Dinah?" - annuì- " lo sapevo....scusami..." - dissi a Lauren e mi precipitai al piano inferiore.-

Era peggio di quello che pensassi visto che Dinah era salita sopra uno dei due tavoli a ballare e si stava per togliere la maglietta.

"Milaaaa" - urlò appena mi vide- "vieniii balla con me dai..." "Dinah scendi dai..." - le porsi la mano per aiutarla a scendere - "no è bello qui...guarda tolgo la maglietta...." - riuscii a bloccarla in tempo salendo anche io- "forza Dinah...ti porto a casa...." - la aiutai a scendere e la presi sotto braccio, cercando di trascinarla fino alla macchina - "uffaaa...sei una guastafeste.." - si lamentò mentre stava per cadere-

"aspetta ti dò una mano" - Lauren l'afferrò dall'altra parte e mi aiutò a portarla fuori -

"Jauregui...allora non sei arrabbiata..." - cominciò Dinah nella sbronza più totale- " perchè dovrei esserlo?" - chiese Lauren stupita- " perchè Camila voleva fregarti" - disse Dinah prima di crollare sul sedile della sua auto-

Appena Lauren sentì quelle parole cambiò espressione. Il sorriso che aveva sul volto sparì completamente ed io mi sentivo morire. Rimase immobile seduta sul cofano dell'auto aspettando una mia spiegazione.

"posso spiegare" - iniziai subito - "non è come pensi"

"sono qui per ascoltare infatti..:" - disse secca incrociando le braccia- " Dinah è ubriaca e non" - mi interruppe subito- "ti prego non dire non sa quello che dice perchè ti lascio qui da sola e ti mando a fanculo...non lo sai il detto che gli ubriachi dicono sempre la verità? quindi non dire cazzate...cosa voleva dire con "fregarti?" - si agitò- "è successo prima che ci avvicinassimo così tanto...non eravamo in buoni rapporti..." - cercai di giustificarmi- "e quindi?"

"e quindi volevo che Dinah si avvicinasse alle tue amiche per scoprire i tuoi segreti più intimi, per poi usarli contro di te..." - risposi abbassando lo sguardo-

"ah..." - potevo sentire la delusione in quelle due semplici lettere, si alzò e cominciò a camminare verso l'entrata.- "aspetta Lauren..." - la bloccai per l avambraccio- "non ti conoscevo...ci odiavamo...lo so non è una scusa..però ti prego di credermi che ora tutto è cambiato..." - mi fulminò con lo sguardo- " è cambiato perchè? perchè ci siamo date due bacetti inutili?" - colpita e affondata, voleva ferirmi e c'era riuscita- "Camila neanche adesso mi conosci...e non mi conoscerai mai...peccato ti è andata male..." - il suo tono era duro- "Lauren ti prego...parliamone..." - la supplicai - "Camila vattene...porta a casa la tua amica....è meglio così...!"

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