LAUREN POV'S
( 1 SETTIMANA DOPO)
Camila è ancora distesa su quel letto d'ospedale, inerme. In una settimana nulla era cambiato, a parte il fatto che Nicole era potuta finalmente tornare a casa. Sinu l'aveva presa con sè e da quel giorno ero quasi sempre a casa di Camila. Avevo imparato a cambiarle il pannolino, a darle il latte che non poteva bere direttamente dal seno della madre, ero diventata una brava baby - sitter o se vogliamo sorella maggiore. Mi dividevo tra casa ed ospedale. La scuola sarebbe finita fra 5 giorni e Camila doveva svegliarsi, non poteva perdersi anche il diploma. Quando i genitori di Camila erano impegnati, io e Dinah ci prendevamo cura di Nicole. Austin si era visto una volta ed era venuto soltanto per portare i soldi che servivano per sua figlia. Non volle neanche prenderla in braccio, si limitò ad un semplice e fugace sguardo prima di andarsene.
"Jauregui" - strillò Dinah dal bagno - " tocca a te cambiare il pannolino" - urlò schifata - " Dinah è solo cacca eh...la fai anche tu..." - precisai sorridendo - " che c'entra mica la guardo io...pff...vado a prepare il latte io..." - si tappò il naso e scappò in cucina - " lascia perdere la zia Dinah...è schizzinosa...adesso togliamo questo...tutto sporco e puzzolente..." - buttai il pannolino nell'immondizia - " laviamo tutto bene..." - appena la misi sotto l'acqua cominciò a piangere, Nicole non aveva un buon rapporto con l'acqua - " no amore...non piangere...ecco ora mettiamo la crema e sei bella e profumata come prima...ma quanto sei bella tu? uhm?"
Le feci il solettico sulla pancia che a lei piaceva molto e infatti mi sorrise. Odiavo le persone che parlavano ai bambini piccoli con quelle vocine insulse come se i bambini fossero stupidi e purtroppo ero diventata una di quelle. Nicole era così carina che era impossibile resisterle.
"dai che ci facciamo belle adesso...ci mettiamo il vestitino più bello che hai...perchè sai dove andiamo? a trovare la tua mamma..."
Dinah le diede il biberon e andammo tutte e tre in ospedale. Appena arrivate caricai Nicole sulla carozzina mentre Dinah andò a cercare parcheggio. Ormai conoscevo la strada a memoria, avrei potuto farla anche ad occhi chiusi. Ero sempre qui, tanto che avevo fatto amicizia anche con alcune delle infermiere. Nicole stava dormendo, quindi per ora la situazione era tranquilla.
"ehi bellissima...guarda chi ti ho portato oggi?" - rivolsi la carozzina verso il suo letto - " è una peste questo piccolo scricciolo qui...è testarda come te...se non si fa come dice lei non si va da nessuna parte....mi sembra di conoscere qualcuno così..." - sorrisi appoggiando prima una mano su quella di Camila e con l'altra accarezzai il ventre di Nicole lasciandole dei piccoli movimenti circolari che la tranquilizzavano.- "le manchi Camz...manchi a tutti...ma soprattutto a me...quando guardo Nicole negli occhi mi sembra di rivedere te...devi svegliarti...devi conoscere questa meraviglia..." - quasi la implorai mentre Nicole aveva appena aperto gli occhi facendo uno sbadiglio - " ehi dormigliona..." - la presi in braccio - " guarda chi c'è qui...lei ti aspetta Camz...non vede l'ora che tu la prenda in braccio...ti prego apri gli occhi...fallo per lei..."
Sinu che ci aveva raggiunto in ospedale portò insieme a Dinah, Nicole a casa in quanto era troppo piccola e stare in ospedale se non era necessario non le faceva bene. Io invece rimasi qui un altro po'. Ero qui a fissare Camila, quella Camila che non è più sè stessa e che sono sicura dentro di sè sta lottando con tutte le sue forze per ritornare da noi. Quando mio fratello si è svegliato mi ha un po' raccontato di come era la sensazione che si provava durante il coma. Mi disse che era come se fosse in una bolla di vetro, non sentiva nitidamente coloro che gli parlavano ma che quelle voci lo facevano restare vivo, connesso al nostro mondo, quindi spero che per Camila valga lo stesso, che la mia voce sia una specie di connessione tra questi due mondi paralleli.
"prima di andare via Camza volevo farti ascoltare una canzone...una canzone che conosci molto bene e che ci descrive in ogni sua parola...."
Tirai fuori l' I-pod, misi una cuffietta su un orecchio di Camila e l'altra sul mio orecchio, in moda da poterla condividere. Schiaccia play e le prime note di questa canzone partirono.
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Forever Yours
FanfictionI simili si cercano. Gli opposti si attraggono. Le anime gemelle si trovano. "Dicevano che l'amore non esisteva ma noi siamo stati la prova vivente della loro bugia. Nessuno avrebbe mai scommesso su te e me perchè eravamo semplicemente gli opposti"