Capitolo 36

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LAUREN POV'S

La vita è strana, è un'enorme scatola piena di sorprese, sentimenti che escono fuori nel momento in cui meno te l'aspetti, ed oggi era proprio una di quelle situazioni. Davanti a me avevo l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di incontrare o forse che non avrei mai voluto incontrare. Dopo circa due mesi, due mesi in cui con tutta me stessa avevo cercato di dimenticarla o almeno sradicarla dal mio cuore, eccoli qui, quei due occhi color cioccolato che tanto mi avevano fatto soffrire ma che allo stesso tempo erano stati il mio ossigeno. Ritrovarmela davanti in quel modo fu quasi uno shock.

Camila era davanti a me, completamente immobile che mi sorrideva. In questi mesi in cui non l'avevo vista non era cambiata molto, almeno fisicamente. Avevo lo stesso taglio di capelli o forse li aveva tagliati un pò e devo dire che questo taglio di capelli che ora le arrivavano poco sotto le spalle le donava, la rendevano più donna. Quello che potevo notare maggiormente è che era dimagrita, certo la gravidanza le aveva fatto prendere un pò di chili ma forse quello poteva essere benissimo il suo peso forma. Ora è molto magra, forse troppo.

In quell'esatto istante il mio corpo era immbile costretto dal cervello che era completamente in tilt. Mille emozioni e sentimenti mi avevano travolto come un uragano, non stavo più capendo nulla, soltanto la sua presenza mi faceva andare in panico. Poi finalmente iniziò lei a parlare.

"ciao..." - disse semplicemente -

Non aggiunse altro. Quella semplice parola mi aveva provocato brividi dalla punta dei capelli fino alla punta dei piedi. Potei riascoltare dopo molto tempo la sua voce soave, dolce, che quando fuoriesce sembra come ti accarezzi la pelle. La confusione che provavo era enorme, anche se pensavo di aver superato tutto  e che semmai l'avessi rivista mi fosse stata indifferente. Sbagliavo, sbagliavo di grosso.

"ciao..." - risposi quasi sembrando un ebete - "come stai? ti trovo in forma..." - continuò lei ed io mi limitai a sorridere ed annuire - "che c'è l'Europa ti ha tagliato la lingua?" - sorrise e non ricordavo che avesse il sorriso più bello che avessi mai visto, non sorrideva solo con la bocca ma anche con gli occhi - "n...no..." - balbettai - "è che...fa strano rivederti..." - per un attimo notai un impercettibile cambiamento nel suo viso come se questa mia frase le avesse provocato qualcosa dentro - "non mi aspettavo di trovarti qui....ecco..." - passavo dal torturarmi le mani al sorridere per qualsiasi cosa - "è l'unico momento libero che ho trovato per venire...sai tra Nicole e tutto il resto..." - appena pronunciò queste ultime parole  abbassò lo sguardo come se dietro al quel "resto" non mi stesse dicendo molto altro - " come sta la piccolina?" - decisi di non indagare anche perchè forse non ne avevo più il diritto - " sta crescendo...è una piccola peste già ora..." - quando parlava di sua figlia le si illuminavano gli occhi - "aspetta...forse dovrei avere...." - cominciò a cercare qualcosa dentro la sua borsa - "eccola qui..." - dal suo portafoglio tirò fuori una foto e me la porse -

Era la foto di sua figlia. Nicole era bellissima. Due occhi grandi marroni, uguali a quelli della madre che esprimevano già quell'aria furba, dei folti capelli scuri tendenti al nero e due guanciotte rosse che erano tutte da morsicare. Era molto cambiata in due mesi, ma si sa i bambini quando crescono fanno molto presto.

"è bellissima...ancora più bella di come la ricordavo..." - dissi porgendole la foto che rimise nel suo portamonete - "già...è la mia vita..." - replicò sospirando e tra noi cadde il silenzio, ci guardavamo senza però esprimere parola - " senti ti va se...non so...ci prendiamo un caffè insieme? così chiaccheriamo...mi racconti un pò di cose..." - propose tranquillamente -

Ad essere sincera non stavo capendo molto il suo modo di comportarsi. Era così calma, pacata, come se tra noi non fosse successo mai nulla e non ci fossimo lasciate in malo modo o con molte cose in sospeso. Mi trattava come una semplice ragazza che non vedeva da tanto con cui voleva chiaccherare. Forse ero davvero solo questo per lei ora, forse tutto ciò che provava per me è svanito e forse dovrei anche io sentirmi in questo modo.

Forever YoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora