Forever Yours

Capitolo 37

LAUREN POV'S

Sembrava stessi assistendo ad un film di fantascienza. Avevo gli occhi spalancati, come bloccati. Il mondo intorno a me si era fermato per un istante. Il respiro faceva fatica ad uscire, il cuore era totalmente esploso. Il mio cervello ancora non si capacitava di quello che stava vedendo.

Due labbra, incastrate una all'altra. Un bacio degno di essere chiamato tale. Un bacio che visto da una persona qualsiasi poteva sembrare pieno d'amore e passione. Ma non da me. Non poteva essere vero. Tutto era cambiato ma non questo.

Camila stava baciando Austin. Non il contrario. Camila ha fatto la prima mossa e si è avventata sulle labbra di Austin.

Austin che l'aveva sempre disgustata. Austin che non era mai stato un padre per Nicole. Lo stesso Austin che l'avrebbe venduta per una carriera nel football. Ora erano lì, insieme al centro della sala. Austin teneva in braccio Nicole. Sembravano davvero una famiglia e quello per cui io ho sempre avuto paura, si era appena avverato. Aspettai che Austin se ne andasse, non avevo la minima intenzione di incontrarlo o di incontrare la sua faccia da strafottente. Entrai cercando di far finta di nulla, come se quello che avevo appena visto non avesse spezzato qualcosa dentro di me.

"ciao...scusa il ritardo..."

La interruppi mentre stava scrivendo al cellulare un messaggio, quasi spaventandola. Mi accomodai al tavolo non riuscendo nemmeno a guardarla dritta negli occhi.

"ehi ciao...tranquilla ormai ti conosco..." - Camila sorrise con il suo solito fare ma questa volta ricambiai freddamente - "cosa prendi? il solito thè freddo?"

Camila mi conosceva fin troppo bene e questa cosa ora cominciava a non piacermi più. Di fronte a lei ero sempre un libro aperto di cui conosci già l'inizio, la trama e la fine. Non riuscivo a nasconderle niente. Quando io e lei stavamo insieme e venivamo qui quasi ogni giorno, prendevo sempre un thè speciale che non ho mai trovato da nessuna parte. Oggi però non volevo darle soddisfazione.

"un semplice caffè va benissimo" - risposi fredda - "uhm ok...due caffè allora..." - ordinò alla cameriera che mi sorrise - " sei sempre la solita eh? fai cadere tutti ai tuoi piedi..." - annui facendo un timido sorriso,senza darle troppo conto - "allora cosa mi racconti di bello?"

Questa sua aria da ignara mi stava dando ancora più fastidio. Come poteva non raccontarmi che si era messa con Austin? Non ne avevo più il diritto certo ma ero stata comunque una persona importante per lei che meritava qualcosa.

"come è andato il tuo viaggio?" - mi sembrava quasi infastidita nel chiedermelo - "molto bene...l'Europa è fantastica e poi con Lucy tutto è diverso..." - dissi apposta quelle parole per vedere la sua reazione e infatti comincio a muoversi sulla sedia irrequieta - " tu che hai fatto in questi mesi?" - la cameriera ci interruppe per un secondo - "scusa se lo faccio...ma sei veramente carina....ti lascio il mio numero...nel caso fossi libera e mi volessi chiamare..." - mi porse un fogliettino - "grazie" - dissi un pò imbarazzata - "wow...pure i numeri ora ti lasciano...magari ero la tua fidanzata e questa arr...""ma non lo sei..." - la bloccai subito e ci rimase male - " mi dici che ti prende? se ti da così fastidio essere qui puoi tranquillamente andare..."

"mi da fastidio solamente che tu ti comporti come se niente fosse Camila...mi da fastidio che parliamo di cose futili come due sconosciute quando ci sarebbe molto altro da dire..." - la redarguii- "che ti dovrei dire Lauren? che a partire hai fatto la più grande cazzata della tua vita? che ancora non mi è passato per come mi hai lasciato? questo ti devo dire?" - cominciò ad alzare la voce tanto che gli altri clienti si girarono - "si mi devi dire questo...e non fare la buonista come se tutto ti scorresse addosso e non ti importasse...perchè io sono incazzata con te...eccome se lo sono..." - a queste mie parole sbarrò gli occhi - "incazzata? tu?" - e scoppiò a ridere - "incazzata per cosa? perchè come sempre hai voluto vedere quello che ti faceva più comodo?" - urlò - "usciamo fuori da qui che non mi pare il caso di dare spettacolo"