I raggi del sole si facevano spazio tra le tende ed illuminavano la stanza. Avevo appena aperto gli occhi egià mi sentivo diversa. Quella sensazione di pesantezza, di vuoto che mi opprimeva tutte le mattine, ora era sparita. Stamattina ero felice ed era dovuto solamente ad un motivo : lei. Ripensare a ieri sera mi provocava la pelle d'oca. Il cellulare sul mio comodino vibra. Il display si illuminò con il suo nome. Sorrido.
"pronto?" - dissi ancora con la voce un pò impastata- "buongiorno Camz" - la sua voce roca mi faceva impazzire- "ciao!" - risposi un pò imbarazzata, lei mi faceva questo effetto- "ti vesti che andiamo a fare colazione? sono qui sotto che ti aspetto..."
Appena disse così mi precipitai giù dal letto e corsi alla finestra, vedendola lì. Bella come non lo era mai stata con la sua maglietta nera e i suoi pantaloni aderenti e i ray ban rigorosamente neri che le proteggevano i suoi meravigliosi occhi smeraldo. Quel sorriso stampato sul viso che mi stava facendo sciogliere.
"tu sei pazza!!" - le urlai fuori dalla finestra - "dai muoviti"
Mi preparai in 5 minuti cercando di essere almeno un pò presentabile. Scesi, provando ad evitare mia madre che come al solito era in cucina a preparare la colazione per mia sorella per non doverle dare spiegazioni, ma mi bloccò proprio sull'uscio di casa.
"dove stai andando?" - chiese interrogativa - "a scuola?" - replicai in tono ovvio- "e perchè non fai colazione o saluti?" - iniziò l'interrogatorio - "è venuta un'amica a prendermi...faccio colazione con lei..." - spiegai semplicemente - "Dinah?" - chiese sapendo io non avere molti amici- "no mamma non Dinah...non la conosci...posso andare ora? grazieee" - le lasciai un bacio sulla guancia e me ne andai-
Sapevo comunque che sarebbe rimasta lì fino a quando non ce ne saremmo andate, solo per vedere di chi si trattava. Rivelai a mia madre di essere lesbica quasi subito dopo averlo ammesso con me stessa. Non potevo più nasconderglielo, sarebbe stato un incubo. All'inizio non la prese molto bene, poi con il tempo ha imparato ad accettarlo non pensando più che fosse colpa sua o altro ma che io ero semplicemente così e che la colpa non era di nessuno. Ora il problema è che qualsiasi ragazza si avvicina a me, ad eccezione di Dinah che sa essere per me una sorella, pensa sia una potenziale fidanzata.
Salutai Lauren con un semplice bacio sulla guancia, non ero ancora pronta per dirlo a mia madre, in fondo era la mia prima fidanzata e non sapevo esattamente come ci si comportava. Fidanzata? Pensai subito a quello che avevo detto. Non avevamo ancora parlato di questa cosa, di cosa fossimo io e Lauren, ma dopo la scorsa notte penso fosse proprio quello il termine giusto da usare.
Ci fermammo davanti ad uno dei bar più spettacolari di Miami, aperto sia al mattino per le colazioni che alla sera per gli aperitivi e il dopo cena. Possedeva una terrazza con i tavoli e le sedie che dava in fronte all'oceano. Si poteva sentire l odore di mare e il vento nei capelli tipici della spiaggia mentre ci si godeva la colazione. Per non parlare della vista. Spettacolare. Soprattutto all'alba ed al tramonto. Ci ero venuta solo una volta qui, quando ero ancora piccolina, ma da allora non mi scordai mai la magia che questo luogo poteva regalare e pensai sempre di volerci venire con il mio futuro fidanzato, un giorno. Ed ora eccomi qui.
Lauren era già pronta per scendere dalla macchina ma la fermai per il giubbotto di pelle che aveva appena indossato e che la rendeva ancora più sexy. "ehi..ehi...vieni qui.." - le afferai il viso portandolo a me e lasciando che le nostre labbra si incontrassero- "buongiorno anche a te" - sorrise- "non ti avevo salutato per bene prima..." - le nostre bocche si toccarono di nuovo questa volta con un bacio più passionale che coinvolgeva anche la lingua - "uhm..Camz.." - provò a dire parlando tra le mie labbra - "dobbiamo andare s eno a scuola ci arriviamo domani..."
"beh io entro alle 9..c'è tutto il tempo" - cominciai a baciarle il collo e stava quasi per cedere - "ma io no...ho compito con la Lovato alla prima ora..." - mi staccai - "la Lovato?" - chiesi non avendo mai sentito quel nome- "si è una prof nuova...insegna chimica" "e com'è?" - domandai- "è molto giovane...si è laureata l anno scorso...molto simpatica...alla mano..." - un pizzico di gelosia stava nascendo- "ah quindi ti piace?" - chiesi- "Camz...è un'insegnante" - si mise a ridere- "rispondimi" -insistetti- "si è carina" - affermò-
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Forever Yours
FanfictionI simili si cercano. Gli opposti si attraggono. Le anime gemelle si trovano. "Dicevano che l'amore non esisteva ma noi siamo stati la prova vivente della loro bugia. Nessuno avrebbe mai scommesso su te e me perchè eravamo semplicemente gli opposti"