CAMILA POV'S
Dirlo a mio padre fu più difficile del previsto. Reagì molto male, cominciò ad urlarmi contro le peggiori cose, che ero una delusione, che mi stavo rovinando la vita, che ero un'irresponsabile. Forse era vero, forse ero ognuna di quelle cose che mi aveva detto ma ora come ora non mi interessava, dovevo pensare solo a me stessa e questo non era il modo migliore per farlo. Mio padre era arrabbiato principalmente perchè già mi vedeva nel mondo del professionismo del basket e sentire questa cosa ha visto tutti i suoi piani andare in fumo. Deve capire però che qui non è l unico a dover rinunciare ai propri sogni e per me è ancora più difficile perchè il basket è sempre stato tutta la mia vita, sin da quando ero piccola e mi ero impegnata molto per arrivare dove ero ora, lasciare sarebbe stato un grande colpo per me.
Ora era il turno di Austin. Dopo aver parlato un pò con mia madre, arrivai alla conclusione che doveva saperlo, non potevo tenerlo ancora all oscuro in quanto lui c'era dentro tanto quanto me, così mi presentai a casa sua.
"ehi bellissima...entra...come stai? ho sentito cosa è successo all allenamento.." - appoggiò la sua mano sul mio fianco - " devo dirti una cosa Austin..." - mi torturai le mani - " vieni siediti..." - mi accomodai sul divano - "non è facile da dire....sono incinta" - buttai fuori tutto d'un fiato - " che cosa hai detto?" - Austin diventò pallido - " aspetto un bambino..." - ripetei - "oh cazzo..." - esclamò pietrificato - " è tuo..." - precisai - "come faccio ad esserne sicuro?" - rimasi sconvolta da quell'affermazione - "scusami? chi credi che sia Austin? una puttana che va con tutti? sono stata solo con te...." - mi alterai - " e cosa hai deciso di fare?" - potevo vedere i sudori che gli scendevano dalla fronte - " sono qui apposta per parlarne con te...visto che in questa storia in teoria non sono da sola..." - gli feci notare - "io non voglio avere un figlio...ho solo 18 anni Camila...mille cose da fare..l anno prossimo devo giocare da professionista..." - mi alzai - "cosa credi uhm Austin?" - mi avvicinai a lui - "che io abbia voluto tutto questo eh? anche io ho solo 18 anni e di certo avere un figlio non era la prima cosa nella mia lista di cose da fare ma è successo....e devo affrontarlo che io voglia o no..." - una lacrima di rabbia solcò la mia faccia ma l'asciugai subito - " quella notte è stata solo un enorme sbaglio che avrei voluto dimenticare al più presto...." "che però ti è piaciuto parecchio da come urlavi..." - sorrise - " sei solamente un idiota Austin...non so neanche come ho fatto ad avvicinarmi a te...e piuttosto che questo bambino cresca con accanto un padre come te è meglio che non lo abbia affatto" - mi avviai verso la porta ma mi afferrò il braccio - " aspetta un secondo...facciamo un accordo..." - propose - " io ti pago tutto il necessario..visite..vestiti..qualunque cosa ti serva...dopotutto è sempre mio figlio..." - lo guardai schifata - " cosa pensi che sia Austin? un trofeo o un premio che puoi comprare con i soldi? tienitili i tuoi schifosi soldi...anzi quelli del paparino perchè senza di lui sei il nulla..." - rise alle mie parole - " Camila...tua madre non lavora...tuo padre è un mezzo dirigente di una squadra sull'orlo del fallimento...come pensi di mantenerlo questo bambino? con l'aria?" - ghignò - "vedi Austin...a differenza tua non chiederei mai nulla ai miei genitori per qualcosa che ho fatto io...non è un loro problema...e farò di tutto anche spaccarmi la schiena giorno e notte pur di non avere aiuto da uno schifoso materialista come te..." - gli urlai disgustata - "cos'è pensi di farti aiutare da quella lesbica della tua amica?" - si riferì a Lauren - " non la devi neanche nominare.." - ringhiai - " oooh ho toccato un tasto dolente mi sembra...non crescerai mio figlio con quella lesbica..." - la rabbia mi stava uscendo da tutti i pori - " tuo figlio??" - cominciai ad urlare - " mi hai appena offerto dei soldi per far sì che me ne occupi soltanto io e mi vieni a dire tuo figlio?? questo bambino non saprà neanche mai chi sei..." - sbraitai - " no no Camila...stai calma che fa male al piccolo..." - posò la mano sul mio ventre e gleila tolsi subito disgustata - " pensa alla mia offerta piccola..." "non l'accetterò mai Austin...sei solo un bastardo...ed io non vorrei mai averti conosciuto....fai ribrezzo...altro che bravo ragazzo..." - conclusi e gli sbattei la porta in faccia andandomene -
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Forever Yours
FanfictionI simili si cercano. Gli opposti si attraggono. Le anime gemelle si trovano. "Dicevano che l'amore non esisteva ma noi siamo stati la prova vivente della loro bugia. Nessuno avrebbe mai scommesso su te e me perchè eravamo semplicemente gli opposti"