Capitolo 53

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LAUREN POV'S

Era arrivato il giorno fatidico. Il giorno del processo. Avevamo passato questi ultimi quattro giorni rinchiuse in casa tra le scartoffie, cercando di trovare insieme all'avvocato una via per uscire da tutto questo indenni. Avevamo considerato ogni possibilità, ogni motivo, ma l'unica cosa da fare era innanzi tutto di trovare un giudice che sapesse il fatto suo e cercare di far capire che Austin non aveva nessun diritto di fare una richiesta del genere. Camila era distrutta, non aveva chiuso occhio per giorni tra l'ansia e il lavoro. Il suo avvocato mi sembrava molto ottimista sul risultato anche se non fidandomi ciecamente, chiesi a mio padre di sottoporre il caso ad uno dei suoi avvocati. Il responso era uguale, non potevamo fare nulla se non dimostrare quanto Camila fosse una buona madre e quanto il nostro rapporto portasse solo del bene a Nicole e non la danneggiasse in alcun modo.

Ci presentammo in tribunale un pò prima dell'udienza. Camila stamattina era già sveglia all'alba o forse non aveva mai dormito. Era comprensibilmente molto agitata. L usciere chiamò tutte le parti all'interno dell'aula. La giuria popolare aveva già preso posto. Era formata da dodici persone, tutte di etnie completamente diverse. Ognuno guardava di fronte a sè, senza rivolgere lo sguardo a nessuno di noi. Sembravano dei robot. Da una porta laterale entroò in aula anche Austin, con la sua tuta arancione da carcerato e le manette ai polsi, scortato da un agente fino al tavolo del suo avvocato. Non ebbe nemmeno il coraggio di guardarci in faccia, in fondo era soltanto colpa sua se ci trovavamo in quella situazione. Dall incidente non l'avevo più rivisto e nemmeno ci avevo più parlato. Rivederlo oggi in quelle condizioni, non mi fece nessun effetto. Non provavo nè pena nè rabbia per lui, solo indifferenza che è la cosa più brutta che un essere umano possa mai sentire per un altro. Sarà questa la sua punizione e so per certo che per lui il fatto che io lo odiassi contava molto.

Tutti erano pronti e al proprio posto, mancava solo il giudice. L'avvocato di Camila c'ha detto che il giudice che ci è capitato è uno dei migliori, che tiene molto alla famiglia e che di solito, sotto il suo giudizio, i bambini vengono prevalentemente affidati alla madre. Questo ci ha fatto stare un pò più tranquille. L usciere ci fece alzare in piedi ed entrò il giudice con la sua toga nera e una carteletta beige in mano. Era un uomo sulla cinquantina, brizzolato con la barba e gli occhiali poggiati sulla punta del naso. Ci fece accomodare. Io ero seduta dietro, sui banchi dei famigliari.

"buongiorno a tutti....buongiorno all'accusa e buongiorno alla difesa..." - tutti fecero un cenno di saluto nei suoi confronti - "allora....qui leggo che oggi siamo qui per una causa di affido un pò particolare giusto?"  - tirò su gli occhiali per leggere meglio - "avvocato Monroe prego ci spieghi i motivi del suo cliente..." - cominciarono da Austin - "subito vostro onore...." - l avvocato si alzò in piedi chiudendosi gli ultimi due bottoni della giacca - "il mio cliente, il signor Austin Mahone, richiede l affidamento esclusivo della minore Nicole Mahone, nonchè sua figlia legittima in quanto ritiene che la bambina non viva in un ambiente a lei adatto...." "a quanto noto però...il singor Mahone sta scontando una pena...." "si vostro onore....si è pentito di quello che ha fatto e sta cercando di rimettersi nella carreggiata corretta..:"

A quelle parole, mi scoppiò una risata che cercai di contenere ma fu troppo tardi in quanto tutti dentro l'aula, compreso il giudice si voltarono verso di me, ma non disse nulla, distolse solo lo sguardo. Anche Camila mi guardò in cagnesco ed io in quel momento volli solo sprofondare sotto alla sedia.

"avvocato Iglesias come risponde la difesa?" - si rivolse al nostro avvocato - "vostro onore....la mia cliente rigetta qualsiasi proposta di affido esclusivo da parte del signor Mahone e anzi propone lei la custodia esclusiva di Nicole Mahone perchè riteniamo l'imputato..." "obbiezione vostro onore...ha un nome...." - l'avvocato intervenne interrompendo il discorso - "accolta...avvocato Iglesias si riferisca all'altra parte con i proprio nome..." "perchè riteniamo il signor Mahone inaffidabile e completamente inadatto a crescere una bambina, visto il crimine da lui commesso e la condizione in cui versa..."

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