Capitolo 17

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Canzone per il capitolo: I See Fire by Ed Sheeran.

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È orribile essere letteralmente strappati dalla propria famiglia, essere trascinati in un continente straniero ed essere forzati a vivere con qualcuno che disprezzi. È orribile non essere in grado di comunicare con i tuoi cari; nessun messaggio, nessuna chiamata e nessuna lettera. È orribile dover convivere con il dolore dovuto alla nostalgia di casa e della tua famiglia. Ma ancora più orribile è sapere che la tua famiglia pensi che tu sia morta.

Sapevo che ci sarebbe voluto un bel po' di tempo prima che io avessi potuto chiamare la mia famiglia, magari giorni, settimane, mesi ma mai avrei immaginato che loro non mi avrebbero più cercato dal momento che pensavano fossi morta. La piccola speranza di fuggire e di ritornare a essere di nuovo libera, grazie all'aiuto dei miei fratelli, era stata del tutto accantonata. Al momento, per poter fuggire, potevo contare solo su me stessa, ma sapevamo tutti che non sarebbe mai successo.

Questa casa era stata completamente sigillata, quasi tutte le porte, finestre e balconi erano stati doppiamente bloccati, tranne il balcone della mia camera. Se mi fossi lanciata, sarei sicuramente morta, erano circa tre piani e il mio corpo non sarebbe sicuramente sopravvissuto all'impatto. Non c'era modo di fuggire e, per la prima volta, non avevo la più pallida idea di cosa fare.

Rimanemmo in silenzio per un po', neanche i suoni dei nostri respiri erano udibili. La mancanza di suoni stava rendendo le mie orecchie sorde, mentre i miei occhi si offuscavano a causa delle lacrime. Sbattei lentamente le palpebre in modo tale che le lacrime potessero cadere sulle guance; sapevo fosse un atteggiamento da deboli, soprattuto davanti ad Harry, ma non avevo altra scelta, se le avessi trattenute, avrei iniziato a piangere a singhiozzi e il giorno dopo avrei avuto tutto il viso arrossato.

Alzai lo sguardo su di lui; non si era mosso di un millimetro e non aveva smesso di guardarmi. Osservò il mio viso e le lacrime che lo stavano rigando ma la sua espressione non mutò, neanche un piccolo segno di compassione visibile, solo un'espressione severa e degli occhi curiosi. Mi sentivo come se un grande peso mi stesse letteralmente schiacciando. Fu lui a rompere il silenzio, come sempre, anche se desideravo romperlo io per prima.

"Smettila di piangere," ringhiò, sedendosi sopra la scrivania e aprendo le sue lunghe gambe. Spalancai gli occhi al suo commento; come avrei potuto smettere di piangere? Mi rivolse un'espressione arrabbiata. "Sono serio, Arabella, piangere non ti porterà da nessuna parte nella vita e se pensi che io inizierò a provare pena per te solo per un po' di lacrime, ti consiglio vivamente di cambiare idea," disse duramente.

Deglutii e iniziai ad asciugarmi le lacrime. "Perché hai detto ai miei fratelli che sono morta?" Chiesi con un tono di voce bassissimo, abbastanza alto, però, da farmi ascoltare. Si mosse sulla scrivania per prendere un pacchetto di sigarette e un accendino nero. Ne prese una e la mise tra le sue labbra, poi l'accese e prese un lungo tiro.

"C'è una ragione dietro la mia follia, mia carissima Arabella," disse, mentre ogni parola scandita veniva accompagnata dal fumo della sigaretta. "Se ti dicessi perché l'ho fatto, dovrei praticamente raccontarti l'intero piano e questa è l'ultima cosa di cui ho bisogno," disse, facendo cadere a terra un po' di cenere. Fissai i piccoli granelli grigi sul pavimento; più tardi mi avrebbe fatto sicuramente pulire.

"Questo non ti da il diritto di dire loro che sono morta", sbottai, lasciando che i miei pugni si stringessero leggermente per la rabbia. Lui sogghignò e prese un altro tiro dalla sigaretta, prima di tenerla tra le sue dita.

"Invece mi da' eccome il diritto di farlo, Arabella. Non realizzi quanto io sia potente," disse, restando calmo. Mi guardò con un sorriso sinistro. "Tu vedi solo il lato del mio carattere quando sono tranquillo a casa ma, amore, se io ti portassi al lavoro con me inizieresti a vedermi nei tuoi incubi," disse, facendomi accigliare per il nomignolo.

Excessive (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora