Capitolo 28

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Rimasi immobile per qualche minuto, letteralmente paralizzata sul posto, l'unico suono che producevo erano i rapidi respiri che sfuggivano dalla mie labbra. Zayn mi fissò per un po', prima di tirar fuori il telefono e iniziare a scriverci qualcosa; probabilmente stava mandando un messaggio ad Harry. Dopo aver infilato il telefono in tasca, guardò me e poi l'uomo morto a terra.

"Lo conoscevi?" Mi chiese, osservando il sangue che fuoriusciva dalla schiena dell'uomo e che si cospargeva lungo il corridoio. Scossi la testa con vigore, mentre Zayn infilava una mano in tasca e l'altra tra i capelli. "È una cosa positiva che l'abbia ucciso io, se lo avesse trovato Harry gli avrebbe staccato le palle," disse con occhi spalancati.

Nessuno dei pensieri, che mi vorticavano per la testa, avevano una connessione, c'erano solo parole random e ricordi risalenti agli ultimi venti minuti. Ricordavo di essere andata in bagno con Sophia e ricordavo che fosse uscita per prendersi da bere. C'era stato un rumore fuori, come dei colpi alla porta, e poi ero uscita dal bagno. Dopo di che, ricordavo solo di aver provato un senso di confusione, di paura e di irritazione.

Mentre ero lì impalata a cercare di riordinare i pensieri, si sentirono dei passi provenire dalle scale. Anche con la musica alta e le grida della gente, riuscii a sentirli. Quando alzai lo sguardo, Harry e il resto dei ragazzi erano lì di fronte a me, sconcertati e completamente confusi.

"Che cosa sta succedendo?!" Disse Harry, tendendo il braccio e tirandomi via dall'uomo a terra. I miei piedi incespicarono attorno al corpo prima di arrivare di fronte ad Harry. I suoi occhi si guardarono attorno mentre il volume della musica scendeva. Le mie labbra si aprirono e si chiusero, senza dire nulla.

"Aspetta un attimo, dov'è Soph?" Domandò Liam, mentre iniziava ad andare in panico. Finalmente il mio cervello ricominciò a funzionare e le parole mi uscirono fuori prima che potessi trattenerle.

"È andata a prendersi qualcosa da bere," dissi, spifferandogli che fosse andata a bere alcolici. Liam spalancò gli occhi dalla rabbia e strinse i pugni.

"Cosa?!" Disse, girandosi e guardando verso il bar. Sophia era seduta sull'ultimo sgabello, mentre parlava con una ragazza ubriaca seduta accanto a lei. Lui si allontanò dal gruppo e si diresse al bar mentre Harry mi tirava per il gomito.

"Cosa è successo?" Chiese, un po' meno duramente. I miei pensieri iniziarono di nuovo ad andare in confusione quando guardai il corpo insanguinato di quell'uomo a terra. "Arabella, vuoi andare di sopra, così prendi un po' d'aria?" Chiese, mentre io mi giravo verso di lui a guardarlo con espressione assente.

Harry lo prese per un sì e fece un cenno col capo ai ragazzi. Loro ci seguirono su per le scale e verso il piano superiore. La musica lì si sentiva appena, così la mia testa riuscì a schiarirsi un po'. Superammo dei tavoli mentre Harry salutava con un cenno gli uomini che lo chiamavano. Poi raggiungemmo il divano su cui erano seduti precedentemente i ragazzi.

Louis prese posto, così come Zayn e Niall. Anche Harry si sedette comodamente sul divano, mentre la sua mano sollevava appena la camicia per grattarsi la pancia. Nel farlo, vidi i suoi addominali e la mia mente andò in confusione. Fa' così caldo qui.

Una volta aver realizzato che fossi l'unica a essere rimasta in piedi, venni travolta dall'imbarazzo. Harry sorrise e diede dei colpetti sulle sue gambe per incoraggiarmi a sedermi. Mi feci rossa dall'imbarazzo mentre lui continuava a sorridere. Credevo scherzasse quando aveva detto che mi sarei dovuta sedere sulle sue gambe, non credevo fosse serio.

"Per favore, n-no, non voglio-" iniziai a dire ma fui immediatamente zittita dalla sua mano che mi tirò dalla vita, completamente consapevole che i ragazzi stessero notando il mio imbarazzo.

Excessive (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora