La mia bocca si spalancò per lo shock, ma subito la coprii interamente con la mano. Questa era la stanza di Harry. Questa era la stanza in cui andava a rifugiarsi ogni volta che litigavamo. In questo santuario oscuro di pura beatitudine. Riuscii finalmente a capire il motivo per il quale non mi volesse lì dentro. Era ovvio.
La parte destra della stanza, dove c'era la porta, era come qualsiasi altra stanza. Forse leggermente più scura per le pareti in nero ma, per il resto, era normale, c'era un tavolino e un paio di cassettiere qua e là. C'era un'altra porta che probabilmente conduceva alla cabina armadio e un balcone che era molto più grande del mio.
Il lato sinistro della stanza, però, conteneva qualcosa che non poteva essere altro che il suo piccolo segreto. Il suo mondo interiore di meraviglie e isolamento. Questo era il suo rifugio dalla realtà. Questo era ciò che lo occupava quando io e lui litigavamo. Questo era ciò che non voleva farmi vedere.
Arte.
Grandi tele bianche disseminate su tutta la parete sinistra dell'enorme stanza. Alcune solo dipinte per metà, qualcuna poggiata a terra, altre sul tavolino disordinato o ammucchiate contro la parete. C'erano dipinti, disegni, vernice spray e dolore.
Il tavolo di arte in legno era stato rivestito con piccoli schizzi di vernice che si erano asciugati ormai da tempo. Colori, matite, matite colorate e altro materiale artistico erano gettati sul tavolo mentre delle tele bianche erano ammucchiate al di sotto. Era sorprendente, davvero sorprendente.
Guardai Harry e notai che si fosse spostato e seduto nervosamente sul letto. Le ginocchia erano aperte e i gomiti erano poggiati pesantemente su di esse. L'espressione incisa sul suo volto sembrava tranquilla, ma riuscivo a vederlo nei suoi occhi, nella sua testa, che stava impazzendo.
"I-io. . ." Inizia a dire, ma non riuscii a dire nulla. Come avrei potuto dare voce ai miei pensieri?
"Non te l'aspettavi," disse nervosamente, cercando di animare l'atmosfera pesante. Scossi il capo e mi guardai attorno.
"Qualcun'altro sa di questa stanza, delle tue doti artistiche?" Chiesi, mentre lui prendeva a giocherellare con le unghie.
"Luchesi," disse, facendomi ricordare immediatamente del motivo per il quale fossi lì.
Annuii e mi morsi il labbro, girandomi a osservare ancora una volta quei dipinti. Sembrava amasse di più disegnare, considerando l'enorme quantità di abbozzi sparsi in giro. Mi avvicinai a uno dei cavalletti per osservare meglio qualcosa che non era stato ancora finito.
Era una ragazza. Da quel punto di vista, sembrava più piccola rispetto all'osservatore. I suoi occhi nocciola erano ben aperti mentre le labbra, gonfie e rosa, si piegavano in un broncio innocente. I capelli castani incorniciavano il viso pallido e le mani erano sui fianchi. Questa ragazza mi ricordava qualcuno.
"Harry, sono io?" Chiesi, indicando il disegno che stavo osservando.
"Sei perspicace, Ara," disse proprio dietro di me. Mi girai, ritrovandomelo dietro, mentre si sfregava una mano sul collo.
Mi girai di nuovo a osservare il disegno e lo studiai per un momento. Per la prima volta nella mia vita, vedevo la vera me. Non in una foto o in un riflesso allo specchio. Questa ero io, così era come la gente mi vedeva. Mi si contorse lo stomaco e prima ancora che me ne accorgessi, un braccio mi tirò via da quella bellissima opera d'arte.
"Sei qui per scoprire chi è Luchesi, guarda qui," ordinò, conducendomi di fronte un cavalletto cupo.
L'immagine mostrava un ragazzino, un bambino per l'esattezza, probabilmente non più grande di 5 anni. I suoi occhi erano di un verde luminoso e i capelli biondi erano tirati indietro dalla fronte da un uomo molto più grande di lui. L'uomo era raffigurato nella sua ira e nella sua rabbia mentre trascinava in basso il ragazzino. Boccheggiai per quella visione.
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Excessive (Italian translation)
Fanfiction"Ormai è da un po' che ti sto osservando, amore mio," sussurrò profondamente nel mio orecchio. "Perché mi stai facendo questo?" Squittii, provocando una risatina da parte sua. "Perché," disse, facendo scendere le sue mani, dapprima poggiate contro i...