Ci scusiamo per questa lunga attesa, ma siamo in piena sessione invernale, appena finiti gli esami, gli aggiornamenti saranno molto più frequenti. Buona lettura, xx
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FLASHBACK
Ridacchiai tra me e me, mentre trasportavo il pesante secchio d'acqua su per le scale. Per tutto il giorno Harry era stato di buon umore e mi aveva, di conseguenza, costantemente presa in giro con stupide battute per cui, era giunto finalmente il momento di vendicarmi. Dopo il suo ultimo scherzo, aveva deciso di fare una doccia calda per riscaldarsi dato le rigide temperature invernali; ma la sua doccia non sarebbe stata affatto calda.
Mi diressi verso il bagno e, lentamente, mi avvicinai alla doccia, restando nascosta dietro la tendina. Il calore proveniente dalla doccia inondò il mio corpo, mentre sollevavo il secchio sulla mia testa, in modo tale da raggiungere la stessa altezza del doccino. Ridacchiai leggermente prima di gettare l'acqua su tutto il corpo di Harry.
"Ma che cazzo!" Gridò Harry mentre io scoppiavo a ridere e lasciavo cadere il secchio davanti la doccia. La testa di Harry spuntò da dietro la tendina, mentre si strofinava il viso con le mani per cercare di vederci meglio. Riuscivo a vedergli i capelli, tutti bagnati e disordinati, e una parte del suo torso nudo. Mi guardò spalancando gli occhi, poi, mi sorrise maliziosamente. "Me la pagherai," disse facendomi strillare e correre via dal bagno.
Uscii dalla porta del bagno e poi dalla sua stanza gridando e, subito dopo, cominciai a udire i suoi passi bagnati e pesanti sul pavimento. Risi e mi avvicinai alla rampa di scale prima di guardarmi indietro. Mi stava inseguendo, tuttavia. aveva più difficoltà a causa della tovaglia che gli circondava i fianchi. Scoppiai a ridere per la scena davanti a me, precipitandomi giù per le scale.
"Vieni qui!" Mi minacciò, facendo aumentare ulteriormente la mia adrenalina.
Entrambi sapevamo che avrebbe potuto raggiungermi senza alcun problema, ma l'inseguimento e tutto il resto era divertente e si vedeva lui fosse felice che mi stessi finalmente vendicando, dopo essere stata presa in giro tutto il giorno. Una volta scese tutte le scale, mi diressi in cucina per cercare un altro posto in cui scappare. Ma, realizzai subito dopo che fosse impossibile uscirne.
"Bloccata," lo sentii dire, mentre i suoi passi entravano in cucina. Un sorriso vittorioso si fissò sul suo viso.
"Riuscirò a sorpassarti," scherzai, dirigendomi dietro il bancone per aumentare la distanza tra me e lui.
"Sicuramente, piccola," rispose sarcasticamente, poggiando una mano sul bancone e l'altra sulla tovaglia.
Cercai, lentamente, di raggiungere la porta della cucina ma la sua mano afferrò immediatamente i miei fianchi, bloccandomi. Avvolse il suo braccio muscoloso attorno al mio corpo e mi avvicinò al suo petto bagnato. Delle goccioline d'acqua scendevano ancora dai suoi capelli e il suo corpo stava cominciando a bagnare anche i miei vestiti.
"Lasciami andare," dissi ridendo, mentre lui affondava il suo sorriso nei miei capelli.
"Se corri, l'asciugamano viene via," disse. Io boccheggiai e lo guardai.
"No!" Strillai con un sorriso sulle labbra. Anche se morivo dalla voglia di vederlo completamente nudo, in quel momento non mi andava. "Lasciami andare!" Ripetei. Lui scosse la testa ma lasciò andare i miei fianchi.
"Come vuoi," disse, facendo abbassare un po' la tovaglietta sui fianchi, lasciando intravedere gli scuri peli pubici. Mi mancò il respiro e lo respinsi.
"Harry!" Lo ammonii, mentre lui metteva su un sorrisetto.
"Non mi vergogno, tesoro," disse. Io scossi il capo e continuai a respingerlo dalle spalle.
"Va' via, sporcaccione," lo esortai. Lui alzò un sopracciglio e si morse il labbro.
"Se insisti tanto. . ." disse, facendo cadere lentamente la tovaglietta. Rimasi senza fiato e afferrai il soffice cotone prima di riaggiustarglielo sui fianchi.
"Harry Styles!" Gridai, mantenendo la tovaglietta con una mano e con l'altra nei suoi capelli. "Mantieni l'asciugamano, dai!" Urlai, facendolo sorridere.
"Ora non puoi andare da nessuna parte," continuò a tener su quel sorrisetto malizioso.
Prima ancora che io potessi rimproverarlo, mi spinse forte contro al muro e mi afferrò con entrambe le sue mani ormai libere. Mi prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo. Le nostre labbra si scontrarono e subito la sua lingua pregava di entrare nella mia bocca. Ansimai e lasciai che assaltasse, da esperta, la mia. E da quel momento in poi, dimenticai tutte le ramanzine che avrei dovuto fargli.
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"Dormito bene?" Sentii una voce bisbigliare sopra di me.
Alzai lo sguardo e notai il viso di Luchesi esattamente sopra il mio. Mi sistemai a sedere e realizzai di non essere più in auto; mi trovavo in un salotto, stesa su un divano. Per quanto tempo avevo dormito?
"Sì," dissi, facendo spallucce e asciugando le lacrime dal mio viso.
"Hai dormito per un po', sono le 23:00," mi disse e io corrugai la fronte.
"Dove siamo?" Chiesi. Lui sospirò e si accovacciò di lato al divano.
"Siamo a Vienna, in Austria. È la mia seconda casa qui in Europa," disse, facendomi strabuzzare gli occhi.
"Lui sa che siamo qui?" Domandai e lui si morse il labbro.
"Gli ho solo detto che eri con me," affermò. Annuii lentamente e appoggiai una mano sul lato del divano.
"Cosa c'è?" Chiese lui. Scossi il capo e distolsi lo sguardo.
"Niente," dissi in tono asciutto. E lui scosse la testa.
"Ti manca, non è vero?" Domandò, facendomi sospirare.
Mi mancava davvero? Dopo tutti quei litigi terribili, dopo tutte quelle cattiverei che mi aveva gettato in faccia, mi mancava davvero? Sapevo che per lui fosse difficile affrontare le sue emozioni e tutti i problemi ma mi mancava davvero quell'uomo che mi aveva fatta rapire proprio davanti casa e che mi aveva minacciata durante tutto il primo mese che avevo trascorso in Europa?
"Sì, mi manca Harry."
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Excessive (Italian translation)
Fanfiction"Ormai è da un po' che ti sto osservando, amore mio," sussurrò profondamente nel mio orecchio. "Perché mi stai facendo questo?" Squittii, provocando una risatina da parte sua. "Perché," disse, facendo scendere le sue mani, dapprima poggiate contro i...