Capitolo 53

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"Harry.  . ." Mi lamentai, mentre prendevo l'arricciacapelli dal mobiletto.

Il mascalzone aveva cominciato a farmi scherzetti e a darmi fastidio. Prima, era spuntato da dietro i miei fianchi ma, dal momento che stiamo parlando di Harry, il tutto era finito con una toccatina al mio lato B e una strizzatina al mio seno. Okay che aveva passato tutto il giorno con gli altri ragazzi della gang, ma doveva darsi una calmata.

"Ma non sto facendo nulla," disse, rivolgendomi un finto sguardo innocente, prima di darmi una pacca sul sedere.

"Harry! Smettila!" Urlai, mentre lui rideva e mi guardava dallo specchio.

"Beh, sei tu che ci stai mettendo troppo. Ho prenotato per le 19:30 e sono già le 19:45," disse, mentre io facevo spallucce.

"Beh, sei tu che hai deciso di fare una doccia infinita," risposi sarcasticamente, mentre lui alzava gli occhi al cielo.

"Come vuoi," disse, tornando a concentrarsi sul mio petto. Allontanai immediatamente le sue mani e afferrai l'arricciacapelli.

"Ho un attrezzo molto caldo nelle mie mani e non ho paura di usarlo," dissi, agitandolo in aria per farglielo vedere meglio.

I suoi occhi si illuminarono, mentre sulle sue labbra appariva un sorrisetto; avevo già visto quell'espressione. Era quel tipo di espressione che anticipava un commento volgare; doveva fare un po' di pratica su come non farsi sgamare.

Le sue mani si posizionarono sui pantaloni della sua tuta, stringendo un po' la sua lunghezza. "Anche io," disse con un ghigno, prima di scoppiare a ridere.

Fallii miserabilmente nel cercare di non ridere assieme a lui; scossi la testa e mi mordicchiai le labbra, mentre lanciavo un'occhiataccia all'uomo pieno di tatuaggi davanti a me.

"Okay, va bene così, basta. Fuori!" Dissi, poggiando la piastra per incitarlo ad andare via.

"Ho appena iniziato," replicò, facendomi scuotere il capo.

"Ci avrei scommesso. Ora va' a vestirti, io ho quasi finito." Dissi, mentre lui si lamentava e usciva dal bagno. Scossi la testa per il suo comportamento infantile e finii di arricciare le ultime ciocche di capelli.

Da quando io ed Harry avevamo condiviso quel gesto intimo, la settimana prima, lui era sempre stato di buon umore. Ero felice di vederlo così, e non di sentirlo urlare costantemente; era stato piuttosto calmo, raramente aveva perso il controllo.

Ero un po' nervosa al pensiero che lui si aspettasse altri situazioni simili a quella della volta precedente, ma ero felice che non avesse ancora tirato fuori l'argomento o fatto pressioni. Tuttavia, era evidente che stesse iniziando a diventare irrequieto e i ragazzi avevano solamente peggiorato la situazione.

Quella sera, sembrava davvero nervoso. Anche se era stato giocoso, sembrava su di giri. Ero comunque grata di uscire e di mangiare in un ristorante, almeno non avrei dovuto cucinare come facevo sempre.

Dopo aver arricciato l'ultima ciocca di capelli, spensi la piastra e tornai nella mia camera. Ero felice di vedere che Harry non fosse lì, steso sul letto o a sbirciare tra la mia biancheria, il che significava che si stesse probabilmente vestendo.

Indossai il vestito bordeaux, che avevo precedentemente posato sul letto, e allungai leggermente le maniche per coprire le mie mani fredde. Seduta sul letto, afferrai gli stivaletti neri che Sophia mi aveva prestato; quando li avevo visti per la prima volta, ero rimasta terrorizzata al pensiero di dover indossare dei tacchi, nonostante non fossero eccessivamente alti.

Dopo averli indossati, mi alzai e mi guardai allo specchio. Le poche ciocche di capelli che penzolavano davanti al mio viso furono subito nascoste dietro l'orecchio; afferrai la borsetta dal letto e mi diressi verso la stanza di Harry.

Excessive (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora