CAPITOLO 4

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Il silenzio del bosco mi aiuta a distendere i nervi e dopo una giornata come questa ne ho un disperato bisogno.
Osservo tramontare il sole dalla cima dell'albero su cui mi sono arrampicata e penso che questa pace mi mancherà se prendessi la decisione di cambiare fazione.
Solo ieri ero convinta che ci sarebbe stata solo una opzione per me: Pacifica, mentre oggi sono diventate cinque.
Cerco di analizzare di nuovo gli scenari del mio test per capire quale fazione sembra predominare sulle altre ma, quella che Johanna chiama voce interiore, continua a intromettersi sussurrandomi: Intrepidi.
Cerco di ignorarla e pensare alla mia vita all'interno delle singole fazioni.

      Eruditi. Sono di natura curiosa e mi piace imparare cose nuove, ma per farlo passerei le mie giornate in biblioteca o in laboratorio a studiare e fare test. Visualizzo il loro quartiere. Alti palazzi che sembrano enormi gabbie di vetro. Mi sentirei in trappola e il contatto con la natura, che io amo tanto, si ridurrebbe all'analisi di qualche campione o a una veloce passeggiata in qualche piccolo parco sopravvissuto al cemento.
La mia mente sarebbe allenata, mentre il mio corpo perderebbe le sue forme, sempre fermo su una sedia e il mio collo risentirebbe delle ore passate a sostenere il capo, chino su libri o macchinari. Nel giro di qualche anno mi trasformerei in una larva con gli occhiali. Non è questa la vita che voglio fare, ho bisogno di muovermi e di scaricare tutta l'energia che sento scalpitare dentro di me e poi odio il loro atteggiamento di superiorità e la totale mancanza di umiltà. Non sarò mai un lasso.

      Candidi. Loro perseguono ordine, onestà e giustizia. Sono valori che condivido, soprattutto l'ultimo, ma a differenza di loro, io non sono capace di dire sempre la verità. Sono profondamente convinta che, a volte, sia necessario mentire perché la verità potrebbe creare più problemi delle bugie.
Le persone commettono errori, a volte sono gravi, mentre altre volte sono cose di poco conto, ma che se non venissero tenute nascoste potrebbero rovinare la vita, non solo della persona che ha sbagliato, ma anche di chi le sta vicino.
No, ci sono troppe sfumature tra il bianco e il nero e io non riesco a ignorarle come fanno i Candidi. Non riuscirei a dire sempre la verità, sopratutto dopo il test di oggi. Ho un importante segreto da mantenere.
Un'amica di famiglia ha sposato un trasfazione che veniva dai Candidi e mi ha detto che, durante l'iniziazione, viene fatto un test con un siero che lei ha chiamato siero della verità e che impedisce di mentire. Se mi domandassero il risultato del test o di rivelare un segreto, tutti saprebbero che sono una Divergente e per me sarebbe finita.
Se voglio vivere devo escludere i Candidi dalla mia scelta.

      Abneganti. Una vita per gli altri. Mi rende felice aiutare gli altri e non ha importanza a quale fazione appartengono, se qualcuno è in difficoltà non riesco a voltargli le spalle, qualcosa dentro di me mi spinge a fare qualcosa per loro.
A volte basta così poco per aiutare una persona e mi domando perché molti non se ne rendano conto. Un sorriso, un gesto gentile, una piccolissima rinuncia e all'interno della recinzione le cose andrebbero meglio, e non solo per i membri delle fazioni, anche per gli Esclusi. Loro non hanno nulla, ma se ognuno di noi si privasse di una piccolissima parte di ciò che ha per darla a loro, la vita degli Esclusi sarebbe migliore. Non è una grande privazione, molto spesso abbiamo più di quando è veramente necessario.
Riuscirei a dedicarmi totalmente agli altri e a vivere con le loro rigide regole? Sarà dura, ma con un piccolo sforzo potrei farcela. È questo ciò che voglio veramente?

      Intrepidi. Coraggiosi, arditi e liberi. Paradossalmente hanno molte cose in comune con gli Abneganti. Dicono di credere negli atti di coraggio ordinario, il coraggio che spinge una persona ad ergersi in difesa di un'altra. Esiste forma di altruismo più grande di rischiare la propria vita per salvare quella di uno sconosciuto? No, non credo.
Il primo scenario del test poneva la scelta tra gli Intrepidi e i Pacifici e in effetti sono due opposti. Verrebbe da chiedersi come fanno a coesistere dentro di me. Non lo so. Forse non sono una Pacifica al cento per cento, in fondo ho passato parecchio tempo sotto l'effetto di grosse dosi del siero della pace. Sono sempre stata una persona un po' problematica, non violenta, solo più agitata delle altre e non sono mai riuscita ad essere felice come i miei compagni di fazione. Magari il mio carattere difficile è legato alla mia divergenza.
Negli Intrepidi imparerei a combattere e a usare le armi, questo mi sarebbe utile nel caso qualcuno scoprisse cosa sono. Saper combattere e sviluppare una buona forza e agilità mi darebbe qualche possibilità di fuggire e di sopravvivere nascosta ai margini della società. Mi darebbe anche la possibilità di proteggere i Divergenti, non so ancora in che modo ma spero di scoprirlo.
Una cosa è certa, sono molto più brava di loro ad arrampicarmi.

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