30°Capitolo
Da quando avevo conosciuto loro, non ci pensavo molto alla mia infanzia. Ma in quel momento, avrei voluto solamente morire. Quello che mi sarebbe dovuto spettare quel giorno.
Pensavo che, a quelle parole, Aidan mi avrebbe incominciato a urlare contro robe del tipo: deficiente, che ti salta in mente, sei solo una stupida, ecc... Ma non lo fece, anzi, mi prese il mento e mi alzò il viso. Si avvicinò piano e mi diede un leggero bacio sulla fronte.
Una scarica elettrica partì dalla fronte, proprio nel punto dove mi aveva dato il bacio, e si propagò per tutto il corpo. Era delicato e dolce, tutti i miei pensieri che in quel momento mi tormentavano scomparvero all'improvviso e un senso di tranquillità mi avvolse.
-Non potrei mai ucciderti, non te lo meriteresti –sussurrò avvolgendomi in un abbraccio.
Sentivo il suo profumo, era buonissimo.
-Ho ucciso centinaia di persone, come potrei mai non meritarmi la morte? –chiesi.
Lo sentii trattenere il fiato per qualche secondo, poi sospirò lentamente e mi allontanò da lui per guardarlo negli occhi. Non volevo pensare al colore di quegli occhi, così cambiai soggetto. Per me i suoi occhi erano stupendi, ma in quel momento mi facevano ricordare solo quei momenti.
-Sì, hai ucciso centinaia di persone, ma non lo hai fatto apposta, no? -
No, non lo avevo fatto apposta, ma avevo comunque tolto la vita a delle persone. Assassina ero e assassina sono rimasta. Non cambiava niente.
-Quando piangi i tuoi occhi diventano verdi acqua –sussurrò. Sussultai e lo guardai di colpo negli occhi. Non ne vidi il colore perché non li guardai direttamente ma più a fondo. Quasi riuscii a vedere la sua anima.
-No, non l'ho fatto apposta –sussurrai.
-Allora il discorso è finito qua –disse semplicemente, accennando un sorriso. Non era un tipo che rideva molto, ma quando lo faceva, potevi dire di aver visto una delle meraviglie del mondo.
La sveglia suonò all'improvviso, facendo prendere un colpo sia a me che a lui. La guardammo terrorizzati, come se quell'oggetto ci volesse uccidere da un momento all'altro.
-È ora di andare, vieni? –mi chiese alzandosi dal letto di malavoglia.
-Sì, ora vengo –risposi sovrappensiero.Arrivammo davanti a scuola con ben dieci minuti di anticipo. Un nuovo record. Di solito tutti e due non facevamo caso neanche a chi ci stesse intorno visto il costante ritardo, ma quel giorno notammo una cosa in particolare.
Tutti ci fissavano.
Alcuni parlavano sotto voce, alcune facevano degli urletti alla vista del più figo della scuola, altri lo squadravano e guardavano me con sguardi maliziosi.
Io spaventata diedi una gomitata ad Aidan e lui, senza staccare gli occhi davanti a sé, si avvicinò a me.
-Lasciali perdere –rispose annoiato.
Non mi davano tanto fastidio perché non mi interessavano i loro discorsi, ma era abbastanza inquietante.
Vedemmo poco lontani da noi, immersi tra la folla, Jack, Jenny e
-Light! –esultai correndo verso di lui.
-Buongiorno principessa- disse sorridendo. Quel sorriso avrebbe potuto illuminare tutto il cielo. Ricambiai il sorriso e gli mandai un bacio volante.
-Buongiorno principe –risposi contenta.
Intanto Aidan raggiunse Jenny e Jack che erano poco più in là da noi due. Sentii uno sbuffo da parte del corvino e un commento da parte del mago di ghiaccio.
-Pronta per la lezione di oggi? – mi chiese Light tutto pimpante.
Era vero che avremmo avuto la lezione pratica di magia.
Scossi la testa impaurita, e avevo ragione a farlo! L'ultima vola che ero entrata in quell' "aula" ne ero uscita piena di ferite insieme ad Aidan. Perché doveva sempre c'entrare pure lui in ogni cosa che facevo.
-Dai andrai benissimo –disse.
-Beh, a noi non saluti? –si intromise Jenny, facendo la finta offesa.
-No, non vi saluto, problemi? –chiesi ridacchiando leggermente. La maga dell'acqua fece una faccia a dir poco offesa e io subito ridendo incominciai a giustificarmi. La campanella riuscì a salvarmi dalle domande che mi avrebbe fatto di sicuro la ragazza e ci precipitammo tutti davanti a quella botola che portava al campo sotterraneo di combattimento e scendemmo. Una volta arrivati al campo, ci dirigemmo agli spogliatoi e ci cambiammo.
Stranamente adoravo quella divisa. Era perfetta per combattere ed era alla moda. Quella maglietta rossa risaltava il mio potere, cosa che non facevano i miei capelli, e quei pantaloni neri con la catena erano molto sportivi.
Mi feci una coda alta e uscii dallo spogliatoio, mettendomi seduta con gli altri.
-Bene ragazzi, oggi faremo alcuni combattimenti a squadre da due- disse il prof. Incominciando a camminare avanti e indietro. Incominciò a dire tutte le squadre, naturalmente mise me ed Aidan insieme e Jack e Jenny pure.
Dopo averle formate incominciò a dire i combattimenti. Noi fummo i secondi, contro Jenny e Jack.
Me lo aspettavo, il prof aveva un debole per i nostri poteri e voleva vedere me ed Aidan sudare per fare squadra e sconfiggere dei Kalaris di ghiaccio e di acqua. Fuoco contro acqua non era proprio il massimo.
Assistemmo alla prima battaglia. Se non mi sbaglio erano Violet, maga dei veleni e Logan, mago del fulmine contro David, mago dell'aria e Charla, maga delle esplosioni. Squadre abbastanza discutibili ma vabbè.
Fu abbastanza veloce, Violet e Logan si rivelarono un pessimo duo, mentre David e Charla erano perfetti e riuscirono a sconfiggerli in pochissimo tempo. Andavano molto d'accordo quei due. Il problema di me ed Aidan non era la forza o il potere, in quel campo eravamo perfetti, il problema era il gioco di squadra. Avremmo di sicuro litigato per qualche cavolata mentre Jack e Jenny ci avrebbero attaccato durante queste nostre litigate. Eravamo fregati&bvl*
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║La Principessa Intoccabile║
Fantasy[CARTACEO] La principessa intoccabile , così l'aveva soprannominata. Colei che nessuno poteva toccare, colei che avrebbe potuto uccidere ad ogni singolo tocco; eppure... lui ci riusciva. Egli la sfiorava, la accarezzava, la stringeva a sè e lei... l...