Speciale: Estate parte 1

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Speciale: Estate.

(Piccola precisazione: Ci troviamo dopo il ritorno di Julie e Aidan e sempre prima della loro litigata)

POV JULIE

-Che caldo! – mi lamentai per l'ennesima volta mentre ricevevo un calcio da sotto il banco da parte di Aidan. Era, finalmente, l'ultimo giorno di scuola per i seguenti 2 mesi e, quel giorno stesso, saremmo andati al mare io, lui, Jennifer, Jack e Light per qualche giorno. Pur essendo il fuoco il mio elemento principale, il caldo di quel periodo era veramente insopportabile pure per me e Aidan. Anche se lui lo nascondeva abbastanza abilmente si vedeva che soffriva quanto soffrivo io ed eravamo obbligati a tenere un certo livello di vestiario adatto alla struttura scolastica.
-Se la smetti di lamentarti forse evito di pensarci- sbottò il ragazzo dopo avermi lanciato un'occhiata truce. Jenny e Jack non sembravano minimamente infastiditi dal caldo, anzi, loro si rinfrescavano benissimo con i loro elementi e Light invece, era abbastanza indifferente.
Li invidiavo, e anche tanto. In teoria, avendo come potere il fuoco, non avrei dovuto sentire gli effetti del calore del sole, ma evidentemente la fisica terrestre e quella magica non erano a dalla mia parte e favorivano quelli dei ghiacci e delle acque.
-Se vuoi dopo ti posso rinfrescare un po'...- disse Jenny girandosi appena cercando di non farsi beccare dalla professoressa. Io scossi la testa e le feci segno di girarsi quando l'insegnante si girò verso la nostra parte. Se lei avesse usato il suo potere su di me, mi avrebbe provocato di sicuro delle gravissimi lesioni come era successo tempo prima e non ero così disperata da farmi trucidare la pelle.
-Ti rinfresco io se vuoi, My lady- mi sussurrò Light all'orecchio mentre si stava dirigendo verso il cestino per buttare qualcosa. Lo guardai e scossi la testa. Era la prima volta che mi chiamava in quel modo, speravo tanto che non fosse l'inizio della storia di un nomignolo, li odiavo e già avevo tollerato ai tempi Lily. Rabbrividii e Aidan, notando la faccia divertita del mago della luce, gli lanciò un'occhiataccia. Continuava ad essere iperprotettivo, faceva la figura del fratello maggiore con la sorellina minore ma, nonostante ci tenesse a me, doveva smettere di comportarsi in quel modo. Ero in grado di difendermi da sola, non avevo più bisogno della guardia del corpo, non ero più la ragazza di un anno prima.
Staccai lo sguardo dal biondo e lo passai al corvino, che ancora era occupato a fissare il ragazzo. Non aveva reagito per niente bene quando, quella mattina, gli avevo detto che ci sarebbe stato pure Light. Aveva incominciato a darmi contro, iniziando una litigata che, a quanto pareva, non si era ancora conclusa.
Sospirai proprio nel momento in cui la campana suonò e tutti gli studenti incominciarono a dirigersi verso l'uscita. Era finita, finalmente, non ne potevo veramente più.
Mi alzai e raggiunsi, insieme ad Aidan, i nostri amici e incominciammo a scendere le scale parlando del più e del meno.
-Quindi alla fine ci viene a prendere Julius?- chiese Jack affiancandosi a me.
Io annuii e, una volta fuori, notammo subito l'enorme limousine che aveva riesumato Julius dal castello. Non ci salivo da un po', ma sapevo che quella era la limousine più grande che avevamo. Riusciva a contenere quasi 12 persone. Non capivo perché avesse preso proprio quella, visto che eravamo in cinque, ma non mi feci molte domande e salimmo direttamente dopo averlo salutato.
Le borse da mare e le valigie erano pronte nei sedili rimasti e noi, finalmente, eravamo al fresco. La limousine aveva la fortuna di avere un'aria condizionata che ghiacciava ogni centimetro di essa e scattò un brivido quando chiusi la portiera.
Mi sedetti nel mezzo di Jenny e Light, lasciando Aidan e Jack uno di fianco all'altra. Ero convinta che Jennifer si sarebbe messa vicino al mago del ghiaccio, ma quando si sedette di fianco a me ne rimasi sorpresa. Aidan invece era stato spinto appositamente dal mago della luce, che aveva subito preso posto vicino a me.
Per fortuna, il mare non era molto lontano e non ci mettemmo molto ad arrivare.
Una volta scesi, un'enorme distesa di sabbia si presentò davanti a noi e a me e Jennifer si illuminarono gli occhi non appena la vedemmo. Ci lanciammo uno sguardo di intesa e ci catapultammo dello spazio di sabbia più vicino all'acqua. Non avevamo indosso i costumi, al contrario dei ragazzi e, visto che non c'erano camerini o bagni pubblici, ci arrangiammo con la famosa tecnica dell'asciugamano. Prima lo tenni io a Jennifer, poi lo tenne lei a me.
Il suo costume era a sfondo bianco, con sopra delle sottospecie di spruzzi di colore blu con tutte le sue gradazioni. Il mio, invece era nero con i contorni rossi e, sulla parte destra del reggiseno c'era un cuore con le corna e la coda del diavolo.
Mi girai verso i ragazzi che si erano già sistemati e non potei fare altro che notare che il costume di Aidan ed il mio erano praticamente uguali. Il suo gli arrivava poco sopra il ginocchio ed era a sfondo nero con un fulmine che gli partiva dal bordo della gamba sinistra.
Jack invece aveva un costume con i bordi blu scuro e sfondo azzurro cielo con le tasche rifinite in bianco e Light aveva un costume giallo fluo con un disegno strano nero dietro e i bordi delle tasche neri.
Mi avvicinai a loro, mentre Aidan mi analizzava pensando, molto probabilmente, quello che avevo pensato io non appena lo avevo visto. Non era colpa mia, adoravo alla follia i costumi neri e trovarne uno nero e rosso era stata un'autentica fortuna.
-Non so voi, ma io mi butto- disse Jenny liberandosi della borsa per poi buttarsi senza pensarci due minuti. Sin da quando era piccola le era sempre piaciuta l'acqua e quando si rivelò il suo elemento nessuno si sorprese molto. Io, invece, ero un pochino più avversa. Non mi piaceva molto nuotare, mi piaceva rimanere con la testa sopra l'acqua e odiavo andare sotto con la testa. Mi sembrava ogni volta di annegare.
Indecisa sul da farsi, presi dalla borsa il mio telone e lo stesi sulla sabbia per poi sedermici sopra.
Jack e Light, nel frattempo, avevano già raggiunto Jennifer in acqua e stavano cercando di farle lo sgambetto per farla cadere. La tenevano ferma da entrambe le braccia e le davano dei colpi dietro le caviglie per poi spingerla sott'acqua.
Un brivido percorse la schiena, se lo avessero fatto a me, probabilmente sarebbero stati bruciati istantaneamente dalle mie fiamme. Quando avevo paura facevo persino fatica a controllarle. Non sapevo se quello valesse pure dopo un intero anno di addestramento, ma non volevo assolutamente rischiare.
Sentii un movimento dietro di me ma non mi girai, sapevo già chi fosse ancora prima che si avvicinasse a me. Si sedette dietro di me, senza dire niente e gli lanciai una veloce occhiata per controllare cosa stesse facendo esattamente dietro di me.
Stava giocherellando con la sabbia, con lo sguardo perso nel vuoto. Era serio e sembrava assorto nei suoi pensieri.
-Ancora arrabbiato?- chiesi guardandolo di sottecchi. Lui scosse leggermente la testa senza distogliere lo sguardo dalla sabbia.
-Perché dovrei?- disse come se fosse ancora offeso –Tanto quello lì non ti sta fissando come se volesse spogliarti.-
Sussultai e mi girai velocemente verso il ragazzo in questione. Distolse lo sguardo appena incrociai i suoi occhi e tornò a giocherellare con Jack.
Ritornai a guardare Aidan e lo beccai a fissarmi la schiena. Incatenò lo sguardo al mio e io al suo.
-Perché ti interessa?- chiesi.
Lui rimase zitto per qualche secondo poi fece le spallucce e tornò a guardare da un'altra parte.
-Mi dà fastidio che uno sudicio come lui possa guardarti 24h su 24 gli attributi-
Roteai gli occhi e sbuffai girandomi nuovamente dall'altra parte. Light non mi guardava...quello. Almeno speravo.
-Sei solo geloso...-borbottai tra me e me. Sentii all'improvviso una mano circondarmi il polso e tirarmi indietro. Aidan mi tirò verso di lui e mi ritrovai all'improvviso a pochi centimetri dal suo viso.
-Si, lo ammetto, sono geloso. E allora? –disse fulminandomi con lo sguardo. Un brivido percorse la mia schiena e spalancai gli occhi a quella sua "confessione". Non avrei mai immaginato che lui avesse il coraggio di dirmi questo in faccia, ma lo aveva appena fatto con una naturalezza incredibile.
Distolsi lo sguardo e mi liberai dalla sua presa. Mi alzai e mi diressi verso i ragazzi. Erano in acqua, sì, ma in quel momento la preferivo che nello stare con Aidan sul telone.
-Ju-li-eee- sentii dire dietro di me poco prima che qualcuno mi prendesse in braccio di colpo e incominciasse a correre verso l'acqua più profonda.
Riuscii in quei pochi secondi a riconoscere un ciuffo biondo e una risata malefica per poi ritrovarmi con la testa sott'acqua.
Il mio corpo s'immobilizzò e, guardandomi attorno, riuscii solo a distinguere delle rocce poco più sotto di me e solamente acqua intorno a me.
Istintivamente, provai a respirare ma riuscii ad ingoiare solo acqua e incominciai a tossire non riuscendo a trovare alcuna traccia d'ossigeno.
I polmoni incominciarono a bruciare e io non riuscivo in nessun modo a muovere nessun muscolo. Non potevo io, che mi ero allenata per un anno intero, farmi sconfiggere da della banalissima acqua, nonostante fosse l'elemento opposto al mio. Eppure...non riuscivo veramente a muovere neanche un dito. La paura mi immobilizzava, non ero forte come Aidan. Lui la paura lo rendeva ancora più forte di quello che era.
Sorrisi leggermente e chiusi gli occhi. Era inutile lottare contro qualcosa che non potevo battere.
Quando riaprii gli occhi, li aprii di scatto e scattai seduta incominciando a tossire e ad espellere tutta l'acqua che mi era finita nei polmoni. Attorno a me, sentivo delle urla di due voci maschili mentre delle altre voci, che riconobbi come quelle di Jennifer e Jack, mi chiamavano preoccupati dandomi pacche sulla schiena per aiutarmi a non far rimanere neanche una goccia nei miei polmoni.
Inizialmente, non riuscivo a capire cosa stessero dicendo i due ragazzi che stavano urlando poiché sentivo ovattato e la testa girava talmente tanto veloce che dovetti tenermela per cercare di fermarla in qualche modo. Aprii gli occhi, ma li richiusi subito non appena vidi 4 Jack insieme.
-Aidan! – lo chiamò Jennifer. Le urla cessarono e solo in quel momento capii che era solo lui che stava urlando. Sentii dei passi e poi una mano sulla schiena, poi sotto le gambe e la mia testa appoggiarsi su qualcosa di morbido e allo stesso tempo duro.
Aprii gli occhi e vidi, sebbene non in modo nitido, gli occhi rossi del ragazzo puntati sul mio viso.
-Ai...dan- dissi per poi ricominciare a tossire. Sembrava che i miei polmoni stessero andando a fuoco, lo stesso per la mia gola.
-Shh... ti porto in camera- disse.
Mi appoggiai nuovamente tra il suo petto e il suo braccio e chiusi gli occhi.

Angolo Autrice

Buongiornissimo! Da quanto!
Ok, ammetto che mi mancava molto scrivere di loro, mi mancava la mia ship preferita e, visto che è estate, non ho potuto resistere alla tentazione.
Lo so, è scontato...nel senso che i personaggi vanno al mare ecc...ma veramente, volevo inserirli in un contesto di ragazzi normali visto che hanno sempre avuto problemi ovunque.
Ci sarà un altro capitolo o due, è uno special che ho voluto fare in mancanza dei ragazzi. Spero che vi sia piaciuto nonostante l'idea non sia una delle più creative...
Allora ci vediamo al prossimo!

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