Piccolo speciale di San Valentino. Siamo poco dopo il ritorno di Julie e Aidan e prima della loro litigata. Spero vi piaccia!
POV AIDAN
-San Valen che?- chiesi scocciato a Jack che non faceva altro che disperarsi per regalare qualcosa a Jennifer. Quel giorno non si era presentata a scuola perché non si era sentita molto bene e aveva preferito rimanere a letto, lasciando la sua migliore amica "da sola"
-Non dirmi che non sai che cosa è, te ne ho parlato per 12 anni! – disse alzandosi leggermente dal banco davanti a me. La mia testa era appoggiata al palmo della mia mano e muovevo solamente gli occhi per stargli dietro. Julie era completamente sdraiata sul banco di fianco a me che se la dormiva beatamente aspettando l'arrivo del prof. Non capivo come potessero mandare ancora gli studenti a scuola dopo tutto quello che era successo.
Di sicuro avevo preferito stare un anno intero via con Gale a stare in classe. L'unica cosa positiva era che c'erano i miei amici e mi divertivo molto di più.
Scossi leggermente la testa e pure Light mi squadrò. Non mi erano mai interessate quelle sciocchezze e non ascoltavo mai Jack quando parlava di queste cose.
-Non ti ho mai ascoltato- commentai sospirando leggermente. Light ridacchiò leggermente mentre alla ragazza che fino a pochi minuti prima pensavo appisolata scappò una risatina.
Le diedi un crucco in testa e lei si coprì il punto colpito con una mano e prendendomi il polso con l'altra per farmi stare fermo. –Che stronzo...- commentò cercando di trattenere le risate con scarso successo.
-Ha ragione, almeno io so cosa è San Valentino – commentò tutto saputello Light rivolgendo una occhiata maliziosa a Julie. Mugugnai qualcosa di incomprensibile e sbuffai infastidito dal suo comportamento nei confronti della ragazza. Il bello era che lei ci stava pure.
-Devo sempre spiegarti tutto...ignorante-commentò l'albina sistemandosi sulla sedia girandosi verso di me con il braccio destro appoggiato al banco. Non ribattei per quell'aggettivo ma mi limitai ad ascoltare le sue spiegazioni visto che per tutti era diventato così importante all'improvviso. Una volta Jack ne parlava per due ore poi la discussione era finita lì, ma era già da qualche giorno che andava avanti con questo suo dubbio esistenziale e non ne capivo poi tanto l'importanza.
-Praticamente San Valentino, che è domani- disse facendo un segno di parentesi quando disse il giorno – è una festa dove si regala qualcosa o si dichiara il proprio amore alla persona che ti piace- disse. La rimasi a guardare per qualche momento stranito poi continuò –ma...si può fare anche tra amici. Mi ricordo che tempo fa Jennifer mi aveva mandato un semplice biglietto di auguri- disse guardando in un angolo come per ricordarsi qualcosa. Tramutai il mio sguardo da stranito a storto.
-Continuo a non capire tutta questa "importanza" –dissi mimando le virgolette con le dita delle mani per poi rimettermi nella mia posizione originale.
-Le ragazze adorano questi regali...comunque Jack, ti è venuto in mente qualche regalo per Jenny? – chiese Julie guardando prima verso di me poi verso Jack che era preoccupato a strapparsi i suoi capelli corvini per il nervoso.
-NO! E tu dovrai aiutarmi – sbottò all'improvviso puntando un dito verso la ragazza che gli aveva appena rivolto la domanda. Lei lo guardò sorpresa per poi alzare le spalle.
Sbuffai e non smisi di guardare fuori dalla finestra per tutto il resto della giornata. Alcune volte Julie mi chiamava ma emettevo solo dei mugolii incomprensibili e lei ogni volta mi dava una gomitata per cercare di farmi parlare, senza successo.
-Io vado- disse Light all'improvviso attraversando la strada.
-Dove vai?- gli chiese la ragazza di fianco a me. Pur essendo passato un anno, non era aumentata molto in altezza e la vedevo sempre più piccola ai miei occhi. Mi arrivava appena sotto la spalla.
-In giro, ci vediamo domani- disse alzando una mano per salutare. Mossi la testa per salutarlo e, dopo poca strada, se ne andò pure Jack, lasciando me e Julie da soli.
Non era una bellissima giornata, c'era nuvolo e il sole filtrava poco e niente attraverso quella fitta cappa di nuvole. Stava persino incominciando a salire la nebbia.
-Che tempo di merda- commentai guardando per aria, facendo rivolgere anche a lei lo sguardo verso il cielo. Passai la vista dal cielo ai suoi occhi e vidi un velo di tristezza schizzare per poi scomparire sotto i capelli che le caddero proprio in fronte. Il laccio che univa tutti i suoi capelli si era spezzato e si era impigliato in mezzo ai suoi boccoli.
La vidi contorcersi per prenderlo e tirarlo fuori con scarsi successi.
Sorrisi per quella scena buffa e, passando una mano tra la sua capigliatura e tirai fuori il laccio nero come i miei capelli dalla morsa.
-Grazie –disse semplicemente rivolgendomi un leggero sorriso. Era diventata improvvisamente silenziosa e aveva cambiato umore. La guardai a lungo, tanto che lei mi chiese pure cosa avessi ma non capivo cosa potesse avere lei.
-Ti senti bene?- chiesi aprendole il portone di casa sua facendola entrare. Lei si fermò di colpo facendomi frenare pure a me per evitare di andarle addosso.
-Sì...non ho niente- disse dopo qualche attimo di silenzio. No, non stava bene e si vedeva lontano un miglio. La sua aura sprigionava tutto tranne che felicità e questa cosa mi stava incominciando a preoccupare.
Salimmo le scale nel più completo silenzio e, quando sarei dovuto entrare in camera sua, lei si bloccò e si appoggiò alla porta.
-Devo fare delle cose...non ti dispiace se rimango da sola...vero?- disse facendo un falso sorriso. La guardai male per poi girarmi e andare in camera mia.
Anche se l'avessi bloccata al muro imponendole di dirmi che avesse non me lo avrebbe detto in ogni caso.
Mi buttai letteralmente sul letto, incominciando a fissare il soffitto. Incominciai a pensare a cosa potesse esserle capitato da farle cambiare l'umore così all'improvviso poi mi venne in mente l'argomento che avevo trattato con Jack.
Guardai alla mia sinistra, verso il comodino e vidi un braccialetto che avevo trovato spezzato in camera sua chiuso in un cassetto.
Sorrisi e presi il cellulare per chiamare.
-Ehy- disse dall'altra parte della cornetta.
-Jack, parlami un po' di San Valentino-*
Era stata depressa per tutta la giornata a scuola. Non voleva neanche guardarmi e ogni volta che la chiamavo era persa nei suoi pensieri e mi rispondeva a versi senza senso. Il regalo di Jack era andato a buon fine, Jennifer aveva adorato con tutta sé stessa la collana mentre a Julie era stata regalata un mazzo di fiori da Light. Aveva sorriso e gli aveva stampato un bacio sulla guancia ringraziandolo, ma poco dopo era ritornata alla sua depressione. E dire che per qualche minuto ci avevo creduto...
Quando arrivammo davanti a camera sua ci dividemmo e potei fare quello che dovevo fare.
Per fortuna lei era di cattivo umore e non venne a cercarmi per tutto il giorno.
Soddisfatto del mio operato, uscii dalla camera nascondendo dietro la mia schiena due cose e bussai alla porta della diretta interessata.
-Non mi va di parlare Aidan, dopo...-sentii dire dietro la porta.
Rigirai gli occhi e sbuffai spazientito.
-O la apri te o la butto giù io, fai te- dissi semplicemente. Sentii sbloccarsi la serratura e comparire dietro la porta Julie con uno sguardo spento.
-L'hai già buttata giù tre volte questa settimana, non mi va di ripararla- disse guardandomi negli occhi.
Presi la prima sorpresa e gliela porsi. Lei sussultò leggermente e guardò la foto che le avevo dato. Raffigurava io e lei insieme a tutti gli altri. Sorrise dolcemente davanti a quella foto.
-Grazie...è bellissima-disse ancora con l'umore a terra. Stette per richiudere la porta ma la bloccai con la mano, facendole prendere un colpo.
-Tieni- dissi porgendole una scatolina con un fiocco rosso come i miei occhi – Buon San Valentino-
La vidi accendersi all'improvviso e prese il pacchetto con gli occhi spalancati leggermente. La aprii lentamente e, quando vide il contenuto, per poco non le cadde dalle mani.
-Il braccialetto di Luna...-sussurrò leggermente fissandolo e rigirandolo tra le mani come se fosse un oggetto sconosciuto all'intera umanità.
-L'ho riparato...l'avevo trovato tempo fa spezzato in un angolo e ho pensato che ti avrebbe fatto piace- mi bloccai quando mi saltò al collo stringendomi a se neanche fosse un panda. Subito rimasi rigido per la sorpresa, poi quando sentii il calore del suo corpo mi sciolsi e circondai i suoi fianchi con le mie braccia.
-Grazie...grazie mille Aidan-disse con la voce leggermente spezzata.
-Non dirmi che stai piangendo...-chiesi allarmato allontanandomi leggermente per controllare.
Vidi delle lacrime solcare il suo volto e mi prese il panico paura.
-No no no , ora perché piangi...ma daii!- mi lamentai nel panico più assoluto. Non sapevo mai come comportarmi con qualcuno che piangeva.
-No...è che...nessuno mi aveva mai fatto un regalo a San Valentino e...ecco...mi sono emozionata-disse strofinandosi gli occhi per togliere le lacrime.
-E Light?-
-E' un caso a parte- commentò guardando da un'altra parte gonfiando le guance imbronciata.
Sorrisi e presi il braccialetto dalle sue mani per poi allacciarglielo al polso. In tutto questo mi guardò con gli occhi lucidi.
Sarà stato anche il mio primo regalo di San Valentino, ma non avrei potuto desiderare reazione migliore.
STAI LEGGENDO
║La Principessa Intoccabile║
Fantasy[CARTACEO] La principessa intoccabile , così l'aveva soprannominata. Colei che nessuno poteva toccare, colei che avrebbe potuto uccidere ad ogni singolo tocco; eppure... lui ci riusciva. Egli la sfiorava, la accarezzava, la stringeva a sè e lei... l...