45°Capitolo
POV JULIE
Mi era mancata la mia stanza e ancor di più i miei adorati libri. Il morbido materasso rilassava la mia schiena che da un anno sdraiava sempre su uno duro come il legno e il morbido cuscino faceva sprofondare le mie scapole al suo interno.
Tra le mie mani un libro, letto almeno venti volte, rimanendo comunque il mio preferito. Mi faceva rilassare e la maggior parte delle volte mi faceva sorridere e tornare di buon umore.
Il profumo della stanza però era cambiato. Non c'era più il mio odore, ma nell'aria si aggirava l'odore acido dei liquidi per pulire mobili, vetri e quant'altro.
Sentii un leggero tremolio proveniente appena dopo i miei piedi. Riuscii a capire immediatamente di chi si trattasse senza distogliere lo sguardo dalle parole.
Sentii uno sbuffo mischiato ad un sospiro.
-Che c'è Aidan? –chiesi senza staccare gli occhi dal mio obbiettivo.
Lo vidi chiudere gli occhi e respirare profondamente, come se mi dovesse dare una brutta notizia.
Rimase in silenzio, sembrava avesse paura di dirmi qualcosa, quindi lo incitai a parlare. Ero veramente contenta di poter finalmente riparlare con lui, non sentirlo per un anno era stato veramente faticoso, mi era mancato tanto e, risentire il suo odore, la sua voce e poterlo vedere mi rendeva felice.
Non sentendo la risposta, decisi di sganciare gli occhi dal libro e lo vidi guardarmi attentamente.
Piegai leggermente la testa di lato e gli feci segno di spiegarmi quella sua espressione.
-Posso dormire con te? –chiese diretto.
Lo guardai per un secondo, rimanendo zitta, poi annuii leggermente. Non ero più abituata a queste sue uscite. Non dormivo con lui da un anno ed era strano sentire quella domanda. Dopo la mia risposta, lo vidi girarsi e gattonare vicino a me per poi appoggiarsi ad una pia spalla e guardare il libro.
Sentii le guance arrossarsi leggermente, non aveva mai fatto così, di solito si intrufolava abusivamente di notte oppure si sdraiava semplicemente di fianco a me.
Quella volta però si era appoggiato alla mia spalla e aveva incominciato a fissare il libro, come per leggere insieme a me.
Lo vidi e sentii sbadigliare più di una volta durante la mia sessione di lettura. Si stava facendo tardi, erano circa le undici di sera e io ero sdraiata da ore
Dopo qualche minuto, sentii gli occhi appesantirsi e decisi di terminare finalmente la mia sessione.
Chiusi il libro, Aidan alzò leggermente la testa per lasciarmi girare per posare il libro sul comodino e alzai le coperte per coprire me e lui.
I suoi occhi erano puntati su di me ad ogni mossa che facevo, non si volevano staccare e questa cosa era abbastanza inquietante.
Quando poggiai finalmente la testa sul mio amato cuscino, sentii la testa del ragazzo appoggiarsi sul mio petto.
Sorrisi leggermente e poggiai la mia sulla sua. Il profumo dei suoi capelli mi inebriava le narici, era fantastico.
Tutti i sui muscoli si rilassarono di colpo e il suo respiro diventò pesante improvvisamente. Si addormentava molto velocemente con me, sembrava che si sentisse al sicuro.
Un suo braccio mi circondò la vita e mi strinse a sé in modo possessivo. Gli posai un bacio in testa.
-Non vado da nessuna parte. –sussurrai per poi chiudere gli occhi e farmi cullare dalle braccia di Morfeo.-Ehy, Julie, Sveglia! –La voce di Adam si sentiva forte e chiara rimbombare nella stanza. Emisi qualche verso contrariato e mi girai dall'altra parte, trovandomi bloccata da qualcosa.
Senza aprire gli occhi, spostai la mano verso la mia pancia e sentii un braccio. Aprii leggermente le palpebre non capendo la situazione e mi ritrovai il petto di Aidan davanti.
Mi ero scordata il fatto che il giorno prima fossi tornata a casa e che Aidan fosse venuto a dormire con me.
Poi mi venne in mente chi mi avesse svegliato e mi girai di scatto verso la fonte della voce che avevo sentito prima. Appena mi girai incrociai gli occhi di Adam. Aveva le braccia conserte al petto e mi guardava in modo tra il malizioso e l'esasperato.
Non capivo perché mi guardasse in quel modo e non capivo il perché di lui nella mia stanza.
Scosse la testa contrariato e strabuzzai gli occhi, confusa dalla sua azione.
-Quindi appena torni a casa ti diverti. –disse.
Rimasi zitta per un momento, non capendo, poi mi venne il lampo di genio. Spostai lo sguardo da lui ad Aidan, che dormiva beatamente di fianco a me, tornando poi di nuovo a lui.
Mi sedetti di scatto, sciogliendo il braccio di Aidan dai miei fianchi che faceva a mo' di cintura di forza.
-Stai pensando male! Aidan è voluto venire a dormire con me ma non è successo nulla! –dissi. Sentivo le guance andare a fuoco e il ragazzo di fianco a me non accennava a riprendersi dal suo stato di coma.
-Ha ragione, Aidan mi ha detto tutto. –disse un'altra voce. Vidi un uomo entrare nella mia stanza. Aveva i capelli biondi e gli occhi marroni scuro. Doveva essere Gale, l'allenatore di Aidan.
Piuttosto, anche lui, che ci faceva in camera mia?
Mi girai verso Aidan e incominciai a scuoterlo malamente per svegliarlo. Non era giusto che solo io mi subissi quei malitesi. Dopo qualche scuotimento, mugugnò contrariato e mi bloccò a mano.
-Aidan svegliati! –dissi seccata.
-Ancora cinque minuti. –rispose mugugnando girandosi dall'altra parte assonnato.
Era diventato più pigro del solito e questa cosa non mi andava molto a genio.
-Non ti alzi con le buone? Allora ti alzo con le cattive. –dissi quasi sussurrando. Misi il piede sulla sua schiena e lo spinsi brutalmente giù dal letto. Purtroppo, non riuscendo a dosare bene la mia forza, lo spinsi talmente forte che finì contro il muro, abbastanza lontano dal letto.
-Ops. -
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║La Principessa Intoccabile║
Fantasy[CARTACEO] La principessa intoccabile , così l'aveva soprannominata. Colei che nessuno poteva toccare, colei che avrebbe potuto uccidere ad ogni singolo tocco; eppure... lui ci riusciva. Egli la sfiorava, la accarezzava, la stringeva a sè e lei... l...