Cara's pov
Osservo il fascio di luce pomeridiana che entra dalla finestra.
Milioni di particelle di pulviscolo fluttuano nell'aria, visibili eppure microscopiche. Ricordo che da piccola tentavo sempre di afferrarle e ogni volta rimanevo delusa nello schiudere il pugno e non trovarci nulla all'interno.
Sono una parte così infinitesimale dell'universo, così insignificante... Eppure la loro silenziosa e leggiadra danza mi incanta come se fosse qualcosa di mistico.
Chissà, forse è quella la fine che facciamo quando moriamo.
Magari la nostra anima non è altro che un granello di polvere fluttuante."Cara, sono tornata!" annuncia Kalipso spalancando la porta.
"Ciao..." dico pigramente, lasciando uscire il suono dalla bocca appena socchiusa.
"Stavi dormendo? Perché hai la voce di un bradipo appena uscito dal coma."
"Nah" rispondo. E dire che il mio tono è poco entusiasta sarebbe l'eufemismo dell'anno.
Kalipso non si lascia scoraggiare dalla mia accidia cronica e si avvicina al letto dicendo:"Allora, vogliamo iniziare con questo extreme make-over* ?"Ma che diavolo avevo in testa quando ho deciso di ristrutturare la mia camera?
Ok, andare all'ikea qui vicino per comprare gli arredi è stato divertente, ma l'idea di montarli e sistemare tutto non mi entusiasma affatto.
Dovrei iniziare con il tinteggiare le pareti.
Sul pavimento c'è tutto l'occorrente: la vernice, il pennello, il rullo e anche la scala.
L'unica cosa che manca è la mia voglia di muovere un solo muscolo."Forza, alzati pigrona!"
Per fortuna c'è Kalipso che è iperattiva e ha l'energia per entrambe.
Anche se condividiamo questa stanza, mi ha lasciato carta bianca. Non le importa molto dell'arredamento, però è felice di dare un tocco di colore.Prepariamo la stanza, spostiamo i mobili e mentre sto mescolando la vernice un suono squillante mi entra prepotentemente nelle orecchie.
Vado ad aprire e mi trovo davanti Alison, Ashley e Gwen."Pensavi che vi avremmo lasciato imbrattare la casa da sole?"
"Beh, pensavo che Kalipso da sola fosse più che sufficienti come impresa di demolizione" dico ridacchiando.
"I came in Like a wrecking ball..." Canta Kalipso facendoci scoppiare a ridere.
"Ti manca solo un martello da leccare" dice Ashley arricciando le labbra in un sorrisetto.
"Ma come vi siete vestite?" Esclamo fissando i loro vestiti eleganti.
Scuoto la testa e mi dirigo verso l'armadio, attualmente collocato in mezzo al corridoio. Prendo al volo degli abiti vecchi per le mie amiche.
Indossati questi, assumono un'aspetto a dir poco buffo: le maniche penzolano e i pantaloni strisciano sul pavimento. Mentre ridiamo fanno del loro meglio per arrotolare la stoffa in eccesso.Ci mettiamo a lavoro per sistemare questa anonima stanza.
È grigia, fredda e asettica. Non esprime nulla di me, a parte il disordine. Però le mie amiche mi stanno aiutando a darle un tocco di colore, di luce. A tirarne fuori qualcosa di bello. A buttare via il ciarpame che la opprime per far entrare aria, ossigeno.
Per un attimo mi chiedo se sto parlando della mia stanza o di me stessa."A cosa pensi, Cara?" mi chiede Gwen.
"Sto cercando di capire se sono sicura della mia scelta."
"Di cosa parli?" mi domanda Kalipso, un po' sorpresa.
"Ma del colore, no? Probabilmente mi pentirò di aver scelto l'azzurro carta da zucchero invece di quello acquamarina."
"Ma ti senti quando parli? Sembri una specie di designer con la puzza sotto il naso" esclama Ashley ridendo.
È stata davvero una scelta ardua e io sono una che odia decidere, ho sempre ripensamenti e quindi preferisco lasciare questo compito ad altri. Ma alla fine ho optato per questo azzurro pastello invece del verde menta perché mi ricorda di più il mare ed infonde un senso di tranquillità... Mi sembrava più adatto ad una camera da letto.
E poi mi attira anche per un altro motivo, che non so definire. Mi ricorda tremendamente qualcosa, ma mi sfugge.
Come quando vuoi ricordare un sogno e sai che è lì, riposto in qualche cassetto del subconscio ma proprio non ti viene in mente.
Ma poi, all'improvviso, senza alcun motivo, ti colpisce come un lampo e lo rimembri chiaramente.
"Aspetta, aspetta, ci sono arrivata!" esclamo.
"A cosa?" mi chiede Ashley.
"Ehm... Ecco... A come dipingere questa parete. La faremo a strisce verticali." Affermo indicando il muro che ho di fronte.Quell'azzurro... È lo stesso degli occhi di Ethan.
Dopo aver dipinto la parete dietro al letto e quella che ospita la finestra di un semplice bianco, ci dedichiamo alle righe, poi tinteggiamo quella rimasta di azzurro.
Questa attività di solito mi rilassa, ma oggi non sono di umore particolarmente buono.Ieri notte non riuscivo a prendere sonno, così ho provato a montare la libreria. Ero lì, seduta sul pavimento, con una torcia ad illuminare il libretto di istruzioni in una mano, pezzi di legno di cui non sapevo che farmene nell'altra e un pensiero fisso nella testa.
Perché non sei qui?
Perché non stiamo litigando per scegliere il colore della vernice?
Perché non stiamo montando questo maledetto mobile insieme?
Perché non mi stai abbracciando per farmi sentire amata?
Perché mi hai fatto questo?
Da sola, non facevo altro che sentirmi perduta.*
E così ho pianto in silenzio tutte le lacrime che devo trattenere ogni giorno.
Tutte le lacrime che si nascondono dietro alla mia maschera.
Tutte le lacrime che ignoro.
Ma che sono sempre lì, sul ciglio del dotto lacrimale.
E che spesso formano un laghetto, il quale minaccia di straripare appannandomi la vista.
E così ieri sera, sola con me stessa, ho deciso di abbattere la diga e farle scendere in silenzio.
Mi hanno solcato il viso, si sono fermate per un attimo sulla mascella, indecise se gettarsi nel vuoto, ma poi si sono schiantate inesorabilmente su quel libretto che tenevo ancora in mano.
Non sono capace neanche di montare un maledetto mobile, come dovrei riuscire a vivere senza istruzioni?Dicono che faccia bene sfogarsi, ma in realtà mi sentivo ancora peggio.
Ero lì a piangere come una stupida, come se avessi dovuto affrontare chissà quale disgrazia, come se compatirsi potesse cambiare le cose, come se quella fosse la soluzione...
Io non sono così. Non voglio. Ma ogni tanto tutto crolla, e vorrei tanto avere qualcosa a cui aggrapparmi senza sentirmi un peso morto.*1 Extreme Makeover: Home Edition è stato un programma televisivo statunitense in cui un team di esperti progettisti demolisce e ricostruisce la casa a una famiglia bisognosa
*2 -Non voltarti
-continua-Nota dell'autrice:
Sì, lo so, era abbastanza noioso come capitolo... Però dovevo far frignare un po' la mia Cara Cara :)
No, non mi scuso per il gioco di parole.
Beh, la seconda parte arriverà in fretta, sarà più leggera e divertente ma soprattutto verrà introdotto un personaggio nuovo... Eheh
Mi raccomando fatevi sentire lettori <3
Ah, abbiamo una sorpresa in serbo per voi! Non vi dico di cosa si tratta... Ma vi darà l'opportunità di "inquadrarci" e conoscerci meglio ;)
Vi lascio con un Bart versione tumblr che niente, ci sta bene con questo capitolo, dai.
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Chick-LitSecondo gli studiosi, se un'amicizia dura fino a sette anni molto probabilmente durerà per sempre. Per noi invece è bastato un anno per diventare inseparabili, per diventare il punto di riferimento l'una per l'altra. Ma questa storia non parla so...