Cara's pov
Mi dirigo con calma verso la sede, oggi non ho lezione alla prima ora a differenza delle mie amiche, quindi sono anche da sola.
Mentre cammino godendomi il tiepido sole sul viso, osservo la struttura minimale del college.
La luce mattutina si riflette sulla facciata di vetro, costringendomi a socchiudere gli occhi.
È un edificio moderno che contrasta con il verde in cui è immerso, producendo un piacevole effetto estetico.
Mi sto rilassando guardando la distesa di erba che si staglia a perdita d'occhio, intervallata solo da alcune strutture del campus, quando noto qualcuno appoggiato a un pilastro dell'atrio che cerca di richiamare la mia attenzione.
Metto una mano sulla fronte per proteggere gli occhi dal riflesso abbagliante e poterli aprire di più.
Mi pare di scorgere un volto familiare. Quando metto a fuoco l'immagine, non posso credere ai miei occhi."Dylan!" Grido iniziando a correre come una pazza.
Lui allarga le labbra in uno splendido sorriso e le braccia per accogliermi.
Gli corro incontro e sono tentata di saltargli in braccio, ma ho paura di farlo cadere per il mio peso. Sono magra, sì, ma sono alta pur sempre un metro e ottanta, quanto lui.
Mi rifugio sul suo petto muscoloso, stritolandolo in un abbraccio.
Dylan ricambia il mio abbraccio e io poso la testa sulla sua spalla.
Mi sento così bene tra le sue braccia, e il che è molto indicativo su quanto deve essermi mancato considerando che sono un tipo tutt'altro che espansivo.
Se mi sento perfettamente a mio agio con lui è perchè il nostro rapporto è davvero speciale.
Mi è stato vicino dopo la rottura con Andrew e ha sempre cercato di farmi stare meglio.Mi stacco da lui e la prima cosa che gli dico è:"Come stanno le tette?", accompagnando la frase con il solito gesto poti-poti, come se le palpassi. Pratica nuoto agonistico, quindi ha spalle ampie e pettorali grandi... In pratica delle tette.
All'inizio mi divertivo insieme ad Alison a farlo innervosire con questo gesto, ma ormai ci ha fatto l'abitudine."L'aria di New York gli ha fatto bene, adesso porto la terza, sono più grandi delle tue."
Gli dò un pizzicotto sul braccio e mi metto a ridere, lui mi abbraccia di nuovo e mi dà un bacio sulla fronte."Mi sei mancata, marshmallow" dice.
"Anche tu. Devi farmi vedere tutte le foto che hai scattato e le medaglie che hai vinto, caccola."
È stato via alcuni mesi a causa della preparazione per le gare di nuoto, ma adesso è tornato finalmente. Il gruppo non era più lo stesso senza di lui.
"Stavo giusto pensando che domani sera potremmo vedere un film tutti insieme a casa mia... Come ai vecchi tempi."
"Sarebbe splendido! Adesso però devo andare, ho lezione tra poco. Ci rivediamo a pranzo, vero?" Chiedo speranzosa.
"Certo" risponde con un sorriso dolce.
***
Esco dalla classe con il sorriso stampato sul volto, non vedo l'ora di passare del tempo con il mio migliore amico.
Scandaglio la folla brulicante di studenti per cercare lui e le mie amiche e li trovo vicino al cancello, stanno salutando Dylan.
Ma quando vedo Kalipso abbracciarlo affettuosamente una strana sensazione mi ribolle nello stomaco... Pensavo di avere io l'esclusiva sull'abbraccio.Prima di intraprendere la fatidica relazione con il fedelissimo Andrew, avevo una cotta per Dylan e una volta mi ero ingelosita parecchio perché si stava avvicinando a Kalipso... Ma la nostra amicizia ne ha passate tante, un ragazzo non sarebbe mai riuscito a separarci.
Adesso non provo nulla per lui se non un sincero affetto, ma ho reagito così all'abbraccio di Kalipso perché io sono una gelosa anche verso gli amici. Sì, sono egoista, lo so.Andiamo a pranzo tutti insieme e Dylan ci racconta delle sue avventure nella grande mela e dei risultati sportivi. Il solito vanitoso, penso sorridendo. Rimaniamo d'accordo di vederci tutti a casa sua domani sera, Dylan ha giá avvisato Gabriel ed altre vecchie conoscenze.
"Quale film vedremo?" Chiede Alison.
"Horror, naturalmente" Risponde Dylan facendomi l'occhiolino.
Io sorrido, ma subito Sharon protesta per la scelta."Tanto c'è il tuo Gabriel a proteggerti" Le dice Dylan.
Sharon fa un sorriso tirato e sbuffa, scatenando una discussione con le altre, che tentano disperatamente di convincerla.
Intanto Dylan mi fa cenno di avvicinarmi e mi sussurra all'orecchio: "Cara, devo avvertirti che hai uno stalker."
"Cosa?"
"Quel ragazzo con il cappello laggiù ti sta fissando da quando siamo entrati."
Guaurdo nella direzione che mi indica Dylan col mento e noto Ethan seduto al tavolo della squadra di basket che mangia un sandwich con un'aria truce.
Poi solleva lo sguardo ed incontra il mio, che subito evita, tornando a contemplare il suo panino.
Cosa avrà da guardarmi così male?
Per fortuna le altre non si sono accorte di niente, immagino già la pioggia di commenti che si sarebbe scatenata.
"Ha un'aria abbastanza inquietante" aggiunge Dylan sempre vicino al mio orecchio. Così vicino che posso sentire il suo respiro sulla mia pelle.
"Macchè, sarà solo andato in trance guardando in questa direzione."
"Sembra un cane indeciso se guardare la sua bistecca sbavando o ringhiare verso un rivale troppo vicino al suo cibo" afferma appoggiando il suo braccio pesante sulle mie spalle.
Scoppio a ridere mentre quella frase mi rimane in testa come ci fosse qualcosa che non ho afferrato.
Nota autrice:
Ecco qui un nuovo capitolo, abbastanza breve per la verità, ma almeno con una novità.
Pure la rima ho fatto, che genia.
Vabbè, scusate se fa un pochino pena, però era di passaggio e nei prossimi accadranno molte cose!
Comunque è probabile che in futuro questo capitolo sarà accorpato ad altri, così come accadrà per i capitoli che abbiamo diviso.
Questo perché il numero di parti sta lievitando un po' troppo ahahha
Beh, dopo queste informazioni inutili e noiose, un bacio e mi raccomando commentate ;*
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ChickLitSecondo gli studiosi, se un'amicizia dura fino a sette anni molto probabilmente durerà per sempre. Per noi invece è bastato un anno per diventare inseparabili, per diventare il punto di riferimento l'una per l'altra. Ma questa storia non parla so...