Cara's pov
Stasera ho proprio esagerato. Ho perso il conto dei cocktail che ho ingerito. Già normalmente in discoteca mi sento disorientata, ma in queste condizioni mi sembra di dover svenire da un momento all'altro. Cerco di allontanarmi dalla pista per avere più ossigeno a disposizione. Inoltre là in mezzo non fanno che spingere e il mio equilibrio è già abbastanza precario. Vorrei dire alle altre di seguirmi per non perderci di vista, ma la musica è troppo alta e me lo impedisce. Beh, spero di ritrovarle dove le ho lasciate.
Mi avvicino al bancone del bar e mi ci appoggio perché tutto intorno a me gira e mi pulsa la testa. Ad un certo punto vedo un viso familiare avvicinarsi... Oh mio dio! Possibile che sia proprio lui?
"Ma guarda un pó chi non si regge in piedi... Ma che combini senza di me, Cara?" Dice Andrew cingendomi la vita.
Cosa combino senza di te... Niente , sono persa. Perché mi hai abbandonata? Pensavo di averti dimenticato , ma è bastato vederti per far riaffiorare tutto. O sono solo i pensieri insensati di un'ubriaca? In questo momento non so rispondermi e so solo che ho bisogno di un appiglio per rimanere in piedi, e Andrew si presta perfettamente al compito. Ma mentre camminiamo fianco a fianco mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi, come se la rottura e tutti questi mesi fossero spariti. Lui sembra leggermi nel pensiero e si mette di fronte a me con tutte e due le mani sulla mia vita. Mi viene in mente Ethan, e penso che tutto ciò sia sbagliato ma scaccio questo pensiero perché so che le mie sono solo illusioni, perché mai dovrebbe importagli di me. Metto le braccia intorno al collo di Andrew e muovo leggermente il bacino seguendo la musica. Lui mi attira a sè. Lentamente fa scivolare le mani sulla mia gonna fino ad accarezzarmi il sedere. Io infilo le dita tra i suoi capelli e inizio a tirare i suoi riccioli biondi. Andrew mi avvicina ancora di più e adesso i nostri corpi si toccano, sento la sua erezione e questo mi eccita. Lui posa le labbra sulle mie e ormai è troppo tardi per fermarlo. Mentre mi abbandono ad un bacio passionale, Andrew mi strizza il sedere e sento delle risate dietro di me."Okay amico, hai vinto la scommessa, peró a vedervi mi si è rizzato quindi adesso è il mio turno" dice un ragazzo poggiandomi una mano sulla shiena.
Io indietreggio confusa, cerco una risposta sul volto di Andrew e vedendo il suo ghigno capisco tutto. Aveva scommesso con i suoi amici che se ci avesse provato con la sua stupida ex, lei ci sarebbe stata. Ed eccomi qua a confermare le sue previsioni.
Mi avvampano le guance e mi salgono le lacrime agli occhi, ma mi giro e mi dirigo velocemente verso l'uscita. Spintono la gente intorno a me ed evito il contatto visivo per nascondere lo stato in cui mi trovo. Una volta fuori, inizio a correre con un nodo in gola. Faccio il giro intorno all'edificio e ad un certo punto mi appoggio contro il muro, accasciandomi a terra. Mi rannicchio appoggiando la testa sulle ginocchia , è quello che faccio sempre per non scoppiare a piangere. Non riesco neanche a pensare, ho solo un gran mal di testa e una voglia di urlare, sfogarmi e poi andare a dormire per scordarmi di tutto.Dopo meno di un minuto sento un rumore di passi , giro la testa sperando che non sia qualcuno che conosco. I passi si avvicinano sempre di più fino a che vedo comparire delle scarpe da ginnastica proprio sotto ai miei occhi. Alzo la testa per identificarne il proprietario e quando riconosco Ethan sento un tuffo al cuore. Non deve vedere la mia fragilità, nessuno deve. Lo vedo scrutarmi dall'alto, senza dire una parola.
Mi chiedo come abbia fatto a trovarmi; era già qui o mi ha seguita? Mi copro gli occhi con la mano per la vergogna e desidero solo che lui sparisca.
Ma, come al solito, lui fa sempre il contrario di quello che ti aspetti e si siede per terra accanto a me. Senza dire niente, mi mette il braccio sulla spalla e incomincia ad accarezzarmi i capelli lentamente. E scopro che è proprio quello di cui ho bisogno.
A quel punto mi abbandono ad un pianto silenzioso e nascondo la faccia sul suo petto.
Lui poggia la testa sulla mia , continuando a toccarmi i capelli. Mentre singhiozzo stringo la sua maglietta, è come se il contatto mi rassicuri e ne cerchi ancora di più.
Ho la pelle d'oca, forse per il freddo o forse per il modo in cui mi stringe, ma lui se ne accorge e mi cinge anche con l'altro braccio.
Faccio un respiro profondo per calmarmi e il suo profumo mi penetra nelle narici. In questo momento esistiamo solo noi due, vorrei rimanere per sempre nelle sue braccia.
Mi viene spontaneo alzare la testa e guardarlo negli occhi. I nostri visi sono ad una distanza minima e il suo ha un espressione indecifrabile. A metà tra il dolore e l'apprensione, come se voglia aiutarmi ma sia impotente.Non mi rendo neanche conto di quello che sta succedendo, ma ci stiamo avvicinando l'uno all'altra e le nostre labbra si sfiorano.
Io schiudo le labbra e iniziamo a baciarci, ma lui è esitante, non facciamo che staccarci e riavvicinarci.
Anche se è una vera e propria tortura mi è difficile interromperla.Alla fine lo guardo e gli dico :"cosa c'è che non va?"
Lui abbassa lo sguardo e smette di abbracciarmi sussurrando:"Cara... Non posso farlo."
Mi si stringe lo stomaco. Sbaglio sempre tutto, tutto. Non ho la forza di rispondere.
"Io... Ho un ragazza." Continua.
Sono scioccata.
"E perché non me l'hai mai detto?" Esclamo allontanandomi dal suo corpo, che fino a qualche secondo fa cercavo così intensamente.
"Perché , questo che cosa dovrebbe cambiare tra di noi?" Risponde guardandomi con occhi vacui.
Non ci posso credere. Dopo quello che è appena successo, mi infligge un colpo del genere. Dovevo accorgermi di essere innamorata di lui proprio questa sera? Ma perché lui ha continuato a darmi attenzioni se era fidanzato? Perché dovevo essere proprio io il suo giochino? Perché è stato così crudele? E perché mi sono innamorata di una persona del genere? Come al solito mi sono fidata e illusa, addirittura due volte in una sola sera e questo è il risultato.
"Beh, con le altre ragazze non ti sei fatto molti problemi di fedeltà." Decido di attaccare anche io, ma in realtà il mio tono acido nasconde il mio cuore appena spezzato.
Lui cambia repentinamente registro, diventando dolce"Perché tu sei diversa. Tu vali di più, non meriti uno come me."
Stavolta non mi faccio ingannare. Non lo farò mai più.
Mi alzo e lo guardo disgustata dall'alto in basso e questo mi aiuta a cacciare fuori tutto ciò che ho da dire a questo stronzo.
"Sei un ipocrita, e io non sono una stupida. Non usare il "non ti merito" per rifiutarmi." Vorrei dargli uno schiaffo, o insultarlo o urlargli in faccia tutto il mio odio ma penso che se rimango lì un secondo di più scoppierò di nuovo in un patetico pianto. Mi allontano da lui, ma sento alle mie spalle che si sta alzando per seguirmi allora accelero il passo.
"Non è così! Sai che non è così!"mi ha già raggiunto e mi afferra il polso per bloccarmi.
"Sei stata tu a dirmi che siamo solo amici, ricordalo!"
Io tiro per divincolarmi e urlo di lasciarmi, ma lui mi fa girare e mi prende per il mento dicendo: "Guardami, ti prego guardami."
Se alzo lo sguardo vedrà i miei occhi pieni di lacrime. Lui insiste allora gli tiro uno schiaffo in pieno volto. Questo lo distrae dallo stringere il mio polso e colgo l'occasione per scappare. Me lo lascio alle spalle, così come mi lascio alle spalle tutto ciò che significa lui per me e come mi lascio alle spalle Andrew. Non metterò mai più a nudo le mie emozioni e non permetterò mai più a nessuno di avere i miei sentimenti in pugno.
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ChickLitSecondo gli studiosi, se un'amicizia dura fino a sette anni molto probabilmente durerà per sempre. Per noi invece è bastato un anno per diventare inseparabili, per diventare il punto di riferimento l'una per l'altra. Ma questa storia non parla so...