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Ansiosa. È questo che sono.
Sono ansiosissima, anzi.
"Allora... non è stata una scelta facile... ieri sei andata bene, mi hai fatto vedere di che pasta sei fatta... è un rischio metterti in squadra. Molti giocatori non apprezzeranno, dovrai allenarti duramente come gli altri, e non avrai sconti solo per il fatto che sei una femmina. Sei brava e corri veloce. Dunque, questo è quello che mi basta per prenderti." Mi fa l'occhiolino "quindi... benvenuta!" Appena il coach pronuncia queste parole, io mi metto a urlare e a saltare dalla gioia. Mi butto addosso a Cole che ride e mi abbraccia.
"Ora andatevi a cambiare e cominciamo gli allenamenti" scuote la testa sorridendo e si siede sulla panchina, mentre noi ci dirigiamo verso gli spogliatoi.
"Tu aspettaci fuori, ti lasciamo lo spogliatoio appena finiamo. La divisa la troverai dentro la cassapanca, prendi quella della tua taglia" vedo sparire Cole nello spogliatoio, e dietro di lui altri giocatori della squadra, che mi guardano storto. Okay...
Davanti a me si appoggia al muro un ragazzo, alto e muscoloso, con le braccia incrociate, mentre mi squadra da capo a piedi.
"Non posso credere che il coach ti abbia preso in squadra" scuote la testa "una ragazza nella nostra squadra! Ora posso dire di aver visto tutto. E sopratutto hanno preso te... ho saputo dell'incidente dei tuoi genitori... credi di dimostrargli qualcosa? Ti sbagli, svegliati, sono morti. Non puoi fare più niente, e farai perdere il campionato alla nostra scuola, quindi è meglio se ti ritiri..."
"tu invece fai bene se la smetti, Preston." Mi giro a guardare Kendall che viene verso di me.
"Ho solo detto quello che pensavo" alza le mani.
"Se vuoi ti faccio una dimostrazione di quello che penso io." Ken lo guarda truce, e si avvicina a Preston.
"Calma, calma! Non ho detto niente di male!" Esclama, mentre a me comincia a girare la testa. Non è stato molto carino a ricordarmi ciò che è successo. Ho bisogno di sedermi, perciò mi stendo sul prato, mentre loro continuano la discussione... vorrei fermare Ken, ma non riesco a parlare, respiro a fatica e sento che sto per svenire.
"È meglio se vai a cambiarti, perché potrei anche perdere quel minimo di pazienza che mi resta, per fare in modo che tu non possa giocare fino alla fine dell'anno." Ringhia Kendall.
Lui annuisce e se ne va, quando lui si gira sembra un po' sperduto, ma mi vede e sento le sue braccia intorno a me.
"È tutto okay" mi bacia sulla tempia "non ti darà più fastidio" mi accarezza la schiena.
Cole esce dallo spogliatoio in divisa e appena ci vede diventa rosso e corruga la fronte.
"Sta' lontano da mia sorella!" Strattona Ken.
"Ehi, Cole!" Si alza, e mi guarda interrogativo, mentre io scuoto la testa.
Lui annuisce e se ne va, lanciandomi un'ultima occhiata. Non volevo che dicesse ciò che aveva appena detto Preston.
"Mi spieghi che stavate facendo?" Sento che sta cercando di contenersi dal gridare, perciò anche io faccio del mio meglio per ritornare in me...
"Nulla." Mi alzo e forzo un sorriso. "Vado a cambiarmi." Entro dentro lo spogliatoio, quando tutti stanno uscendo.
E pronti per l'allenamento! Sarà faticoso, ma ne vale la pena.

Faccio la doccia prima di tutti, e vado a cambiarmi mentre gli altri sono dentro. Infilo i jeans e la maglietta, e poi mi chiudo dentro la felpa calda e comodo. Esco all'aria fresca, con l'odore dello shampoo addosso.
"Sophie, vieni qui." Il coach mi chiama, ed io lo raggiungo sugli spalti.
"Si?"
"Volevo solo dirti un paio di cosette... insomma, non devi permettere a nessuno di farti mettere i piedi in testa, specialmente quelli della squadra avversaria. Potrai farti male, certo, ma devi sopportarlo, e per sopravvivere nella nostra squadra non ti devi mai arrendere, chiaro?"
"Si, signore. Non lo farò mai."
"Bene, ora, prendi questo" fruga nella sua tasca e ne tira fuori un foglio di carta "è la giustificazione per le lezioni e la conferma con la mia firma che tu sei in squadra." Me lo porge ed io lo piego infilandolo nella mia felpa. "Ci alleneremo la mattina ogni mercoledì e il pomeriggio tutto i giorni, e qualche volta durante la pausa pranzo, solo quando è estremamente necessario. Ci vediamo oggi pomeriggio." Ammicca ed io continuo a camminare in mezzo al campo, poi qualcuno mi stringe le spalle e mi ritrovo addosso a Maliki.
"Ciao piccola."
"Ciao, Ki." Sorrido.
"Come mai non sei venuta stamattina con Kendall?"
"Non era dell'umore giusto" scrollò le spalle.
"Non devi venire per forza con lui."
"Lo so..." annuisco. Sto morendo di fame, ma abbiamo ancora una lezione prima del pranzo. No, mezza lezione, mi correggo.
"Vuoi andare a vedere gli allenamenti di Basket?" Alla mia sinistra compare Jeremy ed io sussulto. Devono smetterla di farmi prende i colpi così.
"Ehm... d'accordo" annuisco guardando il vuoto. Tanto che cos'ho da perdere? Mezza lezione! E poi, chi non vorrebbe guardare gli allenamenti di quel Figo di Joe. Sugli spalti noto Meredith, intenta a scrivere qualcosa sul suo cellulare.
Appena mi vede sorride e comincia a scendere di corsa le scale "Sophie! Ti ho vista! Non pensavo facessi parte della squadra!"
"Già!" Sorrido anche io "che ci fai qui?"
"Poter mi ha invitato agli allenamenti, e non mi andava di seguire le lezioni, oggi..." si incupisce.
"Che ti prende?" Le tocco un braccio.
"Sophie, mia sorella, è ricoverata in ospedale per un forte mal di pancia, ed io sono preoccupata..." si passa una mano tra i capelli, come Maliki.
"Beh, noi ti aspettiamo dentro." Fa Jeremy imbarazzato, salutandoci con un segno della mano.
"Mi dispiace... ma vedrai che non è nulla."
"Non è per questo... ieri stavo andando a lei e a un certo punto ha cominciato a lamentarsi, a strillare... ho cercato di calmarla, le ho fatto una camomilla, sembrava fosse tutto passato ma quando sono arrivati i nostri genitori ha continuato a lamentarsi, più forte di prima... e loro se la sono presa con me. Quindi se le succede qualcosa mi sentirò in colpa per il resto della mia vita." Sbuffa.
"Tranquilla... non sarà niente. Non hanno motivo di prendersela con te." Cerco di rassicurarla.
"Si, forse è così." Si stringe nelle spalle.
"Pranziamo insieme?"
"Certo. Aspetto Peter e ci vediamo lì." Sorride ed io faccio lo stesso.
Mi avvio verso l'interno della scuola dove ci sono Ki e Jem che comprano delle merendine dal distributore.
Mi accompagnano nella palestra, e silenziosamente ci sediamo sulle panchine. Riesco subito a notare Joe, il numero 11, in tutta la sua bellezza. Appena mi vede ammicca dalla mia parte, ed io arrossisco. È una reazione da bambina delle elementari, questa, ma é talmente carino! Durante i vari canestri e i passaggi, non posso fare a meno di notare i suoi muscoli sotto la maglietta, che guizzano in avanti appena muove il braccio per segnare un punto. Maliki e Jeremy commentano le varie azioni, mentre io quasi sbavo alla vista di Joe. L'allenatore fischia, e tutti si ritirano per farsi la doccia. Io mi alzo e insieme agli altri usciamo dalla palestra.
"È meglio il football." Commenta Jeremy.
"Si, ma forse quest'anno riusciranno anche loro a vincere il campionato."
"Non ne hanno mai vinto uno?" Chiedo.
"Si, ma molto tempo fa." Ridono.
"E la squadra di football, invece?"
"Noi certamente." Si vanta Jeremy.
La campanella suona e in pochi secondi i corridoi si riempiono di ragazzi che parlano tra di loro, e il brusio di sottofondo é quasi piacevole, se mischiato agli armadietti che sbattono.
In lontananza riesco a vedere Meredith e Peter che chiacchierano tra di loro. È incredibile. Ci conosciamo da poco e già ho capito che stravede per i ragazzi.
In mensa mi siedo con i ragazzi della squadra, Ken è in fondo al tavolo, ed io sono tra Maliki e Meredith.
"Guarda quant'è bello." Sussurra lei indicando Ken, che con uno sguardo corrucciato, sexy e misterioso guarda il suo piatto.
"Smettila." Ridacchio.
"Arrivano le arpie." Mi da una gomitata è noto due ragazze che cominciano a flirtare spudoratamente con lui.
Sento un brivido dentro il mio corpo, e poi una strana scossa quando lui lancia un'occhiata verso di me, che mi fa distogliere immediatamente lo sguardo. Di sottecchi continuo a guardarlo, mentre sta al gioco delle due ragazze. Non so perché continuò a farmi male da sola, perciò mi concentro su Joe, che chiacchiera con i suoi amici all'altro tavolo. Dio, quant'è bello.
"Non ci credo. Tu e mio fratello?!" Esclama Mer.
"No! Ma che dici?"
"Ho visto come lo guardi! E ieri lui mi ha chiesto di te!" Si morde le labbra, ed io velocemente giro la testa verso di lei.
"Davvero?" Oh mamma mia!
Cavolo... l ho detto ad alta voce?
"Voglio dire... oh, sul serio?" Okay il mio piano per rimediare al danno è miseramente fallito, quindi lei ha capito che sono cotta di Joe. Almeno credo.
Scoppia a ridere. "Tranquilla, nessuno lo verrà a sapere, ma farò di tutto per farvi mettere insieme" ride.
"No grazie." Scuoto la testa.
Si imbroncia "perché no? Non mi arrabbierò se finirete per scopare a casa mia"
La guardo storto, e lei scoppia a ridere di nuovo.
"Scherzavo, scherzavo!" Si passa una mano tra i capelli.
"Vado a prendere la frutta" scuoto la testa. Mi dirigo verso il tavolo dei dessert e prendo una mela e una pera.
"Come va?" Sussulto e mi calmo appena vedo Joe davanti a me.
"Mi hai spaventata."
"Non era mia intenzione"
Sorrido cercando di nasconderlo con i capelli. "Va bene, ora, a parte il cuore che deve ricominciare a battere."
Ride, e la sua risata mi rincuora.
"Ho saputo che sei entrata nella squadra di football! Cavolo, devi essere veramente brava per essere riuscita a convincere il coach"
"Grazie." Arrossisco.
"Gli allenamenti di danno il tempo di uscire, qualche volta?"
Ora svengo. Si, ne sono sicura. Qualcuno chiami un'ambulanza, alla svelta!
"Ehm... credo di sì." Metto una ciocca di capelli detto l'orecchio.
"Perfetto. Ti va di uscire oggi? Magari andiamo a vedere un film..." 
rispondi prima di crollare sul pavimento.
"Si." Annuisco.
"Ti passo a prendere alle 6?"
Annuisco di nuovo.
"Mi dai l'indirizzo?"
"Sai dove abitano i Morley?"
"Certo, perché?" Chiede stupido.
"Mi sono trasferita da loro." Dico imbarazzata.
"Oh! È vero! Meredith me l'aveva accennato. Bene, allora alle 6. Il n. 23, giusto?"
"Si, giusto." Sorrido e ritorno al mio tavolo. Kendall mi blocca per un polso.
"Che ti ha detto?" Chiede indicando con la testa Joe.
"Mi ha invitato ad uscire." Dico trattenendo a stento l'eccitazione. Lui sembra cambiare espressione del viso, e serra la mascella.
"Quando?"
"Stasera."
"Dove?"
"Mi stai facendo il terzo grado?" Ridacchio.
"Dove?" Ripete.
"Al cinema, Ken, al cinema!" Sbuffo.
Lui mi guarda negli occhi, è quasi non riesco più a parlare "e tu ci vai?"
"Si, ci vado." Mi riprendo e mi siedo accanto a Meredith.

Torno a casa dagli allenamenti, in tutta fretta, ho solo mezz'ora per prepararmi,  ma per fortuna la doccia l'ho giá fatta, per la seconda volta, oggi.
Entro dentro e Poggio lo zaino.
"Ciao, Sophie, com'è andata a scuola?" Mi chiede Holly.
"Benissimo! Mi hanno preso nella squadra!"
"Davvero? Sono così contenta!" Mi abbraccia.
"Holly, tra trenta minuti arriva un ragazzo... stasera esco con lui. Va bene?"
"Uhh! Certo!" Sorride fiera "a che ora torni?"
"Non lo so... ma andiamo a vedere un film." Mi stringo nelle spalle.
"Non fare tardi come i miei ragazzi, domani hai scuola, conto su di te per i bei voti, e anche su Roger, che è chiuso in camera a studiare." Ride.
"Si. Grazie mille, vado a prepararmi." Sorrido e mi scontro con Ken, che mi guarda storto e si dirige verso le scale senza rivolgere di uno sguardo nessuno.
"Sai che cos'ha?" Chiedo a Holly.
"Io ce l'avrei una vaga idea..." risponde maliziosamente continuando a tagliare le zucchine sul tavolo.

Mi guardo allo specchio, i capelli castani sono slegati, è ho un fiore bianco su uno molletta dietro, che regge le ciocche più corte davanti. Indosso un vestito celeste, con la gonna bianca è una striscia di pizzo sul bordo celeste. Le scarpe sono dello stesso colore del busto, e mi fanno molto, ma molto più alta.  Metto una giacca di jeans sopra e esco dalla camera. Ho messo solo un po' di fard e di rossetto rosso, per il trucco, non é molto vistoso.
"Dove vai?" Mi sorride Roger.
"Esco con Joe, ma per favore: non dirlo ne a Kyle ne a Cole, verrebbero a cercarmi per tutta Miami." Ridacchio.
"D'accordo. Gli dirò che ti sei chiusa in camera a studiare, ma per l'ora di cena come farai?" Inarca un sopracciglio.
"Kyle non cena perché domani ha un compito in classe, e Cole esce con una ragazza."
"Divertiti." Mi bacia sulla guancia ed io scendo le scale. Saluto tutti, e esco dal cancello, per raggiungere Joe e la sua macchina. Mi ha chiamato cinque minuti fa dicendomi che era già arrivato, credo che il numero gliel'abbia dato Meredith. Mi squilla il cellulare e lo controllo. Parli del diavolo e spuntano le corna:
Buona fortuna a tutti e due, dolcezze ; ).
Sorrido e scuoto la testa, rimettendo in tasca il cellulare.
"Sei bellissima." Mi dice. Sorrido.
"Anche tu." Annuisco, guardando la sua camicia sbottonata e i suoi jeans neri. Mi prende sotto braccio ed io ridacchio, poi mi apre la portiera dell'auto e mi fa entrare.
"Che gentiluomo." Commento.
"Faccio del mio meglio." Ammicca, chiude lo sportello e fa il giro dell'auto per entrare nel posto del guidatore.
"Che film andiamo a vedere?" Chiedo quando mette in moto.
"Puoi sceglierlo tu appena saremo arrivati. Che genere ti piace?"
Allaccio la cintura. "Ehm... horror o avventura. Solo che con gli horror non dormo la notte." Rido.
"Capisco." Annuisce.
"E a te?"
"Per me è indifferente, se sono con te" dice. Il cuore martella nel mio petto talmente forte che ho paura che l'abbia sentito anche lui.
"Per che ora devi rientrare?"
"Non lo so. Appena finisce il film." Lo vedo rabbuiarsi "perché?"
"Perché volevo portarti a cena fuori, ma sarà per la prossima volta. Almeno cosí ho un motivo in più per rivederti fuori dalla scuola."
Sorrido. Questo ragazzo è così dolce, bello e sexy!

Mi ha offerto i pop corn, le caramelle e altri snack, e mi ha tenuto la mano durante il film. È finito per le nove, così abbiamo deciso di andare alla sala giochi di fronte. Abbiamo giocato a basket, e ovviamente ha vinto molti più punti di me, che ha accumulato a quelli di altri mini giochi, per comprarmi un pupazzetto di peluche, che ho chiamato Jophie. Lo so, è infantile, ma è il mix dei nostri due nomi. È stato dolce per tutta la serata, gentile è buono. Mi ha riaccompagnato a casa alle 10:30, e mi sono beccata di nuovo il terzo grado sia da Cole, che da Kyle e persino da Daniel. Holly era fiera di me e mi ha chiesto tutto i dettagli. Non le ho raccontato molto, a parte il fatto che ci siamo divertiti. È stato fantastico, e al momento di tornare a casa ero contenta che non mi abbia baciato. Di solito al primo appuntamento si fa, ma per fortuna non è andato troppo di corsa. Holly aveva delle aspettative, ma le ho deluse, e mi ha fatto morire dalle risate quando commentava ogni cosa che le raccontavo di lui. Ken mi ha ignorato, ed ora sono qui, distesa sul mio letto, mentre ripenso a Joe e alla bella serata trascorsa, e stringo al petto il suo pupazzo, sperando che scacci via i brutti sogni.

Probabilmente ci saranno errori d'ortografia... un giorno di questi ricontrollerò tutti i capitoli per correggerli 🌸
Buon pomeriggio 😄🌷 ciaooo❤️!

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora