Arriviamo al locale. È molto affollato, pieno di gente sudata e ragazze con vestiti striminziti che si fanno toccare dovunque dai ragazzi. Quando entriamo, mi sembra quasi che durante il tragitto dalla porta fino al bancone tutti ci stiano guardando. Mi aggrappo a Kendall, che mi tiene stretta.
Ci sediamo sugli sgabelli e ordiniamo il primo giro di drink.
"Ai festeggiati!" Dice Tobias alzando in bicchiere in alto.
Tutti brindiamo.Tre drink dopo Lee e Maliki stanno ballando insieme al centro della pista, Tobias, Cole e Kendall si sono aggiunti a un gruppo di ragazzi intorno a un tavolo per giocare a poker mentre io e Meredith facciamo il tifo. Adry invece ha attaccato bottone con un ragazzo più o meno della nostra età e ora parlano come se si conoscessero da una vita, e lei è tutta sorridente.
"Vai Ken!" Gli scuoto le spalle e lui ride. Non so neanche come si gioca a poker. Ma lo incito comunque...
"Dio! Che noia!" Si lamente Mer.
"Devono stare per forza qui?" Chiede un tipo al tavolo.
"Stanno finché vogliono." Kendall lo guarda male.
"Sophie, ci prendiamo qualcosa da bere?"
"Si, Mer." Bacio Kendall sulla guancia, mentre lui è concentrato sulle carte da gioco.
Ci sediamo al bancone, distanti da Adry e quel tipo, che ormai sono andati a ballare.
"Uff. Non vedo perché debbano giocare a poker proprio ora. Dopo li trascinerò in pista con la forza. Scusi, ci porta due vodke?" Chiede Mer alla cameriera, che annuisce. Evviva i documenti falsi!
"Ma ciao, signorine." Mi volto, e sbatto il naso contro un petto muscoloso. Alzo lo sguardo, e un ragazzo dagli occhi verdi ha lo sguardo puntato su di me.
"Che volete?" Fa Mer acida all'altro, appiccicato a lei. Proprio in quel momento le luci si spengono, e partono quelle stroboscopiche. Magnifico, così ora ci vediamo anche di meno!
"Vogliamo solo conversare." Quello davanti a me si struscia contro la mia gamba, ed io, imbarazzata, mi sposto più in là. Lui si accorge di quella mossa, e i suoi occhi lucidi e rossi mi trafiggono. Poi si avvicina ancora di più e mi sfiora la gamba col braccio.
Io scendo dallo sgabello e mi metto vicino a Meredith.
"Hai paura, tesoro?"
"No." Scuoto la testa, cercando di rimanere normale e non apparire impaurita mentre i brividi si fanno strada in tutte le parti del mio corpo.
"Allora torna vicino a me." Si avvicina ancora, e in tempo Meredith gli posa una mano sul petto, per allontanarlo. Lui le lancia uno sguardo assassino.
"Non volete divertirmi con noi?" Fa quello vicino alla mia amica, prendendola per la vita e facendola cadere addosso a lui.
"Lasciala stare!" Spingo quello davanti a me per avvicinarmi a Meredith. Sto quasi per afferrarle il braccio, ma vengo sbattuta indietro dal tipo di prima. L'impatto col bancone mi provoca un dolore lancinante, ma il football mi ha insegnato a sopportare il dolore, perciò digrigno i denti e mi dimeno.
"Spostati!" Ma lui non si muove. Mi blocca e mi schiaccia contro il bancone mentre l'altro tipo trascina Meredith lontano da noi. Intanto lui si struscia contro di me, mi tocca dappertutto, mentre io mi dimeno.
"Lasciami porca miseria!" Grido spingendolo via.
Non penso che la mia spinta sia stata tanto forte da farlo cadere a terra, e proprio mentre stavo quasi per crederci, vedo Kendall salire addosso a lui e bloccalo a terra, mentre gli urla qualcosa di incomprensibile per via della musica troppo alta. Io rimango ferma, immobile, impaurita, mentre Cole mi parla e cerca di farmi reagire.
"Sophie? Sophie! Cazzo, Sophie? Stai bene? Porca miseria! Rispondi! Dov'è Meredith?"
Lo guardo, e leggo la paura nei suoi occhi.
Mi afferra per le spalle e mi abbraccia.
"È tutto apposto, sorellina, ora dimmi dov'è Meredith, però."
"È... non lo so! Quello mi stava addosso, non vedevo nulla, l'altro l'ha trascinata via e..." scuoto la testa e le lacrime mi rigano le guance.
"Merda." Si passa una mano tra i capelli. Io poso lo sguardo su Kendall, ancora sopra quel tipo. Mi precipito da lui e cerco di fermarlo. Si alza, soltanto perché Tobias l'ha bloccato. Il ragazzo è disteso per terra, con il volto sanguinante, mentre si dimena e geme dal dolore
Ken mi abbraccia. "Stai bene?" Mia accarezza i capelli.
Annuisco debolmente. "Meredith." Dico soltanto. Ken si volta un'ultima volta a guardare il tipo, per poi sputargli accanto alla testa.
Mi trascina verso la porta, dove abbiamo appena intravisto Cole.
Nel parcheggio ci guardiamo intorno, e io visualizzo una figura che sbraccia e si dimena, mentre l'latra la trascina via, in lontananza.
Faccio un segno a Ken e comincio a correre. Sono la prima ad arrivare da loro e urlo a quel tipo di lasciarla andare.
Cole mi trascina dietro e si lancia verso quel ragazzo. Meredith viene schizzata dal sangue del naso del suo aggressore, e si avvicina a me.
Riusciamo a fermare Cole prima che lo ammazzi.
"Ehi, voi! Mani in alto!" Wow, proprio come nei film d'azione... ci giriamo lentamente, e tre poliziotti hanno le pistole puntate contro di noi.
"Questa non ci voleva." Commenta Kendall a denti stretti.
"Che staccate facendo, voi due?" Ringhia uno contro Cole che ansima e l'altro che si preme la mano sul sangue pulsante e sul taglio sul mento.
"Agente, vede, lui stava cercando di violentare la mia ragazza." Indica Meredith impaurita sulla mia spalla.
"Ci spiegherete tutto alla centrale. Forza, salite in macchina."
Rimango attonita, mentre trascinano in manette mio fratello.
"No aspetti, ma lui stava soltanto cercando di aiutare la sua fidanzata, che colpa ha?" Mi blocco davanti a un poliziotto che trascina Cole.
Lui scruta prima me e poi mio fratello. "Dovrà spiegarlo alla stazione, comunque." E poi lo spinge dentro una delle tre auto.
"Scusi può portare anche noi? Siamo venuti a piedi e vogliamo cercare di risolvere la questione." Dice Tobias, risoluto.
"E va bene, ragazzi. Salite." Il terzo agente ci apre le portiere dell'ultima auto, per far salire Tobias, me e Meredith dietro, e davanti Kendall.
"Non possiamo lasciare qui Ki, Lee e Adry." Fa Tob.
"Li chiamo. Ma dubito che risponderanno. In tal caso mi faranno uno squillo loro e prenderanno un taxi." Ken sbuffa e maneggia sul suo cellulare.
"È tutto okay, Mer." Le accarezzo la testa.
"Che cosa faranno a Cole?" Chiede con voce flebile.
"Non ne ho idea. Ma in qualsiasi caso lui ti ha difesa, perciò non credo ci saranno gravi conseguenze" Le rispondo, cercando di convincere anche me.
Arriviamo alla stazione di polizia. Intanto Maliki, Lee e Adry ci staranno raggiungendo, di corsa. Portano subito Cole e Quentin, l'altro ragazzo, negli uffici. Kendall essendo maggiorenne farà sia da tutore a Cole che da testimone. Circa un'ora dopo ci ritroviamo ad aspettare tutti insieme che mio fratello e il mio ragazzo escano da quel maledetto ufficio. finalmente li vediamo comparire in sala d'aspetto. Ho un sacco di ansia, ma quando Ken mi sorride, io gli corro in contro.
"Com'è andata?"
"Chiuderanno un occhio su Cole. Non ha procurato gravi lesioni a parte una frattura del naso, a Quentin. Lui lo tratterranno un po' id più, ma non ne voglio sapere niente. Possiamo andare." Mi bacia sulla tempia.
"Che magnifico compleanno." Commenta Cole guardandomi. Roteiamo gli occhi.
"A proposito di polizia... Steven?" Chiedo a Ken in taxi.
"Ah, mi sono dimenticato di dirtelo. Hanno ritirato le accuse, ma è stato sospeso per una settimana intera. Questo influirà sugli esami finali, ma almeno non è né stato espulso e né denunciato."
"Menomale. Vedi? Tutto si risolve." Gli bacio il mento e lo abbraccio.
"Aaaadryyyy." La chiamo in tono cantilenante.
"Si?"
"Dimmi un po', quel tipo con cui sei stata per tutta la sera chi era?" Ghigno.
"Ehm... si chiama Koran, ha ventun'anni."
"E...."
"Niente. MI ha dato il suo numero." Sul volto le compare un enorme sorriso.
"Oh mamma! Davvero?" Mi scollo da Ken e mi fisso su Adry.
"Si. È così carino! Domani usciamo insieme. Dice che vuole farmi vedere tutte le attrazioni di Malibu e portami anche un po' a Los Angeles. E la sera c'è un evento a cui potremmo partecipare tutti, volendo."
"No, no! Solo voi due!" Esclamo.Dentro al letto mi giro e mi rigiro. Non riesco a dormire, e avrei paura di dare fastidio a Ken se non sentissi il suo respiro pesante e se non sapessi che sta dormendo.
Così mi alzo e infilo le ciabatte. Poi scendo giù in salone. Non so che voglio fare esattamente.
Trasalisco a un rumore sordo, poi vedo Tobias chino sul frigorifero.
"Che fai?" Salta dallo spavento.
"Oh, merda, Sophie, mi hai fatto cagare in mano."
Ridacchio. "Scusa."
"Come mai sveglia?"
"Non riuscivo a dormire, e tu?"
"Fame." Sorride e tira fuori un pezzo di formaggio.
"Che schifo! Mangi il formaggio nel cuore della notte?"
"Ehi! Come puoi vedere non c'è molto, e a me non piacciono gli yogurt o i biscotti integrali che vi mangiate voi ragazze la mattina." Mi fa notare.
Io mi siedo sul bancone e sospiro. Rimaniamo in silenzio, in sottofondo il rumore die nostri respiri.
"Dici che se mi metto a guardare la tv posso svegliare gli altri?"
"Nah, non credo. Maliki forse si. Dorme nella camera qui accanto, perciò non ho acceso la luce."
"Per domani che programmi ci sono?"
"Come puoi vedere da sola, i nostri amici non programmano niente."
Altro silenzio.
"Quindi... tu e Kendall?"
OH merda. "Oddio! Non ne voglio parlare!" Squittisco.
Lui ride. "Scusa, mi ha raccontato tutto. Cioè, non i particolari, ovviamente. Complimenti. Si vede che Kendall ti ama. Non l'ho mai visto così. Da quando sei arrivato tu, tutti noi l'abbiamo visto diventare bipolare. Ma ti giuro quando c'eri tu diventava tutt'altra un'altra persona. Sei fantastica, Sophie, ti vogliamo tutti un bene infinito, e non avresti potuto sceglierti una persona più giusta di Ken. Ti abbiamo inquadrata, sai. Tu sei sensibile, ma determinata. Buona, dolce, però ti puoi trasformare anche in satana volendo, come lui. Siete perfetti insieme." Questa conversazione mi sta imbarazzando. "Quando io e Ken ci siamo conosciuti ho capito che sarebbe stato un vero amico. Il migliore. Mancherà a tutti noi quando lui non sarà qui, ma è una sua scelta, e non vogliamo ostacolarlo. Perciò dovremmo solo andare avanti. Certo, sarà dura i primi giorni senza di lui, ma ovviamente ce la caveremo. E poi tre mesi passano in fretta, non ce ne accorgeremo neanche. Ora vado a dormire. Ci vediamo domani mattina. Prova a riposarti anche tu: credo ci sarà un'altra bella sessione di surf." Mi bacia sulla guancia e se ne va.
Sospiro e mi guardo intorno. Ritorno su in camera, trovando la luce accesa e Ken che sta per alzarsi dal letto.
"Ehi! Dov'eri?"
"Di sotto, non riuscivo a dormire."
"Vieni qui." Allarga le braccia ed io lo raggiungo in fretta per mettermi in mezzo. MI dà un piccolo bacio sulla bocca mentre allaccia le braccia intorno alla mia vita.
"Forse non dovremmo dirlo a Daniel e Holly." Commento.
"Mamma e papà non se la prenderanno, tranquilla, se vuoi non glielo diciamo, ma sicuramente Daniel sarà fiero di Cole."
"Mi mancherai." Dico, scoppiando in lacrime.
Lui mi accarezza la schiena e si alza, sempre tenendomi stretta a lui. MI abbraccia forte, mi bacia.
"Non piangere." Mi bacia sulla guancia, per fermare un lacrima, poi si stacca leggermente da me, e mi guarda. Lui ha gli occhi lucidi.
"Io... io che farò? Ti... amo." Faccio tra i singhiozzi.
"Anche io ti amo, piccola. MI mancherai anche tu. Tantissimo. Ma ormai devo andare. Sei la mia vita, non scordartelo. Ora smettila di piangere, tesoro." Mi abbraccia di nuovo. Poi mi prede il viso tra le mani e mi bacia appassionatamente. Indietreggia, fino a sedersi sul letto. Fermiamo il bacio solo per toglierci i vestiti, e poi ci ributtiamo sopra al letto...
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Manicomio al n. 23
RomanceFINITO- Sophie è cresciuta con due fratelli e dei cari amici dei genitori, che hanno cinque figli maschi. Era la vittima di tutti gli scherzi che avevano in mente i ragazzi, ma nonostante ciò si era dispiaciuta per la loro partenza... Nove anni dopo...