Il pomeriggio Kyle e Daniel escono per andare all'aeroporto, Cole non è ancora tornato a casa e Kendall non si vede più, e nemmeno Mark. Io sono in salone seduta sul divano insieme a Roger, Meredith, Lee, Adry, Tobias e Maliki.
"Non se lo meritava...." Sbuffa Mer.
"Già." Annuisce Adry.
"Cole lo adorava." Commenta Roger mettendomi un braccio dietro al collo.
Sospiro. "Tutti lo adoravano. Stava tornando a scuola dopo aver accompagnato il fratello del suo amico a casa, l'autista dell'altra macchina stava al telefono e non si è fermata all'incrocio. All'inizio pensavano che Lon fosse ubriaco... ma stamattina è passata la polizia qui con i genitori, ed io gli ho detto che l'avevo visto andare via. Era sobrio. L'unica persona che secondo me non si meritava di morire." Due lacrime scendono rigandomi il volto. "I genitori erano distrutti... Cole dopo essere stato da loro non si è più visto... Belle vacanze di merda."
Suonano il campanello del cancello in giardino, e io mi alzo per aprirlo, poi apro la porta finestra e vedo arrivare August.
"Ehi, bella Sophie, come va?" Mi bacia la tempia.
"Come vuoi che vada?" Lo faccio entrare.
Mi guarda comprensivo. "Ciao a tutti." Saluta. "Dov'è Mark?"
"Eccomi! Ciao bello." Mark va verso di lui e gli batte prima il cinque e poi il pugno.
"Dov'eri finito?" Gli chiedo cercando di sorridere.
"A supportare Ken." Mi guarda storto e trascina il suo amico su. Io trasalisco, e rimango lì in piedi a fissare il punto in cui loro sono spariti.
"Sembra che hai visto un fantasma..." Mi dice Tobias.
"È finita."
"Che?" Chiede Adry confusa.
"Io e Kendall non stiamo più insieme." Mi butto sul divano accanto Rog. Lui mi accarezza la spalla.
"Stai scherzando?" Mi chiede Meredith. Mi fissano tutti sconcertati, come se non stessero credendo alle loro orecchie.
Scuoto la testa e ricomincio a piangere.
"Ma perché?" Mi fa Ki.
"Perché non resisto senza di lui, e non voglio soffrire così."
Mi sono stancata di ripetere sempre le stesse cose, sia agli che a me stessa.Di sera, prima di cena i miei amici se ne vanno,e Kendall fa la sua comparsa scendendo in cucina. Non mi degna neanche di uno sguardo, ed io mi sento morire dentro. Ma poi rivolgo le mie attenzioni alla nonna, che non ha smessosi farmi complimenti da quando sono arrivata: "Sei cresciuta!" o "Quanto sei bella! Mi ricordi tanto i tuoi genitori!"
Le abbiamo raccontato tutte le novità, e lei è rimasta ad ascoltarci.
Holly ha preparato una cena con i fiocchi. Io sono accanto a Cole e alla nonna. Lui mi tiene la mano mentre mangiamo. Holly imbocca Lion, e per il resto è tutto imbarazzante.
"È davvero carino." Commenta la nonna riferendosi al piccolo.
"Grazie." Risponde con un sorriso la madre.
"Come vanno le cose lì in Montana?" Le chiede Kyle.
"Si procede. I vostri vecchi amici vengono sempre a trovarmi a casa. Sopratutto i tuoi, Sophie. Dicono che non li chiami mai." Ridacchia.
"Ho molto da fare." Mi giustifico imbarazzata.
"Gli mancate tanto..." Dice triste. "Ma ora, basta con le cose tristi. Chi mi vuole dire qualcosa? Tu Henry, a che facoltà ti sei iscritto?"
"Medicina." Risponde lui orgoglioso.
"Wow! Santissimo cielo, mi ricordo quando eri solo un neonato, e i tuoi genitori venivano a casa con te in braccio." Sorride e Henry la segue.
"Tu, invece, Kendall?" Alziamo entrambi lo sguardo dal piatto, e i nostri occhi si incrociano. Lui distoglie lo sguardo e si rivolge alla nonna, io faccio lo stesso e ritorno a fissare il piatto.
"Io sto facendo un programma per entrare nei Marines."
Stringo la mano di Cole, e lui ricambia.
"È fantastico!"
"Volete il dolce?" Chiede Holly alzandosi.Dopo la cena ci mettiamo tutti in giardino, sui divenenti di vimini e le poltroncine.
Steven, Elizabeth, io e Roger giochiamo a carte, accanto agli altri che chiacchierano tra loro.
Dopo la terza partita decido di entrare in casa, ho voglia di guardare la tv.
Seduto sul divano, però, c'è Kendall.
Non mi degna di uno sguardo, ed io vado in cucina. Mi siedo sul bancone e prendo un bicchiere d'acqua.
Sarà sempre così?
Durante queste vacanze, durante quelle di Natale... Quando lui starà in questa casa, insomma.
Non so proprio cosa fare. Io lo amo, e questo è ovvio.
Sospiro e cerco di non pensarci.***
Il giorno del ringraziamento noi siamo andati tutti a surfare, insieme ai nostri amici. Kendall compreso. Solo che nessuno dei due ha detto una parola.
Holly ha fatto un buonissimo pranzo e abbiamo mangiato tutti con piacere. Il giorno del funerale di Lon stavano tutti piangendo. C'era tutta la scuola, compresi professori.
I giocatori di Baseball si sono messi la loro divisa, e Cole ha scelto di mettersi la maglia con il nome di Lon.
Eravamo tutti distrutti...
Nei giorni successivi la nonna dice di essersi divertita, e il momento per partire arriva per lei così come arriva per Kendall, perciò salutiamo entrambi.
Io e Kendall ci scambiamo un cenno del capo, e basta. I suoi occhi però mi dicono che vorrebbe abbracciarmi, baciarmi e toccarmi. E scommetto che anche i miei sono così.
La nonna dà dei soldi a me e ai miei fratelli, poi ringrazia Holly e Daniel.
Un po' di lacrime escono a tutti. Io fingo di piangere solo per la partenza della nonna, ma non è così. Vorrei urlare a Kendall di restare, ma purtroppo sono troppo orgogliosa e stupida.
Quando entrambi varcano la soglia verso la strada, io mi vado a chiudere in camera, e scoppio in un pianto isterico.
Alla porta bussano pochi secondi dopo.
"Chi è?"
"Posso entrare?" Chiede Mark.
"Si." Sbuffo e mi alzo a sedere. Lui viene vicino a me.
"So benissimo che non sei così triste solo per tua nonna."
Ci guardiamo negli occhi. "che vuoi?" Mi asciugo le lacrime.
"Voglio solo dirti che non sto completamente dalla parte di Kendall. Anzi, a dire il vero non prendo nessuna posizione, e non è per farti stare peggio, ma volevo dirti che Ken stava esattamente come te. Non ha sofferto di meno, come forse penserai."
"Io non penavo niente." Scuoto la testa.
"Era distrutto. Ma sono sicuro che passerà a tutti e due. Mi è dispiaciuto vedervi così, in questi giorni. Secondo me l'ha capito anche vostra nonna che qualcosa non andava." Ridacchia.
"Non so perché l'ho fatto." Singhiozzo.
Mi abbraccia, in silenzio.
Rimaniamo così forse per qualche minuto, ma non mi importa. Ho bisogno di conforto.
Kendall!
Vorrei urlare.
Vorrei chiamarlo.
Vorrei stare accanto a lui.
Vorrei fare l'amore con lui.
Vorrei baciarlo sulla spiaggia.
Vorrei che stesse ancora qui con me.
Ma l'ho lasciato andare via così, senza neanche un saluto decente.
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Manicomio al n. 23
RomanceFINITO- Sophie è cresciuta con due fratelli e dei cari amici dei genitori, che hanno cinque figli maschi. Era la vittima di tutti gli scherzi che avevano in mente i ragazzi, ma nonostante ciò si era dispiaciuta per la loro partenza... Nove anni dopo...