16.

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"Che cosa vuoi?" Chiedo risoluta.
Kendall si avvicina a me di qualche passo.
"Devo sapere..." Si ferma guardando per terra.
"Cosa? Cosa, Kendall?"
Silenzio. Se è venuto qui per farmi saltare i nervi, me lo dica pure, perché ci sta riuscendo.
Dopo qualche minuto, alza la testa, e i suoi occhi si fondono con i miei, non riesco a staccare lo sguardo dai suoi, quando si avvicina a me a tal punto da toccarmi. Non ho la forza di volontà per muovermi. Dio, quanto è bello.
Non so neanche che sto dicendo. Ma lo amo. Cazzo se lo amo.
NO. NO. Sto tradendo col pensiero Joe. Non devo nemmeno pensare queste cose.
"Provi qualcosa per me?" Chiede tutto d'un fiato. Forse non è più ubriaco, ma a me stanno crollando le ginocchia. Perché me lo chiede?
"No" Rispondo scuotendo la testa. Non posso dirgli di si. Primo: nessuno approverebbe. Secondo: sto con Joe, e mi piace lui. "Come ti salta in mente?" Lo spingo leggermente sul petto, e lui mi afferra i polsi. Poi la scorrere le sue dita tra le mie e abbassa le braccia, con le mie che le seguono. Non riesco a staccare le dita dalle sue. Ormai sono intrecciate, come vorrei che fossero i nostri corpi. I ricordi di quella sera affiorano nella mia mente dal nulla, e i brividi che di quella notte ritornano più forti di prima.
"Stai mentendo." Dice lentamente.
Rimango sbigottita.
"Perché dovrei?"
"Allora ascoltami. Io non ti mentirò. Questa è la pura verità e tu dovrai ascoltarmi. Quando avrò finito potrai rispondere di nuovo alla mia domanda." Si stacca da me e si passa la mano tra i capelli. Dopo un po' di secondi sospira e comincia a parlare.
"Io ti amo. Ti amo alla follia. Non posso stare un minuto senza di te. Credo di amarti da sempre. Da quando eravamo bambini. Ma tu nemmeno ti accorgevi di me. Dopo nove anni ti ho rivisto, e ho capito che i miei sentimenti per te non erano affatto cambiati. Dormi praticamente ogni sera attaccata a me, e la mattina successiva ho un dolore nel petto quando fai l'indifferente. Come se non ti importasse. Capisco che stai con Joe, e se ti piace lui, io mi farò da parte, ma se provi qualcosa per me, ti prego dimmelo. Mi stai uccidendo. Ogni volta che ti guardo mi uccidi, perché so che non sei mia veramente. Io ti voglio tutta per me. Quando ti sei trasferita qui ho pensato che magari le cose sarebbero cambiate, e che tu mi avresti notato, finalmente, ma niente. Sophie, io ti amo tutta. I tuoi occhi, la tua bocca, il tuo naso, il tuo corpo. Sei splendida, e forse non sai nemmeno di esserlo. Sai perché mi comportavo così male da bambino? Perché tu stavi sempre con Roger. Eravate migliori amici, ed io non venivo nemmeno calcolato. Era un modo per farmi notare. Ma non cambiava niente, non mi accorgevo che stavo solo peggiorando le cose. Mi sarebbe bastato anche solo prendere il suo posto, per starti più vicina. E poi anche i tuoi fratelli facevano la loro parte, mi dicevano di starti lontana..." Fa una pausa e ricomincia: "Ti amo più della mia vita e non riesco ad immaginarmi giorno senza di te. Sono sopravvissuto nove anni senza di te, e ora che sei rientrata nella mia vita ti voglio tutta per me. Dio, ti amo, ma se non vuoi più che ti parli, dimmelo, e mi allontanerò da te. Ho già fatto domanda per entrare nei Marin. In una base poco distante da qui. Dal prossimo anno, quando avrò raggiunto la maggior età forse entrerò in un programma di allenamento lungo tre mesi, e se riuscirò a superarlo mi prenderanno nei Marin..."
Appena finisce di parlare, senza dire nulla, con le lacrime che mi scorrono sul viso, lo guardo per qualche attimo, e poi gli salto in braccio, unendo le mie labbra alle sue, mentre mi tiene per le cosce, ed io ho le mie braccia intorno al suo collo.
"Anche io ti amo." Lo guardo con gli occhi che brillano e poi ritorno a baciarlo appassionatamente. Fa qualche passo indietro e cade sul letto, con me sopra, si rigira, e finisce sopra di me. Questi sono TI AMO usciti troppo in fretta. Ma sono stanca di aspettarlo. Non so cosa succederà da oggi in poi con Joe, ma so solo che per il momento Kendall è tutto ciò che voglio e tutto ciò di cui ho bisogno.
"Sul serio?" Si stacca da me facendo leva sui muscoli delle braccia e le mani posate sul materasso.
"Sono troppo seria." Gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino di nuovo a me. Non mi stancherò mai delle sue labbra.
"Come lo sai?" Si allontana di nuovo. Io sbuffo e gli prendo una mano, per portarmela sul petto. Appena ha sentito il battito del mio cuore a mille, mi bacia delicatamente sulla guancia, e poi scende sia con la bocca che con la mano.
"Tra tutte le cose che sono cambiate nella mia vita, tu sei la migliore, Ken." Lui continua a mollarmi bacini dappertutto, e adoro questa cosa.
"Domani mattina che faremo?" Mi guarda dritto negli occhi.
"Domani è un altro giorno." Lo bacio con foga e mi stacco da lui solo quando lo devo aiutare a levarsi la maglietta. Ammiro tutti i suoi bei muscoli, fin quando un urlo isterico non ci fa sobbalzare.
"Mamma." Gli occhi di Kendall si spalancano e scende velocemente dal letto, rimettendosi la maglietta.
"Oddio." Scatto in piedi. Il mio primo pensiero va al bambino. Sta succedendo veramente?
Ci ritroviamo tutti in corridoio, per poi precipitarci in camera di Holly e Daniel. Lui cerca di aiutarla ad alzarsi, ma lei è tutta sudata, con una leggera camicia da notte addosso mentre si massaggia il pancione.
"Aiutatemi ragazzi." Mark si avvicina alla madre e insieme al padre la aiutano ad alzarsi velocemente.
"Merda." Fa Ken quando Holly ricade sul letto dal dolore. Lui scatta ad aiutarla e circa una decina di minuti dopo siamo sul pulmino, mentre io tengo la mano ad Holly, con in braccio la piccola Liz, e Daniel che guida il più veloce possibile verso l'ospedale.
Parcheggiamo in doppia fila, e tutti i ragazzi scendono per aiutare Holly a fare lo stesso. Kyle mi toglie di mano Liz e la prende in braccio, per farmi scendere dal lato opposto. Lui la rimette a terra e lei mi stringe di nuovo la mano. Succede tutto così in fretta che nell'arco di una ventina di minuti ci ritroviamo tutti fuori alla sala parto per aspettare di vedere il bambino.
La tensione si potrebbe tagliare con un coltello. Le mie gambe e le mie mani tremano, Daniel cammina avanti e indietro mentre con la mano si sfrega la sottile barba.
Ken di nascosto mi afferra la mano, con un sorriso enorme sul volto.
Vediamo arrivare la madre di Holly in tutta fretta verso di noi, con le cose per il bambino che non siamo riusciti a prendere in tempo.
"Ma menomale che ho una copia delle chiavi di casa vostra!" Esclama, per niente agitata.
"Allora, come sta andando?" Continua.
Proprio quando Daniel le sta rispondendo il dottore esce dalla sala parto.
"Tutto a posto?" Chiede Henry.
"Si, tutto a posto. Il bambino è nato, l'infermiera lo sta lavando. Se volete potete entrare a vedere come sta Holly. La terremo per un paio di giorni a riposo in ospedale insieme al bambino, per fare gli accertamenti e controllare la salute del piccolo. È inutile che io ti spieghi la procedura Daniel" ridacchia "Vado un attimo in segreteria e poi torno."
Daniel entra in sala parto, noi lo seguiamo e vediamo l'infermiera che mette il bambino in braccio ad Holly.
Il piccolo Lion.
Lei ha un sorriso meraviglioso e Liz si fa prendere in braccio da Daniel per vederlo.
"Che cariiiinooo!" Esclama, facendoci ridere.
Daniel la mette accanto alla madre, prendendo il bambino e coccolandolo.
Arriva il mio turno di prenderlo in braccio dopo un po', ma mi rifiuto, come fa Cole. Ho paura di farlo cadere.
"Oh, dai!" Fa Holly.
"ehm... preferirei di no." Scuoto la testa.
"Su! È il tuo piccolo fratellino!" Ride Daniel.
"E va bene..." dico indecisa, per poi prenderlo tra le mie braccia. Sembra un piccolo topino. È adorabile.

Noi tutti torniamo a casa, salutando Holly e lasciandola con un sorriso immenso.
Domani salteremo tutti scuola, perciò digito prima di andare a dormire un messaggio a Meredith e Joe. Mi sento in colpa. E fortunatamente domani non dovrò vedere Joe.
Sento la porta cigolare e apro delicatamente gli occhi. Una sagoma si sta avvicinando e la voce calda di Ken mi rincuora. "Sei ancora sveglia?"
Annuisco, sperando possa vedermi.
Lui sale sul letto e mi scavalca, per mettersi dietro di me. Mi abbraccia stretta a lui, ed è una sensazione meravigliosa.
"Ti amo, Sophie."
La sua voce mentre lo dice è sincera, umile e colma di amore.
Vorrei dire anche io, ma da domani le cose cambieranno. Anche se lo amo, non posso fare questo a Joe. Nessuno approverebbe un nostro fidanzamento. Siamo fratellastri! E anche se forse lo amo più di me stessa, anche se quello che sento dentro di me quando è vicino non è niente in confronto a quello che sento quando sto con Joe, non potrebbe funzionare.
Perciò chiudo gli occhi con la certezza che mi sono innamorata della persona sbagliata.

~ciaooo!
Buona vigilia a tutti!!!!! 🎅🏼🎅🏼❤️
Che ne pensate di questo capitolo? 😬😀😀.
Passate un buon natale!~

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora