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Per il nostro compleanno, io e Cole riceviamo principalmente nuovi vestiti, e di sera, invece della festa in piscina che avevamo programmato, Cole andrà a cena fuori con i suoi amici, che sono per lo più della squadra di football, mentre io ho invitato Meredith e Lee a dormire da me. È giovedì 18, perciò domani si ritorna a scuola, e sabato c'è la festa di Mark a casa nostra. Non so quanti inviti ha spedito, ma sicuramente tutta la squadra di football e tutto l'ultimo anno del liceo. Holly e Daniel hanno detto che rimarranno qui in casa, cosa che ha fatto imbestialire Mark, però dicono che potrebbe succedere qualcosa, perciò rimarranno in casa con Lion ed Elizabeth.
Io e Kendall non ci siamo staccati un secondo fino ad ora, il momento della sua partenza.
"Mi dispiace andarmene il giorno del tuo compleanno." Mi bacia sulle labbra davanti a tutti.
"Non preoccuparti." Dico tristemente.
"C'è una cosa che dovrei dirti, però. Anzi, dovrei dirlo a tutti." Alza la voce. "Ho fatto presente che non voglio più entrare nelle US Navy, entrerò nel corpo militare degli Stati Uniti. Mi manderanno in guerra, molto probabilmente, quando avrò finito l'addestramento. Ovviamente io aspirò a qualcosa di più di un semplice soldato, ma fino a diventare generale o fino a ricoprire una carica più alta ci vuole tempo. Soltanto che domani al nostro ritorno mi cambieranno di base. Sarà fuori la Florida. Non so ancora dove, ma più lontano. Per me sarà più complicato tornare, e inoltre mi hanno detto di dirvi che non tornerò per le vacanze quest'estate. Faremo una simulazione di guerra, o qualcosa del genere. Perciò mi hanno detto che ci rivedremo al ringraziamento. Mi dispiace."
Rimango lì impalata, in mezzo alla sala davanti a Kendall. Mordo le mie labbra per trattenere le lacrime.
"Non ti vedrò per così tanto tempo?" Sussurro.
Lui annuisce. "Mi dispiace."
"Oddio!" Holly va verso di lui e lo abbraccia forte, scoppiando a piangere.
Daniel prende delicatamente Holly e saluta anche lui il figlio.
Poi tocca ai fratelli.
Arriva il turno di Tobias, Maliki e Adry, che sono tornati qui per le vacanze. Lo salutano e i ragazzi se ne vanno salutando anche noi.
Io abbraccio Kendall fortissimo, e piango sulla spalla, pregandolo di non andare via. Ma, purtroppo per me, con un ultimo bacio esce di casa.
Io rimango davanti alla porta finestra a vederlo attraversare il giardino, per poi andare via.

Di sera Meredith e Lee mi consolano, ci vediamo film deprimenti con della cioccolata calda e dei popcorn.
Quando finisce ci sentiamo meglio sul letto da una piazza e mezzo.
"Dobbiamo trovare un ragazzo anche a Lee." Ride Meredith.
"No!" Lei scuote la testa.
"Si, invece!" Sorrido anche io. "Come ti piacciono?"
"Io conosco molti ragazzi disponibili, sai?" Fa Meredith maliziosa.
"Io, veramente... ho già qualcuno." Dice timidamente Lee.
Io e Meredith ci alziamo a sedere immediatamente e rimaniamo davanti a lei sbigottite.
"E perché non ce l'hai detto!?" Esclamo io.
"Come si chiama? Com'è? È bello? Quando vi siete messi insieme? Dove vi siete conosciuti? O mio Dio!" Meredith si alza in piedi e comincia a saltellare.
"Insomma... lui... è una ragazza." Fa Lee.
Io ci metto un po' a capire quello che sta dicendo, e Meredith rimane a bocca aperta.
"Non posso crederci! Perché non ci hai mai parlato del fatto che... insomma, che sei gay?" Chiedo io.
"Perché avevo paura." Affonda la testa nel cuscino. "Insomma, non sapevo come avreste reagito voi, e non voglio farlo sapere a nessuno, mi prenderebbero tutti in giro, a scuola!"
"O mamma! Noi non ti stiamo giudicando, e non l'avremmo mai fatto."
"Devo ancora riprendermi." Dice Meredith.
Lee diventa rossa ed io fulmino Mer con lo sguardo. "Nessuno ti prenderà in giro a scuola." Cerco di rassicurarla. "Ora però vogliamo le risposte alle domande di Meredith!" Sorrido maliziosamente.
Lee ci raconta tutto per filo e per segno, ci racconta che la ragazza, Amy, è carina e simpatica, è più grande e lavora nel negozio di musica vicino casa sua.
Andiamo a dormire tardissimo, facendo pettegolezzi sulla gente a scuola, sulle altre cheerleader e sui miei compagni di squadra.

La mattina dopo siamo stanchissime, e decidiamo di andare a fare colazione al bar ed entrare più tardi, in seconda ora.
Durante l'ora di pranzo tutti cominciano a parlare del ballo di fine anno dell'ultimo anno, e a me già comincia a venire la malinconia. Guardo la mensa con altri occhi.
Sono arrivata l'altr'anno in questa scuola, ma ho legato con tantissime persone, e il prossimo anno andrò al college, e non li rivedrò più. Questa cosa ora mi procura una tristezza infinita, ma cerco di non pensarci.
Il sabato è il giorno del compleanno di Mark. Io gli porgo il mio regalo di mattina, prima che arrivino tutti.
Verso l'ora di pranzo cominciano ad arrivare molte persone che mi sembra di aver già visto per i corridoi...
Io sono in salone con Roger, a guardare la tv.
"Io vado a mettermi il costume." Dico alzandomi.
"Vuoi davvero stare insieme a tutta quella gente? Non ti scoccia?"
"No!" Ridacchio. "Ho voglia di farmi un bel bagno, e tra un po' arriveranno anche le mie amiche." Faccio l'occhiolino e salgo di sopra. Prendo il mio miglior costume e infilo dei pantaloncini sotto. Scendo dabbasso e esco in giardino. Il prato è completamente riempito, e la gente gira principalmente intorno al tavolo apparecchiato da Holly con il cibo da mangiare.
Vedo entrare Meredith e Joe dal cancello, e io le vado incontro sorpassando la massa di gente con già drink in mano. Prendo per mano la mia amica e la porto dov'eravamo prima, nell'unico spazio libero.
"Ciao!" Esclama lei. "Non pensavo che ci fosse così tanta gente!"
"Sai com'è Mark." Sbuffo.
"Beh, io mi butto subito! Così quando Marvin arriva sono già bella che bagnata" Ammicca e si leva la maglietta lanciandola per terra. Si fa largo verso la folla e si tuffa in piscina.
Quando riemerge la gente comincia a urlare e lei mi fa cenno di entrare in piscina.
Mi tolgo i pantaloncini sotto fischi e apprezzamenti volgari dei ragazzi, ma non ci faccio tanto caso e mi tuffo accanto a Meredith.
Rimaniamo in piscina per la maggior parte del tempo, poi mangiamo un po' di pizzette e dolci, e verso il tardo pomeriggio finalmente la festa finisce. Meredith si fa la doccia da me e rimane anche a cena. Io le presto un cambio prima di vederla andare via.
Me ne torno in camera mia e prendo il cellulare.
Nessun messaggio da lui.
E anche stanotte dovrò fare a meno della sua buonanotte, delle sue carezze, dei suoi baci...
Sospiro e riposo il cellulare sul comodino, pregando di addormentarmi presto.

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora